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Trend di crescita rifiuti
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SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Particolari tipologie di rifiuti :: Argomenti in attesa di sezione
Pagina 1 di 1
Trend di crescita rifiuti
Ciao a tutti.
Avendo a disposizione una serie storica di 10 anni di dati su "Totale rifiuti" e su "Rifiuti differenziati", vorrei creare un trend di crescita (auspicabile decrescita, ma vista la serie, sarà di crescita) della produzione di rifiuti stante le condizioni attuali.
Che tipo di approccio consigliate? In maniera semplice semplice ho fatto una tendenza lineare con la funzione "Tendenza" di Excel ed ho portato avanti la serie per altri 10 anni: in questo modo, tra 10 anni, si sfiorerebbe appena il 25% di raccolta differenziata (oggi è al 18!)....mica va bene!
Esistono approcci più corretti, che tengono conto di elementi che io non ho considerato?
Grazie mille!
Avendo a disposizione una serie storica di 10 anni di dati su "Totale rifiuti" e su "Rifiuti differenziati", vorrei creare un trend di crescita (auspicabile decrescita, ma vista la serie, sarà di crescita) della produzione di rifiuti stante le condizioni attuali.
Che tipo di approccio consigliate? In maniera semplice semplice ho fatto una tendenza lineare con la funzione "Tendenza" di Excel ed ho portato avanti la serie per altri 10 anni: in questo modo, tra 10 anni, si sfiorerebbe appena il 25% di raccolta differenziata (oggi è al 18!)....mica va bene!
Esistono approcci più corretti, che tengono conto di elementi che io non ho considerato?
Grazie mille!
virtusmankind- Membro della community
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Re: Trend di crescita rifiuti
ATTENZIONE al dato di partenza! La percentuale di raccolta differenziata a livello nazionale (dato 2011) e' al 35,5%. Dai un'occhiata al recente "Rapporto sulla raccolta differenziata", realizzato dall'Anci.
Una previsione a dieci anni del dato di produzione, con margini di errore accettabili, la ritengo francamente impossibile , perche' legata indissolubilmente all'andamento dei consumi e, dunque, dell'economia.
Qualche anno fa, quando la produzione di rifiuti cresceva al ritmo dell'1%/anno, nessuno avrebbe mai immaginato che la tendenza avrebbe potuto addirittura subire un'inversione di segno.
Più' che al Forum, dovresti chiedere a Monti o Draghi...
Per la RD (che e' un rapporto adimensionale), invece, ritengo sia ragionevole lavorare in termini di tendenza lineare.
Una previsione a dieci anni del dato di produzione, con margini di errore accettabili, la ritengo francamente impossibile , perche' legata indissolubilmente all'andamento dei consumi e, dunque, dell'economia.
Qualche anno fa, quando la produzione di rifiuti cresceva al ritmo dell'1%/anno, nessuno avrebbe mai immaginato che la tendenza avrebbe potuto addirittura subire un'inversione di segno.
Più' che al Forum, dovresti chiedere a Monti o Draghi...
Per la RD (che e' un rapporto adimensionale), invece, ritengo sia ragionevole lavorare in termini di tendenza lineare.
Admin- Amministratore
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Re: Trend di crescita rifiuti
Admin ha scritto:ATTENZIONE al dato di partenza! La percentuale di raccolta differenziata a livello nazionale (dato 2011) e' al 35,5%. Dai un'occhiata al recente "Rapporto sulla raccolta differenziata", realizzato dall'Anci.
Una previsione a dieci anni del dato di produzione la ritengo francamente impossibile , perche' legata indissolubilmente all'andamento dei consumi e, dunque, dell'economia.
Qualche anno fa, quando la produzione di rifiuti cresceva al ritmo dell'1%/anno, nessuno avrebbe mai immaginato che la tendenza avrebbe potuto addirittura subire un'inversione di segno.
Più' che al Forum, dovresti chiedere a Monti o Draghi...
Per la RD, invece, ritengo sia ragionevole ragionare in termini di tendenza lineare.
Grazie Admin! Sono MOOOOLTO attento al dato di partenza. Purtoppo ti parlavo di quello della mia città (ok, ti autorizzo a pensare che siamo nel terzo mondo! )
Era il problema che mi ponevo anche io: la produzione dei rifiuti è troppo indissolubilmente legata a tanti, troppi fattori. Come dici tu non è corretto fino in fondo assumere una crescita lineare, perchè legata all'andamento dei consumi e, quindi, dell'economia (magari fosse in crescita lineare!) Però non credo di poter fare meglio di così: vediamo se il mio ragionamento può essere logico ed accettabile.
