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Rifiuti da manutenzione di impianti di abbattimento con carboni attivi
4 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Produttori :: Gestire i propri rifiuti (casi aziendali)
Pagina 1 di 1
Rifiuti da manutenzione di impianti di abbattimento con carboni attivi
Ho due casi relativi a due clienti diversi che mi stanno facendo ammattire.
Spero che qualcuno possa darmi una mano.
1) Manutenzione di impianti di abbattimento con carboni attivi.
Ad un mio cliente portano via le cartucce coi carboni per la rigenerazione. Quando fanno il lavoro gli portano subito dei carboni nuovi e portano via i vecchi a rigenerare, il tutto senza FIR. La ditta che fa il lavoro dice che quello che viene portato via non è ancora rifiuto, poi presso la loro sede lo rigenrano e sono loro a diventare produttori del rifiuto da smaltire, sostenendo che non tutto il carbone del filtro sarà da buttare ma una parte verrà rigenerata e quindi riutilizzata.
Io non sono del tutto d'accordo. Secondo me il flusso corretto è: carbone rifiuto, ditta autorizzata al trasporto lo preleva con FIR e lo porta a impianto di recupero autorizzato. O no?
2) Manutenzione impianti e reti sul territorio
Un mio cliente ha avuto un incarico per effettuare una manutenzione di parti di impianto su tutto il territorio nazionale. La manutenzione consiste nel testare delle parti di impianto per valutare se sono ancora sicure e funzionali o meno.
Questi test non possono essere eseguiti in loco per cui il mio cliente deve smontarli, portarli in sede, testarli.
Quelli buoni vengono rimontati quelli obsoleti smaltiti.
Chi è il produttore del rifiuto la ditta proprietaria del bene o la ditta che fa manutenzione e test presso la sua officina?
Io propendo per la seconda ipotesi in virtu degli articoli 183 e 230, ma non sono sicura.
Scusate la lungaggine.
Grazie
Spero che qualcuno possa darmi una mano.
1) Manutenzione di impianti di abbattimento con carboni attivi.
Ad un mio cliente portano via le cartucce coi carboni per la rigenerazione. Quando fanno il lavoro gli portano subito dei carboni nuovi e portano via i vecchi a rigenerare, il tutto senza FIR. La ditta che fa il lavoro dice che quello che viene portato via non è ancora rifiuto, poi presso la loro sede lo rigenrano e sono loro a diventare produttori del rifiuto da smaltire, sostenendo che non tutto il carbone del filtro sarà da buttare ma una parte verrà rigenerata e quindi riutilizzata.
Io non sono del tutto d'accordo. Secondo me il flusso corretto è: carbone rifiuto, ditta autorizzata al trasporto lo preleva con FIR e lo porta a impianto di recupero autorizzato. O no?
2) Manutenzione impianti e reti sul territorio
Un mio cliente ha avuto un incarico per effettuare una manutenzione di parti di impianto su tutto il territorio nazionale. La manutenzione consiste nel testare delle parti di impianto per valutare se sono ancora sicure e funzionali o meno.
Questi test non possono essere eseguiti in loco per cui il mio cliente deve smontarli, portarli in sede, testarli.
Quelli buoni vengono rimontati quelli obsoleti smaltiti.
Chi è il produttore del rifiuto la ditta proprietaria del bene o la ditta che fa manutenzione e test presso la sua officina?
Io propendo per la seconda ipotesi in virtu degli articoli 183 e 230, ma non sono sicura.
Scusate la lungaggine.
Grazie
cleo72- Membro della community
- Messaggi : 29
Data d'iscrizione : 29.11.10
Re: Rifiuti da manutenzione di impianti di abbattimento con carboni attivi
Che ti facciano ammattire i clienti, lo posso capire, ma non i 2 casi in questione...
1) non è una questione di chi li porta via per rigenerali, la questione è di chi li ha prodotti e... se de disfa!
