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sicurezza sul lavoro.....
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Soaring
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sicurezza sul lavoro.....
ma a fine anno, tra gli adempimenti delle aziende non era diventata obbligatoria....la valutazione da stress correlato???? MI sa che di questi periodi parecchie di queste aziende altro che stressate.......saranno STRIZZATE!!!! che grandi cazzate che fanno i nostri cari politici.......10o ne fanno, 0 ne azzeccano!!!!
rosagaia- Membro della community
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Re: sicurezza sul lavoro.....
condivido pienamente.....purtroppo è la dura realtà
vale88- Utente Attivo
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Re: sicurezza sul lavoro.....
Per chi fosse interessato segnalo questa pubblicazione da parte dell'ISPESL.
https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=explorer&chrome=true&srcid=0B_JBMQFnXAsHMDNlZDAzZjktOTJmOC00MTE2LThlN2MtYWZlZmJmMjAzMjk4&hl=en
https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=explorer&chrome=true&srcid=0B_JBMQFnXAsHMDNlZDAzZjktOTJmOC00MTE2LThlN2MtYWZlZmJmMjAzMjk4&hl=en
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marcosperandio- Moderatore
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Re: sicurezza sul lavoro.....
si, la valutazione stress lavoro correlato è obbligatoria dal primo gennaio 2011. si può fare riferimento al recepimento dell'accordo europeo e alle linee guida messe a disposizione dall'inail http://www.ispesl.it/focusstresslavorocorrelato/index.asp
...ma era un messaggio serio o ironico? per una volta che sono preparato...
...ma era un messaggio serio o ironico? per una volta che sono preparato...

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mastro.ralf

mastro.ralf- Moderatore
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Località : monnezza-landia
Re: sicurezza sul lavoro.....
Non e' proprio cosi'.... entro il 31/12/10 bisogna stabilire come intendo approcciare e valutare il rischio (scritto malissimo.. ma cercate di capire.
).... indi per cui potrei stabilire di concludere la valutazione anche per le calende greche...
Ciao

Ciao
Soaring- Membro della community
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Re: sicurezza sul lavoro.....
Insomma, dipende dalla dimensione dell'azienda, ma la valutazione non può tardare oltre un tempo ragionevole.Soaring ha scritto:Non e' proprio cosi'.... entro il 31/12/10 bisogna stabilire come intendo approcciare e valutare il rischio (scritto malissimo.. ma cercate di capire.).... indi per cui potrei stabilire di concludere la valutazione anche per le calende greche...
Per intenderci, io mi ero mosso così: entro il 31/12/10 ho preparato un cronoprogramma dell'attività; dopo di che, entro circa 3-4 mesi completavo la valutazione (per aziende piccole fino a circa 15 dipendenti).
Penso per aziende di dimensioni rilevanti (200/300 dipendenti) il tempo ragionevole potrebbe essere 6-8 mesi...
Saluti
sint2001- Membro della community
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NEWS
Chi si occupa di sicurezza a tempo pieno sicuramente già conosce la notizia e ci starà già lavorando.
Per chi, invece come me, se ne occupa in maniera marginale, magari potrà essere sfuggita e quindi posto qui il link.
Da datore di lavoro per i miei poveri collaboratori ritengo la sentenza importante ai fini della valutazione rischi del DVR, anche se avrà sicuramente un impatto difficile da affrontare, anche e soprattutto tecnicamente.
Buona lettura.
http://polab.it/srl/2012/10/corte-di-cassazione-sez-lavoro-sentenza-3-12-ottobre-2012-n-17438/?goback=%2Egde_4384945_member_175556426
Per chi, invece come me, se ne occupa in maniera marginale, magari potrà essere sfuggita e quindi posto qui il link.
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Buona lettura.
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marcosperandio- Moderatore
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Re: sicurezza sul lavoro.....
marcosperandio ha scritto:Chi si occupa di sicurezza a tempo pieno sicuramente già conosce la notizia e ci starà già lavorando.
Per chi, invece come me, se ne occupa in maniera marginale, magari potrà essere sfuggita e quindi posto qui il link.
Da datore di lavoro per i miei poveri collaboratori ritengo la sentenza importante ai fini della valutazione rischi del DVR, anche se avrà sicuramente un impatto difficile da affrontare, anche e soprattutto tecnicamente.
Buona lettura.
http://polab.it/srl/2012/10/corte-di-cassazione-sez-lavoro-sentenza-3-12-ottobre-2012-n-17438/?goback=%2Egde_4384945_member_175556426
Spera ma sei DDL? allora non te ne dovresti occupare in modo marginale.......