Ho i dati di raccolta dei rifiuti nella centrocitta che sto studiando per la tesi, dal 2001 al 2011 (dati azienda municipalizzata) e la popolazione 2001 e 2011 (dati ISTAT): posso fare una produzione pro-capite per ciascun anno, assumendo una crescita di popolazione lineare (ripopolamento dovuto ad una riqualificazione edilizia, dopo migrazioni verso i quartieri residenziali).
Per gli anni futuri ipotizzo un ulteriore ripopolamento, basandomi anche sulle indicazioni dei metri cubi per abitante insediato: vedo quanti sono i metri cubi insediabili, quante persone potenzialmente possono insediarsi nel centro storico e riduco il dato considerando che un ripopolamento massimo non ci sarà mai (qualcuno preferirà rimanere nella sua villetta bifamiliare piuttosto che vivere al centro storico con le difficoltà del caso: devo fare una stima). Su questo ripopolamento applico la produzione pro-capite sulla base di quella passata ed ottengo la produzione totale nel centro storico, da cui parto per calcolare i flussi merceologici e dimensionare i servizi di raccolta dei rifiuti.
Posso fare diversamente!?
virtusmankind- Membro della community
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Re: Trend di crescita rifiuti
.. o a Mago Merlino .Admin ha scritto:Più' che al Forum, dovresti chiedere a Monti o Draghi...
ti posso solamente dire, avvalorando quanto detto da Admin, che nell'ultimo anno il raggruppamento R3 dei RAEE ha registrato un decremento del 30%.
Diminuzione dovuta a 2 fattori:
- crisi economica: mentre prima uno cambiava la TV per sfizio, ora la cambia solamente quando non si accende proprio più;
- digitale terrestre: ormai lo switch-off analogico digitale è finito.
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: Trend di crescita rifiuti
mc?!?virtusmankind ha scritto:Per gli anni futuri ipotizzo un ulteriore ripopolamento, basandomi anche sulle indicazioni dei metri cubi per abitante insediato
i rifiuti vengono prodotti dalle persone, non dai mc (se alzo il soffitto di casa a 7 metri, produco circa il doppio di rifiuti .. a parità di superficie?).
più che sui mc, dovresti riuscire a risalire al nr di unità abitative (1 unità = 1 famiglia), utilizzare il nr di componenti medi del nucleo famigliare (in media: 2,7 - 3,2) e da li stimare la produzione di rifiuti.
ultimo suggerimento: come ti ho già detto, non stai ragionando su una scienza esatta. puoi tranquillamente tralasciare la 4a cifra dopo la virgola (è una fissa che avete voi ingegneri .. attenti al pelo sull'uovo, e poi non vi accorgete dell'elefante che scappa dal recinto), procedere per stime (sempre e cmq giustificate e giustificabili).
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: Trend di crescita rifiuti
Il tuo ragionamento e' corretto, ma il dato non conosciuto (e difficilmente stimabil per le ragioni prima esposte) e' la produzione procapite da qui a dieci anni.
La consideri invariata? In leggera ripresa? Non e' dato saperlo.
Comunque, ai fini della progettazione del servizio un +/- 5% da qui al 2020 non rappresenta un grosso problema.
I servizi di igiene urbana sono soggetti, per loro stessa natura, ad adeguamenti dinamici.
Sono altre le variabili critiche da stimare con sufficiente accuratezza. Per esempio la percentuale di intercettazione dei vari flussi merceologici, sulle quali andra' dimensionato il servizio.
E che dipendono, per esempio, dal "successo" del modello proposto.
@gabri
Proprio oggi il fornitore di pneumatici ha comunicato l'impossibilita' di fornire in futuro pneumatici ricostruiti per la mancanza, sul mercato, di "carcasse" (i camion girano cosi' poco che diventa difficile reperire gomme usate...).
La consideri invariata? In leggera ripresa? Non e' dato saperlo.
Comunque, ai fini della progettazione del servizio un +/- 5% da qui al 2020 non rappresenta un grosso problema.
I servizi di igiene urbana sono soggetti, per loro stessa natura, ad adeguamenti dinamici.
Sono altre le variabili critiche da stimare con sufficiente accuratezza. Per esempio la percentuale di intercettazione dei vari flussi merceologici, sulle quali andra' dimensionato il servizio.
E che dipendono, per esempio, dal "successo" del modello proposto.
@gabri
Proprio oggi il fornitore di pneumatici ha comunicato l'impossibilita' di fornire in futuro pneumatici ricostruiti per la mancanza, sul mercato, di "carcasse" (i camion girano cosi' poco che diventa difficile reperire gomme usate...).