Ora io dò per scontato che il produttore dei carboni esausti non conferisca la cartuccia di carboni nr. AB754/11 per farla rigenerare e gli venga restituita la cartuccia nr. AB754/11 rigenerata. Se cosi fosse non si tratterebbe di un rifiuto ma semplicemente di un intervento di manutenzione (come avessi mandato a riparare il televisore rotto, che aggiustato mi ritorna ma E' LO STESSO televisore). Ma siccome son certo che il produttore "si disfa" dei carboni esuasti semplicemente perchè.... son esausti e il fornitore gli installa una cartuccia xxxx rigenerata, siamo al 100% nel mondo della gestione dei rifiuti e, come tali devono essere trattati.
Pertanto, anche cosiderando che i carboni attivi esausti sono rifiuti pericolosi:
- produttore: Tenuta del registro C.S. rifiuti - emissione di FIR al conferimento - MUD
- trasportatore: Autorizzato al trasporto di rifiuti pericolosi
- destinatario: autorizzato a stoccaggio provvisorio e recupero di rifiuti pericolosi (R13 e R7)
2) a mio avviso, come direbbe Fellini: "buona la seconda".
Ciao
1) non è una questione di chi li porta via per rigenerali, la questione è di chi li ha prodotti e... se de disfa!
Ora io dò per scontato che il produttore dei carboni esausti non conferisca la cartuccia di carboni nr. AB754/11 per farla rigenerare e gli venga restituita la cartuccia nr. AB754/11 rigenerata. Se cosi fosse non si tratterebbe di un rifiuto ma semplicemente di un intervento di manutenzione (come avessi mandato a riparare il televisore rotto, che aggiustato mi ritorna ma E' LO STESSO televisore). Ma siccome son certo che il produttore "si disfa" dei carboni esuasti semplicemente perchè.... son esausti e il fornitore gli installa una cartuccia xxxx rigenerata, siamo al 100% nel mondo della gestione dei rifiuti e, come tali devono essere trattati.
Pertanto, anche cosiderando che i carboni attivi esausti sono rifiuti pericolosi:
- produttore: Tenuta del registro C.S. rifiuti - emissione di FIR al conferimento - MUD
- trasportatore: Autorizzato al trasporto di rifiuti pericolosi
- destinatario: autorizzato a stoccaggio provvisorio e recupero di rifiuti pericolosi (R13 e R7)
2) a mio avviso, come direbbe Fellini: "buona la seconda".
Ciao
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cirillo- Moderatore
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Grazie
Mi hai confermato quello che pensavo.
cleo72- Membro della community
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Data d'iscrizione : 29.11.10
Sempre per manutenzione
Il cliente che ha avuto l'incarico per effettuare una manutenzione di parti di impianto su tutto il territorio nazionale, adesso mi pone un'altra domanda.
Il suo committente come farà a scaricare dai cespiti le parti di impianto testate e risultate non utilizzabili?
E' sufficiente che abbiano un contratto (e relative fatture) per la manutenzione e che alleghino il FIR (anche se il produttore è azienda di manutenzione) con un elenco delle matricole dei beni risultati non più utilizzabili?
Il suo committente come farà a scaricare dai cespiti le parti di impianto testate e risultate non utilizzabili?
E' sufficiente che abbiano un contratto (e relative fatture) per la manutenzione e che alleghino il FIR (anche se il produttore è azienda di manutenzione) con un elenco delle matricole dei beni risultati non più utilizzabili?
cleo72- Membro della community
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Re: Rifiuti da manutenzione di impianti di abbattimento con carboni attivi
Questa è una domanda che con la materia ambientale "non c'azzecca". La questione è regolamentata da norme in materia fiscale che conosco appena appena di striscio (e più lontano ne stò e più vivo sereno). Questa è una domanda che la ditta deve rivolgere al proprio commercialista o consulente fiscale che DEVE essere in grado di fornire LA risposta corretta (in caso contrario consigliagli di cambiare commercialista). Personalmente ritengo che debba indicare nello spazio "annotazioni" del FIR la descrizione esaustiva del bene divenuto rifiuto che smaltisce. Ma questo è già stato dibattuto ampiamente in altra parte de forum. Mi fermo qui, non voglio dir "monate" su cose che non conosco.cleo72 ha scritto:Il cliente che ha avuto l'incarico per effettuare una manutenzione di parti di impianto su tutto il territorio nazionale, adesso mi pone un'altra domanda.