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Un

Ma, a volte

isamonfroni- Moderatrice
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Re: sicurezza sul lavoro.....
il marginale era riferito al fatto che me ne occupo esclusivamente per la mia (magari fosse in senso di proprietà) azienda, non faccio consulente full time in materia di sicurezza.isamonfroni ha scritto:marcosperandio ha scritto:Chi si occupa di sicurezza a tempo pieno sicuramente già conosce la notizia e ci starà già lavorando.
Per chi, invece come me, se ne occupa in maniera marginale, magari potrà essere sfuggita e quindi posto qui il link.
Da datore di lavoro per i miei poveri collaboratori ritengo la sentenza importante ai fini della valutazione rischi del DVR, anche se avrà sicuramente un impatto difficile da affrontare, anche e soprattutto tecnicamente.
Buona lettura.
http://polab.it/srl/2012/10/corte-di-cassazione-sez-lavoro-sentenza-3-12-ottobre-2012-n-17438/?goback=%2Egde_4384945_member_175556426
Spera ma sei DDL? allora non te ne dovresti occupare in modo marginale.......![]()
Ho poi fortunatamente nel gruppo un paio di persone che fanno sicurezza/ISO full time per tutte le aziende del gruppo e che quindi danno un valido supporto (essendo anche RSPP) a noi miseri DDL (e anche DT funzione che occupa maggiormente tempo ed energie).
Ciao
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marcosperandio- Moderatore
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Località : Provincia Bergamo
Re: sicurezza sul lavoro.....
l'altra metà di me, quella che non campa di munnezza ma di schifezze -di vari generi- sfuse in aria, nel merito ha una sua opinione.
E il merito è che l'Inail ha ingarrato la linea difensiva (la patologia accusata dall'istante non rientra tra quelle di riconosciuta o anche solo probabile origine professionale al cui indennizzo l'INAIL è istituzionalmente e contrattualmente tenuta) ma ha toppato miserrimamente il supporto igienistico industriale e da quel che ho letto (degli atti, praticamente nulla, qualcosa all'epoca dai giornali) anche quello più tipicamente clinico.
C'è poi da tener presente che il CTU è partito già ben "direzionato", troppo per essere un CTU imparziale come prescrive la norma, ed io lo avrei contestato ab origine, chiedendo la ripetizione della CTU.
C'è infine da segnalare che al momento in cassazione girano soggetti che di normativa di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori sanno se possibile anche un po' meno che non di ambiente, perchè adesso come adesso i parrucconi della Suprema Corte sono praticamente tutti di carriera "politica", e come noto la politica e la giustizia giusta si tengono reciprocamente come il fumo negli occhi. Inoltre, c'è da notare che escludendo a priori che il signore stesse a telefono solo per il suo lavoro e non essendo scientificamente provato che i CEM o altre NIR derivanti dai telefonini possano essere agenti cancerogeni certi, la SC si è forse fatta condizionare emotivamente dal fatto che il poveraccio il tumore lo ha beccato davvero.
Il tutto, tenendo però presente che anche con il telefono a filo di buona memoria quando si sta troppo tempo a telefono "la recchia si scarfa" (= il padiglione auricolare si surriscalda), e le condizioni di eccessi ipertermici possono causare più di un disturbo localizzato alle cellule nervose a più immediato contatto, sino ad alterarne addirittura le capacità conduttivo-sinaptiche: è il motivo per cui chi ha un pacemaker non deve passare in un campo elettromagnetico, perchè si sputtana (giuro, termine sanitario!) l'equilibrio sodio-potassio regolato dal pacemaker, in mancanza del quale si ha fibrillazione atriale anche con esito infausto (=si muore) .
