OT ? (1)

benassaisergio Sab Giu 18, 2011 12:25 am

Canale TV “Classica” di Sky: una non recente (ovviamente) registrazione di un vecchissimo (ma ancora bravissimo) Rubistein che suona il concerto n. 1 di Brahms (invidio profondamente uno come lui che, da giovane, è riuscito a comporre una musica così bella), con un’orchestra olandese … e, come mi succede sempre più spesso, la musica diviene un sottofondo di pensieri.
Pensieri che sempre più hanno come tema il “cosa fare”.

Il concerto finisce e alterno altri due canali (su uno c’è fratelli/sorelle d’Italia, sull’altro liberi tutti, ma non giuro sui titoli), e quello che mi colpisce è che c’è (almeno così interpreto) un desiderio (?), una voglia (?), una possibilità (?) di cambiare, di mettersi alle spalle tutto quello che non va e provare a ricominciare.

E il tarlo del “dai … prova a pensare a qualcosa di utile, di fattibile; assumiti la responsabilità di utilizzare l’esperienza che hai per dare qualche indicazione … “ si fa di nuovo attivo.

Ok (mamma mia … in altri tempi non avrei mai detto “ok”), allora proviamo.

E l’inizio viene da un ricordo: tanti anni fa, quando facevo parte di un gruppo che discuteva appassionatamente di politica, fu ipotizzato che non esistesse solo una, ma più contraddizioni (ve le risparmio !).
Quello che adesso mi ritorna da quel passato è l’idea che effettivamente si può partire da una situazione concreta (in questo caso i rifiuti) e provare a definire come dovrebbe funzionare il tutto in una società, non dico ideale, ma almeno accettabile.

Cosa voglio dire ?
Questo: la gestione di rifiuti ha attinenza con la salvaguardia della salute e dell’ambiente, con le modalità della produzione e del consumo, col trasporto (non potevo non citarlo !) e con tante altre cose.
E, come in altri settori, ha a che fare con problemi di finanziamenti, di occupazione, di normativa, di appalti, ecc.

E … se chi ha a che fare direttamente, operativamente, con questo settore provasse a pensare a quale potrebbe essere il modo migliore per gestire il problema ? se provasse a proporre soluzioni ? se, nel fare questo, tenesse conto di come affrontare, anche in questo settore, i problemi del lavoro, dei precari, delle partite IVA, dei costi, dei condizionamenti, della burocrazia, dell’inefficienza della pubblica amministrazione, delle consulenze, della Commissione Europea, dell’ONU, ecc. ? Naturalmente senza eliminare (ha ragione isamonfroni) il “tempo speso al riso dedicato”.

Appuntamento al prossimo OT … ma, con una precisazione: se qualcuna/o ritiene che quanto sopra (e quanto potrebbe seguire) sia veramente OT, mi fermo qui.

homer Sab Giu 18, 2011 11:38 am

Tutt'altro che OT!.........
Ma il confronto di idee su questi temi andrebbe portato anche a livello europeo, e sarebbe carino cominciare a capire chi siano e quali competenze abbiano i nostri rappresentanti in europa su questi temi (non intendo i politici, intendo i tecnici ministeriali che partecipano alle discussioni tecniche), certo che se sono espressione dell'attuale ministero.....................
Esprimo un moderato dissenso: "la Musica diventa sottofondo di pensieri", lasciamo che la (buona) musica sia la protagonista (" la vera Musica frequenta l'anima". P. Conte), se ci serve un sottofondo per i pensieri ci sono tante "sonorizzazioni" utili allo scopo: rilassanti e che scorrono tra le orecchie senza nulla lasciare.
Cari saluti Ing.!

Ospite Lun Giu 20, 2011 8:47 am

benassaisergio ha scritto:

Canale TV “Classica” di Sky: una non recente (ovviamente) registrazione di un vecchissimo (ma ancora bravissimo) Rubistein che suona il concerto n. 1 di Brahms (invidio profondamente uno come lui che, da giovane, è riuscito a comporre una musica così bella), con un’orchestra olandese … e, come mi succede sempre più spesso, la musica diviene un sottofondo di pensieri.
Pensieri che sempre più hanno come tema il “cosa fare”.

Il concerto finisce e alterno altri due canali (su uno c’è fratelli/sorelle d’Italia, sull’altro liberi tutti, ma non giuro sui titoli), e quello che mi colpisce è che c’è (almeno così interpreto) un desiderio (?), una voglia (?), una possibilità (?) di cambiare, di mettersi alle spalle tutto quello che non va e provare a ricominciare.

E il tarlo del “dai … prova a pensare a qualcosa di utile, di fattibile; assumiti la responsabilità di utilizzare l’esperienza che hai per dare qualche indicazione … “ si fa di nuovo attivo.

Ok (mamma mia … in altri tempi non avrei mai detto “ok”), allora proviamo.

E l’inizio viene da un ricordo: tanti anni fa, quando facevo parte di un gruppo che discuteva appassionatamente di politica, fu ipotizzato che non esistesse solo una, ma più contraddizioni (ve le risparmio !).
Quello che adesso mi ritorna da quel passato è l’idea che effettivamente si può partire da una situazione concreta (in questo caso i rifiuti) e provare a definire come dovrebbe funzionare il tutto in una società, non dico ideale, ma almeno accettabile.

Cosa voglio dire ?
Questo: la gestione di rifiuti ha attinenza con la salvaguardia della salute e dell’ambiente, con le modalità della produzione e del consumo, col trasporto (non potevo non citarlo !) e con tante altre cose.
E, come in altri settori, ha a che fare con problemi di finanziamenti, di occupazione, di normativa, di appalti, ecc.

E … se chi ha a che fare direttamente, operativamente, con questo settore provasse a pensare a quale potrebbe essere il modo migliore per gestire il problema ? se provasse a proporre soluzioni ? se, nel fare questo, tenesse conto di come affrontare, anche in questo settore, i problemi del lavoro, dei precari, delle partite IVA, dei costi, dei condizionamenti, della burocrazia, dell’inefficienza della pubblica amministrazione, delle consulenze, della Commissione Europea, dell’ONU, ecc. ? Naturalmente senza eliminare (ha ragione isamonfroni) il “tempo speso al riso dedicato”.

Appuntamento al prossimo OT … ma, con una precisazione: se qualcuna/o ritiene che quanto sopra (e quanto potrebbe seguire) sia veramente OT, mi fermo qui.

A parte la mia ignoranza su OT di cui ignoro il significato, per il resto mi sembra pura UTOPIA, scusate il mio scetticismo.... comunque viva gli Idealisti (esiste ancora qualche esemplare?)
Buona giornata e buon lavoro. Maela Very Happy