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Carboni attivi esausti
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SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Classificazione :: Attribuzione del codice CER
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Carboni attivi esausti
Promemoria primo messaggio :
Buonasera a tutti.
Innanzi tutto mi presento. Mi chiamo Fulvio e sono il titolare (e rspp e tutto il resto) di una azienda che stampa in serigrafia ed esegue lavorazioni di cartotecnica.
Essenzialmente, la nostra attività è equiparabile alle litografie, benchè si utilizzino prodotti talvolta (ma non sempre) più pericolosi (soprattutto molto più variegati, potendo stampare su qualsiasi supporto...).
Veniamo alla questione.
Avendo installato da poco un impianto di aspirazione fumi con filtro a carboni attivi (in pellet), per via della presenza e l'ulitizzo di solventi e inchiostri a base solvente, nasce l'esigenza di smaltire, quando sarà ora, i carboni esausti.
Ho provato ad interpellare 4 ditte che si occupano sia della fornitura che dello smaltimento dei carboni, tra cui la ditta che abitualmente ritira e smaltisce gli altri rifiuti della nostra attività. Ho ricevuto 4 versioni diverse circa l'attribuzione del CER.
Ora, è chiaro che in questa giungla necessariamente farò fare un'analisi, chiedendo che mi indichino un CER verosimile, ma, in ogni caso, la riflessione nasce spontanea:
Se mi baso sulle indicazioni di legge sull'attribuzione del CER, dovrei partire dal fatto che la mia attività rientra in quelle della sezione 08. Ma in quella sezione di carboni non si parla. Dal momento che nessun'altra categoria 1-12; 17-20 fa al caso mio, passo ad analizzare 13, 14 e 15. E qui, effettivamente, c'è il 15.02 (assorbenti e filtranti). Essendo pericoloso (filtra solventi), direi 15.02.02.
Uno degli interpellati mi dice che lui non li prenderebbe con quel codice. Gli assegnerebbe lo 07.03.10, e tutti i suoi clienti da cui ritira carboni hanno quel codice. PFFU di pigmenti e coloranti organici. Resto perplesso ma lo lascio parlare.
Un'altro mi dice che loro ritirano ovunque con 06.13.02. E anche qui mi viene da sorridere. Per uno la mia attività rientra nei processi organici, per l'altro in quelli inorganici. Poi, lo stesso, mi dice che potrebbe anche essere il 19.01.10. E' chiaro, oltre a stampare ogni tanto faccio trattamento di rifiuti e potabilizzo acqua...
Al quarto ho dato il il 15.02.02, fornendo le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati. Non ha battuto ciglio e mi ha fatto il prezzo, classificandomi il rifiuto come HP3, HP4, HP5 e HP14. La morte nera, insomma...
Il quinto (che sarebbe il nostro consulente 81 e 152) mi ha detto che prima di tutto è meglio fare un'analisi e capire meglio di cosa si tratta (e forse è stato il migliore...).
Voi che dite?
Buonasera a tutti.
Innanzi tutto mi presento. Mi chiamo Fulvio e sono il titolare (e rspp e tutto il resto) di una azienda che stampa in serigrafia ed esegue lavorazioni di cartotecnica.
Essenzialmente, la nostra attività è equiparabile alle litografie, benchè si utilizzino prodotti talvolta (ma non sempre) più pericolosi (soprattutto molto più variegati, potendo stampare su qualsiasi supporto...).
Veniamo alla questione.
Avendo installato da poco un impianto di aspirazione fumi con filtro a carboni attivi (in pellet), per via della presenza e l'ulitizzo di solventi e inchiostri a base solvente, nasce l'esigenza di smaltire, quando sarà ora, i carboni esausti.
Ho provato ad interpellare 4 ditte che si occupano sia della fornitura che dello smaltimento dei carboni, tra cui la ditta che abitualmente ritira e smaltisce gli altri rifiuti della nostra attività. Ho ricevuto 4 versioni diverse circa l'attribuzione del CER.
Ora, è chiaro che in questa giungla necessariamente farò fare un'analisi, chiedendo che mi indichino un CER verosimile, ma, in ogni caso, la riflessione nasce spontanea:
Se mi baso sulle indicazioni di legge sull'attribuzione del CER, dovrei partire dal fatto che la mia attività rientra in quelle della sezione 08. Ma in quella sezione di carboni non si parla. Dal momento che nessun'altra categoria 1-12; 17-20 fa al caso mio, passo ad analizzare 13, 14 e 15. E qui, effettivamente, c'è il 15.02 (assorbenti e filtranti). Essendo pericoloso (filtra solventi), direi 15.02.02.
