Repetita iuvant ?

benassaisergio Mer Feb 16, 2011 3:34 pm

Mi riferisco anche ai vari commenti al post “Nuove bufale dal SISTRI”, ma non solo !
La valanga di problemi evidenziati, di critiche, di … maledizioni, ecc. che su questo sito (e non solo qui) investe il SISTRI sembra inarrestabile.
Però …. però non sembra ancora delinearsi una via di uscita convincente, praticabile, condivisa.
Non voglio certo sostenere che le mie proposte (vedi i post: “per un nuovo SISTRI”, “sistri .. e adesso che fare ?”, “calma e gesso”, “Il punto della situazione”, “Modifica SISTRI”) fossero quelle giuste. Però credo che, senza una forte, condivisa e attivamente sostenuta proposta ed iniziativa, non si risolverà il problema.

Certo le condizioni non sono favorevoli: quale che sia il giudizio su questo governo e questa maggioranza, è indubbio che altri sono i problemi sui quali si accentra l’attenzione delle istituzioni, del parlamento, dei mass-media e anche dell’opinione pubblica.
E, naturalmente, si deve pur tener conto che la situazione internazionale, i problemi finanziari (debito pubblico compreso), la condizione delle/dei giovani precarie/i, il problema dell’immigrazione, le emergenze (rifiuti compresi !), ecc. non “favoriscono” una generale presa di coscienza sulla problematica SISTRI.
Così come si deve tener conto della nuova realtà costituita dai forum (questo compreso), da Facebook, Twitter, ecc., che ha comportato (e comporta) un nuovo e dilatato esprimersi delle soggettività, l’aver trovato un modo (forse utile) di scaricare le proprie tensioni (anche attraverso il gioco, la battuta, ecc.), la possibilità di “condividere” (e quindi di trovare solidarietà per) i propri problemi, ma anche, e soprattutto, uno scambio di idee, suggerimenti, pareri (scambio utilissimo !).

Ma il SISTRI è ancora lì: con i ritardi, i problemi, le assurdità che conosciamo.

Al di là delle proposte che vi ho fatto, ci sono forse altre strade, migliori, da percorrere per risolvere il problema.
“si parva licet componere magnis (se è lecito paragonare le cose piccole alle grandi; dalle Georgiche di Virgilio)”, dai tedeschi dell’est nel 1989 (con la caduta del muro di Berlino) ai maghrebini (la rivoluzione dei gelsomini in Tunisia e la cacciata di Mubarak) di questo 2011 si è reso evidente che è possibile quello che non sembrava possibile.
Però ci vuole un po’ di iniziativa: nel nostro caso, non si tratta certo di darsi fuoco o di scendere in piazza (però 100- 1000 camion di fronte al Ministero dell’ambiente … !).
Alcune proposte le avevo avanzate, ma, come ho detto, ce ne saranno sicuramente di migliori. Però .. datevi da fare.
Non mi resta che riprendere il titolo del mio ultimo post “se non ora, quando ?”

Comunque, anche se non mi date retta, continuerò a seguirvi, con partecipazione e condivisione, ed anche ad intervenire, sperando di non essere troppo invadente e magari, qualche volta, utile

pastorenomade Gio Feb 17, 2011 9:46 am

Per quanto mi riguarda, lei è sempre il benvenuto!

Six gear Gio Feb 17, 2011 10:23 am

Proposta, fatta, ma non pubblicizzata, e non estesa, la disobbedienza civile non porta a nulla se non è unita.

Persino gli studenti, anche se unitariamente collegati e stretti tramite i social network, hanno ricevuto badilate perchè si sono arresi dopo le prime canne e i primi "rimproveri".

I casi che cita, sono decisamente più decisivi e meno sottili, eppure su enviroment differenti, non paragonabili, in sostanza, per forza di cause non commensurabili. Condivido però che sarebbero eccellenti valvole di sfogo _iniziali_.

Credo ancora nell'umanità. Ancora un pò.

Contenuto sponsorizzato

Repetita iuvant ?

Repetita iuvant ?

Re: Repetita iuvant ?

Re: Repetita iuvant ?

Re: Repetita iuvant ?