REPETITA IUVANT ?

benassaisergio Mer Ago 17, 2011 9:22 am

Anche se non sono sicuro che “repetita iuvant”, ci provo.

Nei numerosi commenti al decreto legge contenente la manovra correttiva, che sarà in discussione nei prossimi giorni al Senato (con l’obiettivo di definire in tale sede le eventuali modifiche, per poi trasmetterlo alla Camera per una rapidissima approvazione definitiva) si fa riferimento anche all’articolo che prevede la cancellazione del SISTRI.
E sono ormai molte le voci, anche autorevoli, che chiedono di tornare indietro su tale decisione, ritenendola un “regalo alle ecomafie”.

Non mi azzardo a prevedere quale sarà il testo finale della legge, ma credo fermamente che, quale che sia il risultato, il problema della tracciabilità dei rifiuti resterà sul tappeto, e credo altrettanto fermamente che, per evitare ulteriori disastri, sia necessario che siano le/gli operatrici/ori a definirne i contenuti, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti operativi.

Ho già invitato più volte tutte/i voi a muovervi in tal senso (mesi fa mi azzardai addirittura a proporvi una molto parziale bozza di decreto; in seguito vi ho sollecitato a cercare di definire un insieme di principi di base sui quali basare un articolato più dettagliato).
So bene le difficoltà che incontra un tale tentativo (opinioni diverse, legate anche agli interessi diversi delle diverse categorie di operatrici/ori; perplessità su interventi non sostenuti da organizzazioni; sfiducia nelle possibilità di essere “ascoltate/i”, ecc.).
Ma, appunto, se non prendete voi l’iniziativa, chi altri può garantire un buon risultato ?

E poi … via .. non è che ci vuole poi molto: basta che una/o di voi prenda l’iniziativa, apra un’apposita sezione sul sito, proponga alcuni principi di base, apra la discussione, e poi, sulla base dei commenti ricevuti, butti giù una prima bozza di decreto.

E se questo non accadrà … chi è causa del suo mal …..

**Gabriele Stefani** Mer Ago 17, 2011 9:46 am

benassaisergio ha scritto:
E se questo non accadrà … chi è causa del suo mal …..[/color]

concordo con il dr. Benassai .. e riposto un mio intervento di ieri:
"se poi qualisiasi cosa "innovativa" che viene proposta viene etichettata come NEGATIVA, forse allora è meglio si che continuiamo cn i nostri bei FIR e registri cartacei .. ma perdiamo ogni diritto di lamentarci!"

**Admin** Mer Ago 17, 2011 9:55 am

Leggendo le reazioni alla notizia dell'abrogazione del Sistri ed i primi risultati del sondaggio lanciato ieri (https://www.sistriforum.com/t6658-sondaggio-cosa-fare-del-sistri-la-tua-proposta-sulla-tracciabilita-dei-rifiuti#56952), sembra emergere un orientamento maggioritario che vede la soluzione al problema di una efficace tracciabilità dei rifiuti né nel Sistri, né nell'attuale sistema cartaceo.
Sono disponibile ad aprire una discussione per definire una proposta alternativa. Non un progetto, chiaramente, ma la definizione delle linee guida.
Molti operatori hanno tirato in ballo il sistema ORSO, già consolidato in Lombardia. Si potrebbe cominciare a discutere da lì.

benassaisergio Gio Ago 18, 2011 10:24 am

Sempre sperando che ci sia qualcuna/o disposta/o a farsi carico di "organizzare" (almeno nelle linee generali, come dice Admin: anche se continuo a credere che sarebbe utile predisporre uno schema dettaglaito, perché spesso è nei dettagli che si nascondono i problemi) un "nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti", può essere utile tener presente, oltre che, come suggerito da Admin, il sistema ORSO, questa proposta avanzata da ASSTRI:
http://stradafacendo.tgcom.it/wpmu/2011/08/18/sistri-sono-quattro-i-nodi-da-sciogliere-per-risolvere-tutti-i-problemi/

Orso66 Gio Ago 18, 2011 10:43 am

benassaisergio ha scritto:
Non mi azzardo a prevedere quale sarà il testo finale della legge, ma credo fermamente che, quale che sia il risultato, il problema della tracciabilità dei rifiuti resterà sul tappeto, e credo altrettanto fermamente che, per evitare ulteriori disastri, sia necessario che siano le/gli operatrici/ori a definirne i contenuti, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti operativi.

A mio avviso, la ragione principale del fallimento del SISTRI è proprio la natura estremamente variegata della gestione dei rifiuti; un sistema che tenta di omologare un unico sistema operativo per tutti deve avere necessariamente più eccezioni che regole comuni. Questo significa fare uno sforzo immane di raccogliere tutte le istanze degli operatori, avere la capacità di "scremare" le cose inutili o viziose, e trasformale in SISTEMA per tutti.

Aggiungo: avete presente quello che succede ai convegni o ai corsi sul SISTRI? Ad un certo punto ognuno vuole prendere la parola per esprimere i suoi problemi applicativi legati alla sua specifica attività, e la persona a fianco sbuffa perché ne ha altri ancora, e così via...

E' questo, l'errore madornale, il peccato mortale che hanno commesso al Ministero fin dall'origine del SISTRI. Ora avranno il pudore e la dignità morale di correggerlo? Chissà...

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