Insomma, io credo che l'uso eccessivo (ma eccessivo quanto? e per chi?) di apparecchio telefonico possa essere in correlazione con patologie anche di tipo neurologico avanzato, ma ritengo anche che in base alla vigente normativa non sia tra gli agenti di rischio professionale per la salute oggettivamente indennizzabili dall'Inail, in quanto non coperti dal contratto assicurativo, i cui ambiti e limiti sono sanciti ex lege e non "interpretabili". Mi sembra il classico caso di "danno biologico di natura non professionale in nesso causale con l'attività lavorativa" che dovrebbe restare sul groppone del DdL.
E il merito è che l'Inail ha ingarrato la linea difensiva (la patologia accusata dall'istante non rientra tra quelle di riconosciuta o anche solo probabile origine professionale al cui indennizzo l'INAIL è istituzionalmente e contrattualmente tenuta) ma ha toppato miserrimamente il supporto igienistico industriale e da quel che ho letto (degli atti, praticamente nulla, qualcosa all'epoca dai giornali) anche quello più tipicamente clinico.
C'è poi da tener presente che il CTU è partito già ben "direzionato", troppo per essere un CTU imparziale come prescrive la norma, ed io lo avrei contestato ab origine, chiedendo la ripetizione della CTU.
C'è infine da segnalare che al momento in cassazione girano soggetti che di normativa di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori sanno se possibile anche un po' meno che non di ambiente, perchè adesso come adesso i parrucconi della Suprema Corte sono praticamente tutti di carriera "politica", e come noto la politica e la giustizia giusta si tengono reciprocamente come il fumo negli occhi. Inoltre, c'è da notare che escludendo a priori che il signore stesse a telefono solo per il suo lavoro e non essendo scientificamente provato che i CEM o altre NIR derivanti dai telefonini possano essere agenti cancerogeni certi, la SC si è forse fatta condizionare emotivamente dal fatto che il poveraccio il tumore lo ha beccato davvero.
Il tutto, tenendo però presente che anche con il telefono a filo di buona memoria quando si sta troppo tempo a telefono "la recchia si scarfa" (= il padiglione auricolare si surriscalda), e le condizioni di eccessi ipertermici possono causare più di un disturbo localizzato alle cellule nervose a più immediato contatto, sino ad alterarne addirittura le capacità conduttivo-sinaptiche: è il motivo per cui chi ha un pacemaker non deve passare in un campo elettromagnetico, perchè si sputtana (giuro, termine sanitario!) l'equilibrio sodio-potassio regolato dal pacemaker, in mancanza del quale si ha fibrillazione atriale anche con esito infausto (=si muore) .
Insomma, io credo che l'uso eccessivo (ma eccessivo quanto? e per chi?) di apparecchio telefonico possa essere in correlazione con patologie anche di tipo neurologico avanzato, ma ritengo anche che in base alla vigente normativa non sia tra gli agenti di rischio professionale per la salute oggettivamente indennizzabili dall'Inail, in quanto non coperti dal contratto assicurativo, i cui ambiti e limiti sono sanciti ex lege e non "interpretabili". Mi sembra il classico caso di "danno biologico di natura non professionale in nesso causale con l'attività lavorativa" che dovrebbe restare sul groppone del DdL.
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sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
Aurora Brancia- Moderatrice
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Età : 70
Località : Napoli
Re: sicurezza sul lavoro.....
Insomma, dipende dalla dimensione dell'azienda, ma la valutazione non può tardare oltre un tempo ragionevole.
Per intenderci, io mi ero mosso così: entro il 31/12/10 ho preparato un cronoprogramma dell'attività; dopo di che, entro circa 3-4 mesi completavo la valutazione (per aziende piccole fino a circa 15 dipendenti).
Penso per aziende di dimensioni rilevanti (200/300 dipendenti) il tempo ragionevole potrebbe essere 6-8 mesi...
Saluti[/quote]