Uno degli interpellati mi dice che lui non li prenderebbe con quel codice. Gli assegnerebbe lo 07.03.10, e tutti i suoi clienti da cui ritira carboni hanno quel codice. PFFU di pigmenti e coloranti organici. Resto perplesso ma lo lascio parlare.
Un'altro mi dice che loro ritirano ovunque con 06.13.02. E anche qui mi viene da sorridere. Per uno la mia attività rientra nei processi organici, per l'altro in quelli inorganici. Poi, lo stesso, mi dice che potrebbe anche essere il 19.01.10. E' chiaro, oltre a stampare ogni tanto faccio trattamento di rifiuti e potabilizzo acqua...
Al quarto ho dato il il 15.02.02, fornendo le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati. Non ha battuto ciglio e mi ha fatto il prezzo, classificandomi il rifiuto come HP3, HP4, HP5 e HP14. La morte nera, insomma...
Il quinto (che sarebbe il nostro consulente 81 e 152) mi ha detto che prima di tutto è meglio fare un'analisi e capire meglio di cosa si tratta (e forse è stato il migliore...).
Voi che dite?
bulvio- Membro della community
- Messaggi : 12
Data d'iscrizione : 30.06.16
Re: Carboni attivi esausti
Faccio i complimenti a Cirillo per la disamina e mea culpa per non aver considerato appieno la famiglia 07 (letto in velocità e inteso la perplessità dell'autore ad applicare la famiglia 07 come processo non completamente pertinente). Resto comunque dell'idea che se non si ritene pertinente il codice della famiglia 07, l'alternativa resta nel 15 (nel quale si pesca il codice dopo aver escluso il 07 e le altre famiglie di rifiuti da guardare per prima).
Sulla richiesta ad ARPA, bah, io non mi interfaccerei per queste cose.
Sulla richiesta ad ARPA, bah, io non mi interfaccerei per queste cose.
lucamarangon- Utente Attivo
- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 23.09.13
Località : Salzano (VE)
Re: Carboni attivi esausti
lucamarangon ha scritto:
Sulla richiesta ad ARPA, bah, io non mi interfaccerei per queste cose.
Concordo, fanno già abbastanza casino da soli senza bisogno di andarli a solleticare
_________________
Un

Ma, a volte

isamonfroni- Moderatrice
- Messaggi : 12744
Data d'iscrizione : 18.10.10
Età : 65
Località : roma
Re: Carboni attivi esausti
Ah, mannaggia che sono stata presissima e non ho avuto nemmeno le mie "pause-forum", in questa settimana: perchè questa discussione merita per tanti aspetti.
Anche io ritengo che il procedimento di assegnazione del codice da parte di cirillo sia quello più corretto, però stiamo parlando di una serigrafia, quindi di fatto di un processo specificamente di stampa e non di un generico processo con prodotti chimici organici.
In base a questa riflessione io propenderei quindi per un codice 08 =08 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (pitture, vernici e smalti vetrati), adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa.
MA... ma nella famiglia degli "08" non ho alcun codice riferito ad assorbenti di alcun genere, mentre di 07 xx 10* = altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti , ce ne sono per tutte le produzioni dai prodotti farmaceutici ai fitosanitari oltre i coloranti e pigmenti organici, e quindi la famiglia 08 non ha il codice giusto specifico.
Inoltre, per quello che conosco di processi serigrafici, sono proprio quelli che richiedono maggiori quantità di "inchiostri" e quindi mi viene da immaginare che quello cui si riferisce bulvio - anche alla luce del fatto che sostiene l'assenza di coloranti e pigmenti e dell'esiguità degli imballaggi - non siano i solventi di stampa ma assai più banalmente le emulsioni acquose utilizzate per l'impermebilizzazione dei tessuti serigrafici.
Io ho fatto questo ragionamento: se gli imballaggi di queste cose per la serigrafia sono esigui, e atteso che invece la serigrafia consuma assai più inchiostri (con pigmenti, quelli normali coloranti intendo), bulvio forse non sta parlando dell'aspirazione dei solventi dagli inchiostri, ma dell'evaporazione dell'emulsione gelificante/impermebilizzante che avviene con la fotofissazione dell'impermeabilizzante sulla tela serigrafica.
quindi, mi trovo a dover chiedere: ma di preciso questo impianto di aspirazione a cosa è asservito ? perchè dalla descrizione avuta nutro dubbi che sia deputato alla captazione di solventi da soluzioni "inchiostranti".
anche perchè non avrebbe senso una cartotecnica che stampa in "incolore", a meno che non sia solo una patinatura.