Admin- Amministratore
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Re: Trend di crescita rifiuti
Già.Admin ha scritto:@gabri
Proprio oggi il fornitore di pneumatici ha comunicato l'impossibilita' di fornire in futuro pneumatici ricostruiti per la mancanza, sul mercato, di "carcasse" (i camion girano cosi' poco che diventa difficile reperire gomme usate...).
Inizio anche ad avere qualche grattacapo con il legno: gli impianti di recupero riscontrano grossi problemi per l'eccessiva produzione rispetto alla richiesta (e vista la moria di laboratori e falegnamerie nel trivento .. non c'è da stupirsi).
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Gabriele Stefani- Moderatore
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Re: Trend di crescita rifiuti
Tornando a topic e segnatamente all'approccio metodologico, non saprei dire quanto sia corretto ragionare in termini di "tendenza" per una realta' piccola come il centro storico di Rieti (che non conosco e che mi sono ripromesso di visitare).
La variabilita' legata all'andamento dei consumi (che interessa in maniera più' o meno marcata tutto il territorio) puo' essere abbondantemente superata (in aumento o in diminuizione) da fenomeni di tipo puntual. Mi spiego: su numeri piccoli anche la comparsa o scomparsa di una grossa utenza (un supermercato, un ristorante,...) puo' avere effetti di sovracompensazione su quelle che sono le dinamiche a livello globale.
Per tale motivo potresti tranquillamente trovarti un picco di produzione (un gradino nel grafico) in un anno in cui il dato nazionale e' diminuito p. e. del 3%.
In alcuni piccoli centro, p.e., bastano delle nevicate anomale per far registrare produzioni di sfalci e ramaglie (per effetto della messa in sicurezza straordinaria degli alberi) superiori a qualsiasi standard.
La variabilita' legata all'andamento dei consumi (che interessa in maniera più' o meno marcata tutto il territorio) puo' essere abbondantemente superata (in aumento o in diminuizione) da fenomeni di tipo puntual. Mi spiego: su numeri piccoli anche la comparsa o scomparsa di una grossa utenza (un supermercato, un ristorante,...) puo' avere effetti di sovracompensazione su quelle che sono le dinamiche a livello globale.
Per tale motivo potresti tranquillamente trovarti un picco di produzione (un gradino nel grafico) in un anno in cui il dato nazionale e' diminuito p. e. del 3%.
In alcuni piccoli centro, p.e., bastano delle nevicate anomale per far registrare produzioni di sfalci e ramaglie (per effetto della messa in sicurezza straordinaria degli alberi) superiori a qualsiasi standard.
Admin- Amministratore
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Re: Trend di crescita rifiuti
Ciò che dici è corretto e concordo, avevo anch'io considerato una variabile del genere mentre scorrevo il topic. Però si potrebbe sempre rapportare il dato della raccolta differenziata alla presenza o meno di un' utenza del genere. Spiegando in parole povere la raccolta differenziata la dobbiamo rapportare al numero di utenze e di conseguenza di abitanti magari legandola anche al parametro economico della popolazione. Non è un segreto che una popolazione più ricca produce una rifiuti più leggero ma composto da meno componenti organici a differenza di una popolazione più povera e più legata a prodotti della terra e quindi con un rifiuti più pesante ma legato all'umido.
Quindi credo che anche quest'ultimo parametro sia da considerare.
Quindi credo che anche quest'ultimo parametro sia da considerare.
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VdT- Moderatore
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Re: Trend di crescita rifiuti
ilGabri ha scritto:mc?!?virtusmankind ha scritto:Per gli anni futuri ipotizzo un ulteriore ripopolamento, basandomi anche sulle indicazioni dei metri cubi per abitante insediato
i rifiuti vengono prodotti dalle persone, non dai mc (se alzo il soffitto di casa a 7 metri, produco circa il doppio di rifiuti .. a parità di superficie?).
più che sui mc, dovresti riuscire a risalire al nr di unità abitative (1 unità = 1 famiglia), utilizzare il nr di componenti medi del nucleo famigliare (in media: 2,7 - 3,2) e da li stimare la produzione di rifiuti.
Non l'ho sognato, sapevo che c'era una legge che stimava un numero di mc per abitante insediato. Dovrei trovare e leggermi la legge e capire se regge più quello che dici tu che quello che dico io. Magari nei "mc insediabili" non vengono incluse certe cubature. Mi riprometto di cercare e vi farò sapere.
In ogni caso, interessantissimo anche quanto consigliato da Admin. Io vi sfrutto un po, siete professori in materia, vi rubo qualcosina!
Ah, non c'è granchè da vedere a Rieti, ma se passi per una visita, almeno una buona mangiata te la garantisco!
virtusmankind- Membro della community
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