Per la mia esperienza:
l'Inail, l'anno scorso, aveva messo a disposizione due check list: una per aziende <30 lavoratori e un'altra, un po più articolata (ma non molto), per aziende >30 lavoratori.
C'era un programmino (excel) sempre messo a disposizione dall'Inail dove inserire i dati aziendali, di organizzazione del lavoro, ecc.
Ad ogni risposta veniva attribuito un punteggio. La somma dei vari punteggi portava ad un numero che esprimeva, su tre livelli, il rischio in azienda.
Se il rischio risultava basso, si poteva chiudere lì, esaminare eventuali criticità marginali e programmare un monitoraggio. Nelle altre due ipotesi si andava più a fondo coinvolgendo lo psicologo del lavoro.
Nelle aziende del nostro gruppo, di entrambe le classi dimensionali, il rischio è risultato sempre basso.
Per intenderci, io mi ero mosso così: entro il 31/12/10 ho preparato un cronoprogramma dell'attività; dopo di che, entro circa 3-4 mesi completavo la valutazione (per aziende piccole fino a circa 15 dipendenti).
Penso per aziende di dimensioni rilevanti (200/300 dipendenti) il tempo ragionevole potrebbe essere 6-8 mesi...
Saluti[/quote]
Per la mia esperienza:
l'Inail, l'anno scorso, aveva messo a disposizione due check list: una per aziende <30 lavoratori e un'altra, un po più articolata (ma non molto), per aziende >30 lavoratori.
C'era un programmino (excel) sempre messo a disposizione dall'Inail dove inserire i dati aziendali, di organizzazione del lavoro, ecc.
Ad ogni risposta veniva attribuito un punteggio. La somma dei vari punteggi portava ad un numero che esprimeva, su tre livelli, il rischio in azienda.
Se il rischio risultava basso, si poteva chiudere lì, esaminare eventuali criticità marginali e programmare un monitoraggio. Nelle altre due ipotesi si andava più a fondo coinvolgendo lo psicologo del lavoro.
Nelle aziende del nostro gruppo, di entrambe le classi dimensionali, il rischio è risultato sempre basso.
Ranx- Utente Attivo
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Re: sicurezza sul lavoro.....
@ranx: scusa stai parlando della valutazione campi elettromagnetici comprensiva di cellulari, cordless e wi-fi?
Grazie.
Grazie.
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marcosperandio- Moderatore
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Re: sicurezza sul lavoro.....
No parla dello stress lavoro correlatomarcosperandio ha scritto:@ranx: scusa stai parlando della valutazione campi elettromagnetici comprensiva di cellulari, cordless e wi-fi?
Grazie.
Ciao Marco
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Ma, a volte

isamonfroni- Moderatrice
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Località : roma
Re: sicurezza sul lavoro.....
siccome stavamo parlando degli effetti della recente sentenza non mi tornava!isamonfroni ha scritto:No parla dello stress lavoro correlatomarcosperandio ha scritto:@ranx: scusa stai parlando della valutazione campi elettromagnetici comprensiva di cellulari, cordless e wi-fi?
Grazie.
Ciao Marco
Ciao fanciulla.
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marcosperandio- Moderatore
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Re: sicurezza sul lavoro.....
Scusa Marco,
non mi sono accorto che ti eri accodato ad una discussione del 2011 e ho dato un contributo a quella principiata da rosagaia.
Ai campi elettromagnetici per il momento, ho rifiutato di pensarci (ma credo ancora per poco). Sto combattendo con il MC per la vigilanza sanitaria.
A presto.
non mi sono accorto che ti eri accodato ad una discussione del 2011 e ho dato un contributo a quella principiata da rosagaia.
Ai campi elettromagnetici per il momento, ho rifiutato di pensarci (ma credo ancora per poco). Sto combattendo con il MC per la vigilanza sanitaria.
A presto.
Ranx- Utente Attivo
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