Il suo committente come farà a scaricare dai cespiti le parti di impianto testate e risultate non utilizzabili?
E' sufficiente che abbiano un contratto (e relative fatture) per la manutenzione e che alleghino il FIR (anche se il produttore è azienda di manutenzione) con un elenco delle matricole dei beni risultati non più utilizzabili?
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cirillo- Moderatore
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Re: Rifiuti da manutenzione di impianti di abbattimento con carboni attivi
Se il bene materiale è riportato singolarmente nei libro dei beni ammortizzabili, sullo stesso va segnalata la sua dismissione, sic et simpliciter, e la quota ulteriormente ammortizzabile se ben ricordo va segnalata tra le "perdite di capitale". Opportuno conservare per 5 anni (ma io dico anche 10, equitalia ha la memori lunghissima!) sia il DdT di trasporto che la fattura di addebito della parte sostituita, mentre la copia dl FIR compilata dal "produttore del rifiuto" non ha valenza fiscale ma è buona prassi commerciale. Se invece è solo un componente di un bene strumentale più complesso -ad esempio un organo soggetto ad usura - , va semplicemente nella voce relativa alla manutenzione impianti, e in bilancio resta invariata la quota del bene ammortizzabile. Se infine parliamo di bene già interamente ammortizzato, vale fiscalmente solo la "spesa" di manutenzione, senza ulteriori adempimenti fiscali.cleo72 ha scritto:Il cliente che ha avuto l'incarico per effettuare una manutenzione di parti di impianto su tutto il territorio nazionale, adesso mi pone un'altra domanda.
Il suo committente come farà a scaricare dai cespiti le parti di impianto testate e risultate non utilizzabili?
E' sufficiente che abbiano un contratto (e relative fatture) per la manutenzione e che alleghino il FIR (anche se il produttore è azienda di manutenzione) con un elenco delle matricole dei beni risultati non più utilizzabili?
Quindi, in conclusione, il FIR di un terzo (il manutentore) non ha alcuna rilevanza fiscale, ma serve solo ad assicurare il committente che non gli abbiano impropriamente (e truffaldinamente, magari) sostituito un pezzo ancora funzionalmente fruibile.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Re: Rifiuti da manutenzione di impianti di abbattimento con carboni attivi
cleo72 ha scritto:
1) Manutenzione di impianti di abbattimento con carboni attivi.
Ad un mio cliente portano via le cartucce coi carboni per la rigenerazione. Quando fanno il lavoro gli portano subito dei carboni nuovi e portano via i vecchi a rigenerare, il tutto senza FIR. La ditta che fa il lavoro dice che quello che viene portato via non è ancora rifiuto, poi presso la loro sede lo rigenrano e sono loro a diventare produttori del rifiuto da smaltire, sostenendo che non tutto il carbone del filtro sarà da buttare ma una parte verrà rigenerata e quindi riutilizzata.
Io non sono del tutto d'accordo. Secondo me il flusso corretto è: carbone rifiuto, ditta autorizzata al trasporto lo preleva con FIR e lo porta a impianto di recupero autorizzato. O no?
Non conosco bene la situazione ma si da il caso che potrebbe essere interpretata in due modi..
INTERPRETAZIONE 1: quoto la risposta di Cirillo
INTERPRETAZIONE 2: nel caso fosse presente un contratto di manutenzione "full-service" e periodicamente vengono per conrtollare lo stato di effienza del macchinario. Tra i vari interventi è plausibile che possano sostituiscono anche il filtro, non considerandolo rifiuto nel caso riescono a rigenerare nella propria sede. In questo caso è un materiale rigenerabile, non di recupero.
Ma per dire questo bisognerebbe capire bene il ciclo lavorativo e le attività che l'azienda esegue sulla cartuccia e sul carbone attivo!
PER QUANTO RIGUARDA IL SECONDO CLIENTE quoto "buona la seconda"
harl- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 19.05.11
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