Sconfezionamento derrate alimentari scadute per l'avvio a recupero

Promemoria primo messaggio :

Salve a tutti,
essendo nuovo del forum non sò se i miei scarsi risultati nella ricerca tra i topic dipendano dalla mia incompetenza, se è così spero che qualcuno mi indirizzi verso la discussione pertinente.

Detto questo avrei un quesito da sottoporre all'attenzione di qualcuno che abbia già operato nel settore in oggetto che sarebbe lo sconfezionamento di derrate alimentari scadute.

Dando per conclusa la procedura presso l'agenzia delle entrate, e concentrandosi solo sulla procedura post-conferimento in impianto di recupero il rifiuto CER 020601 "scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione" nella fattispecie dolci confezionati ad esempio.

L'impianto di recupero avendo in autorizzazione il codice CER 020601 potrebbe provvedere allo sconfezionamento caratterizzando (con le necessarie analisi) l'imballaggio (primario secondario e terziario) con il codice del capitolo 15 e avviandolo a recupero, e la frazione umida con un codice 19.
E qui viene il dilemma, quale sarebbe il codice 19 adeguato a questa situazione tra questi contemplati nella normativa:?:

19 12 rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione,
compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti
191201 carta e cartone
191202 metalli ferrosi
191203 metalli non ferrosi
191204 plastica e gomma
191205 vetro
191206* legno contenente sostanze pericolose
191207 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06
191208 prodotti tessili
191209 minerali (ad esempio sabbia, rocce)
191210 rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti)
191211* altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose
191212 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19



E' possibile che non sia contemplato nel capitolo 19 in quanto può rimanere CER 020601 dato che sono stati rimossi solo i materiali estranei (imballaggi)???

Grazie anticipatamente dell'attenzione

Buona(notte),
riprendo in notturna questo post per chiedere un parere su una questione che, almeno per adesso, rimane solo "filosofica".
Nel caso in cui si volesse autorizzare in ordinaria un impianto che, a valle dello sconfezionamento, effettua un trattamento sul rifiuto organico tale da produrre (non uso a caso il termine) una polpa idonea per produzione di biogas da avviare a impianto a biomasse ESTERNO, che speranze pensate potrebbero esserci di convincere i funzionari regionali che trattasi di EoW e non di 191212?

Ai sensi del 184 ter:
- "comunemente" utilizzato per scopi specifici: uhm....;
- esistenza di un mercato: diciamo che ho un compromesso o un contratto con qualche detentore di digestori;
- requisiti tecnici e standard qualitativi: diciamo ok;
- impatto su ambiente e salute del suo utilizzo: digestione anaerobica, produzione di biogas ed eventualmente di energia elettrica.

Ovviamente se uno avesse la possibilità di realizzare anche un digestore "on site" avrebbe risolto, ma i vincoli ambientali, urbanistici e sociali per la realizzazione di un digestore sono sicuramente molto più ostativi di quelli relativi al progetto in questione.

RMP_RT ha scritto:... Detto questo avrei un quesito da sottoporre all'attenzione di qualcuno che abbia già operato nel settore in oggetto che sarebbe lo sconfezionamento di derrate alimentari scadute.

Dando per conclusa la procedura presso l'agenzia delle entrate, ....

   cos'è e dove trovo questa procedura ?  hai un link ?