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Compravendita rifiuti
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Compravendita rifiuti
Gentili utenti,
supponiamo io produca un dato rifiuto, da molti anni, e che da molti anni paghi un terzo attore per smaltirlo.
Supponiamo che io venga ora a sapere che da questo rifiuto possa essere ricavato del materiale/energia impiegabile come risorsa primaria seconda, a seguito di un trattamento.
Punto primo: ho l'obbligo di continuare a pagare chi di competenza indipendentemente da ciò che ne sarà fatto (smaltimento o recupero) del rifiuto, come se continuasse ad essere appunto un banale rifiuto?
E qui si giunge al punto secondo: ammettendo che io continui a disinteressarmi del flusso del mio materiale, quello che viene eventualmente recuperato dal riciclatore dove è destinato? Vien venduto? A chi? In quale mercato? E' un mercato libero?
Grazie,
Alessio
supponiamo io produca un dato rifiuto, da molti anni, e che da molti anni paghi un terzo attore per smaltirlo.
Supponiamo che io venga ora a sapere che da questo rifiuto possa essere ricavato del materiale/energia impiegabile come risorsa primaria seconda, a seguito di un trattamento.
Punto primo: ho l'obbligo di continuare a pagare chi di competenza indipendentemente da ciò che ne sarà fatto (smaltimento o recupero) del rifiuto, come se continuasse ad essere appunto un banale rifiuto?
E qui si giunge al punto secondo: ammettendo che io continui a disinteressarmi del flusso del mio materiale, quello che viene eventualmente recuperato dal riciclatore dove è destinato? Vien venduto? A chi? In quale mercato? E' un mercato libero?
Grazie,
Alessio
v. alessio- Nuovo Utente
- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 24.09.12
Re: Compravendita rifiuti
v. alessio ha scritto:Gentili utenti,
supponiamo io produca un dato rifiuto, da molti anni, e che da molti anni paghi un terzo attore per smaltirlo.
Supponiamo che io venga ora a sapere che da questo rifiuto possa essere ricavato del materiale/energia impiegabile come risorsa primaria seconda, a seguito di un trattamento.
Punto primo: ho l'obbligo di continuare a pagare chi di competenza indipendentemente da ciò che ne sarà fatto (smaltimento o recupero) del rifiuto, come se continuasse ad essere appunto un banale rifiuto?
E qui si giunge al punto secondo: ammettendo che io continui a disinteressarmi del flusso del mio materiale, quello che viene eventualmente recuperato dal riciclatore dove è destinato? Vien venduto? A chi? In quale mercato? E' un mercato libero?
Grazie,
Alessio
il contratto con lo smaltitore/recuperatore lo fai tu, e quello che c'è scritto nel contratto è stato sottoscritto per accettazione dalle parti. Se cambia qualche condizione, cambierai il contratto (ammesso che trovi un accordo con la controparte).
Un rifiuto non è mai banale, visto che c'è gente che ha visto il sole da dietro le sbarre per causa sua;
La legge ti impone di saper cosa succede al tuo rifiuto, e non puoi disinteressartene.
CROCIDOLITE- Utente Attivo
- Messaggi : 3053
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : IO/NOI/GAIA
Re: Compravendita rifiuti
A quanto già correttamente risposto dall'amico Crocidolite aggiungo quanto segue:
1) un rifiuto è sempre rifiuto e deve essere gestito come tale a prescindere dal fatto che lo stesso venga smaltito o recuperato
2) c'è chi, come te, pensa che si chiami rifiuto solo ciò che è destinato allo smaltimento definitivo (inceneritore/discarica). Ebbene sbaglia, tutto il materiale di cui ci si disfa deve essere gestito come rifiuto anche se ha un grande valore economico.
3) se il rifiuto ha davvero un grande valore economico, e pensi che non sia giusto continuare a pagare chi te lo gestisce, puoi sempre rivedere il contratto con chi te lo gestisce. Tieni però presente che non sempre il rifiuto, anche recuperabile, è quella miniera d'oro che i media vogliono farci credere. Se chi gestisce i rifiuti fa le cose come vanno fatte (autorizzazioni, iscrizioni, adempimenti ecc...) ha di sicuro le sue belle spese gestionali e da qualche parte ci dovrà pure guadagnare...
4) ciò che viene recuperato dal riciclatore è destinato a chi lo compra per riutilizzarlo e ovviamente ciò dipende dal tipo di rifiuto (il rottame va in acciaieria, la carta in cartiera ecc.. ecc..)
5) il materiale recuperato (che una volta si chiamava materia prima seconda) ha certamente un mercato e viene compravenduto alla stregua di tutte le altre merci (esiste anche una borsa dei rifiuti), sulla base della legge della domanda e dell'offerta....
1) un rifiuto è sempre rifiuto e deve essere gestito come tale a prescindere dal fatto che lo stesso venga smaltito o recuperato
2) c'è chi, come te, pensa che si chiami rifiuto solo ciò che è destinato allo smaltimento definitivo (inceneritore/discarica). Ebbene sbaglia, tutto il materiale di cui ci si disfa deve essere gestito come rifiuto anche se ha un grande valore economico.
3) se il rifiuto ha davvero un grande valore economico, e pensi che non sia giusto continuare a pagare chi te lo gestisce, puoi sempre rivedere il contratto con chi te lo gestisce. Tieni però presente che non sempre il rifiuto, anche recuperabile, è quella miniera d'oro che i media vogliono farci credere. Se chi gestisce i rifiuti fa le cose come vanno fatte (autorizzazioni, iscrizioni, adempimenti ecc...) ha di sicuro le sue belle spese gestionali e da qualche parte ci dovrà pure guadagnare...
4) ciò che viene recuperato dal riciclatore è destinato a chi lo compra per riutilizzarlo e ovviamente ciò dipende dal tipo di rifiuto (il rottame va in acciaieria, la carta in cartiera ecc.. ecc..)
5) il materiale recuperato (che una volta si chiamava materia prima seconda) ha certamente un mercato e viene compravenduto alla stregua di tutte le altre merci (esiste anche una borsa dei rifiuti), sulla base della legge della domanda e dell'offerta....
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Ma, a volte

isamonfroni- Moderatrice
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