Anche io ritengo che il procedimento di assegnazione del codice da parte di cirillo sia quello più corretto, però stiamo parlando di una serigrafia, quindi di fatto di un processo specificamente di stampa e non di un generico processo con prodotti chimici organici.
In base a questa riflessione io propenderei quindi per un codice 08 =08 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (pitture, vernici e smalti vetrati), adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa.
MA... ma nella famiglia degli "08" non ho alcun codice riferito ad assorbenti di alcun genere, mentre di 07 xx 10* = altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti , ce ne sono per tutte le produzioni dai prodotti farmaceutici ai fitosanitari oltre i coloranti e pigmenti organici, e quindi la famiglia 08 non ha il codice giusto specifico.
Inoltre, per quello che conosco di processi serigrafici, sono proprio quelli che richiedono maggiori quantità di "inchiostri" e quindi mi viene da immaginare che quello cui si riferisce bulvio - anche alla luce del fatto che sostiene l'assenza di coloranti e pigmenti e dell'esiguità degli imballaggi - non siano i solventi di stampa ma assai più banalmente le emulsioni acquose utilizzate per l'impermebilizzazione dei tessuti serigrafici.
Io ho fatto questo ragionamento: se gli imballaggi di queste cose per la serigrafia sono esigui, e atteso che invece la serigrafia consuma assai più inchiostri (con pigmenti, quelli normali coloranti intendo), bulvio forse non sta parlando dell'aspirazione dei solventi dagli inchiostri, ma dell'evaporazione dell'emulsione gelificante/impermebilizzante che avviene con la fotofissazione dell'impermeabilizzante sulla tela serigrafica.
quindi, mi trovo a dover chiedere: ma di preciso questo impianto di aspirazione a cosa è asservito ? perchè dalla descrizione avuta nutro dubbi che sia deputato alla captazione di solventi da soluzioni "inchiostranti".
anche perchè non avrebbe senso una cartotecnica che stampa in "incolore", a meno che non sia solo una patinatura.
_________________
sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
- Messaggi : 3848
Data d'iscrizione : 02.09.11
Età : 70
Località : Napoli
Re: Carboni attivi esausti
Ma, se non ci sono solventi, mi spiegate a che serve aver installato un impianto di abbattimento a carboni attivi?
_________________
si deficit fenum accipe stramen

cirillo- Moderatore
- Messaggi : 7403
Data d'iscrizione : 24.05.11
Età : 67
Località : veneto
Re: Carboni attivi esausti
ciao
vorrei porre un po' di quesiti..
raramente ho visto serigrafie avere un impianto di abbattimento a carboni attivi, di solito è tecnicamente impossibile se non associandoli ad un mega aspiratore con filtri o a un post combustore..
1)non è che per caso hai i filtri assorbenti in cartone e truciolare che vengono usati anche nelle incollature? perchè questi sì che sono assorbenti materiali filtranti
2) da quanto hai questo impianto? No.. perchè siccome gli impianti a carboni attivi hanno bisogno di regolare manutenzione e se no non aspirano bene, vuol dire che o li hai appena prodotti (e allora magari potresti chiedere all'installatore ) oppure non si sa da quanto tempo siano lì e quindi sulla loro non pericolosità non sarei così certa (anche perchè ci sono i simpatici giallo cromo e similari che di solito creano i loro bei problemi.
ciao e buon lavoro
vorrei porre un po' di quesiti..
raramente ho visto serigrafie avere un impianto di abbattimento a carboni attivi, di solito è tecnicamente impossibile se non associandoli ad un mega aspiratore con filtri o a un post combustore..
1)non è che per caso hai i filtri assorbenti in cartone e truciolare che vengono usati anche nelle incollature? perchè questi sì che sono assorbenti materiali filtranti
2) da quanto hai questo impianto? No.. perchè siccome gli impianti a carboni attivi hanno bisogno di regolare manutenzione e se no non aspirano bene, vuol dire che o li hai appena prodotti (e allora magari potresti chiedere all'installatore ) oppure non si sa da quanto tempo siano lì e quindi sulla loro non pericolosità non sarei così certa (anche perchè ci sono i simpatici giallo cromo e similari che di solito creano i loro bei problemi.
ciao e buon lavoro
beltrale- Utente Attivo
- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 28.02.11
Età : 48
Re: Carboni attivi esausti
è esattamente il problema che mi sono posta io.cirillo ha scritto:Ma, se non ci sono solventi, mi spiegate a che serve aver installato un impianto di abbattimento a carboni attivi?
_________________
sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
- Messaggi : 3848
Data d'iscrizione : 02.09.11
Età : 70
Località : Napoli
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