provaci ancora

Provaci ancora.
E’ quanto mi dico in continuazione, sia che si tratti di ridurre il consumo di sigarette e di Glen Grant (per fare contenta Sueli), sia che si tratti di convincere i semi di insalata a crescere nel mio orto, sia che si tratti di “combattere” con i testi scolastici delle/dei figlie/i dei miei vicini (ma chi li scrive i testi dei libri scolastici ???), sia che si tratti di convincere le 1000, 10000, 100000, ecc., persone/aziende che hanno a che fare col SISTRI ad organizzarsi per modificare la normativa.

Questo sito, GRAZIE AD ADMIN, è utile, importante, ecc.

Però il 1 giugno (ultima scadenza per l’avvio del SISTRI e, ricordatevelo, entrata in vigore delle sanzioni !) si avvicina … e .. non vi organizzate ?

Qualche segnale positivo … forse … c’è … l’invito ad organizzarsi dei consulenti .. per esempio.
Ma è sufficiente ?

Io (da solo) non posso fare molto: ho provato a suggerire qualcosa con quello che ho scritto nel post “Il punto della situazione”,

Ma di una cosa sono convinto: o prendete l’iniziativa o, dal 1 giugno in poi, questo sito “registrerà” (spero ovviamente di sbagliarmi) le “lamentele” di chi incapperà in pesanti sanzioni.

E scusatemi se, invece di dare risposta ai tanti problemi che vengono sollevati (che comunque trovano spesso una risposta da parte di persone esperte) insisto sullo stesso tasto: cosa fare (velocemente) per abolire/modificare il SISTRI ?

Caro Sergio (mi permetto di darti del tu), avrai sicuramente letto un mio post a seguito della tua proposta, post in cui oltre a manifestare un sostanziale accordo, evoidenziavo quella che, secondo me, è la conditio sine qua non, poter avere una seppur minima speranza di successo (o almeno di essere ascoltati con attenzione).
Recuperare cioè qualcuno seduto (o che conosca bene quel qualcuno) al tavolo giusto.
Leggendo il tuo brillante CV sul tuo blog ti pongo la stessa domanda, non è che tu hai questo qualcuno??
Buona giornata.
Quoto totalmente la questione dei testi scolastici (come padre di una bimba di 10 anni e come marito di una profe di fisica che era abituata ai testi universitari e ora si trova talvolta con testi ben diversi!!).

Non credo che il problema sia di conoscere qualcuno (per la cronaca: ho parlato più volte col presidente dell'albo gestori, ma non è servito a molto).

Credo invece, come detto più volte, che si debba avere una proposta di modifica sulla quale ottenere un ampio sostegno delle/gli operatrici/ori: e forse qualcuna/o di voi sta cominciando a lavorare in tal senso (ne riparleremo quando ci saranno fatti concreti).

La migliore delle proposte se non arriva su uno dei tavoli di discussione/tecnici secondo me costituisce solo un encomiabile, ma del tutto inutile, sforzo intellettuale.
Comunque sempre pronto a dare una mano.

Cari colleghi/amici, quello che scrivete è vero, ma in parte.....Purtroppo ci comportiamo come un gran pollaio, ove tutti starnazzano ma nessuno "alza la cresta".....La cosa, in un certo senso, è inevitabile poiché siam tutti presi dal quotidiano, ed anche volendolo, è difficile trovare delle persone che possano dedicare parte del proprio tempo alla costruzione di una "cosa" che non sappiamo ancora come definire...I timori sono tanti: la paura di essere lasciati soli, la paura di lasciare i propri affari per qualcosa di incerto, la paura (perché no??) di possibili ritorsioni.......Da dove cominciare??? Questo non lo so, e potrei solo azzardare qualche ipotesi, ma alcune considerazioni vorrei farle...La nostra forza, a differenza dei Commercianti o degli Artigiani (intesi come categoria di lavoratori) è la RETE...ma non intesa come internet, bensì la rete di rapporti che ci lega INEVITABILMENTE gli uni con gli altri. Ognuno di noi, infatti, per motivi di lavoro ha quotidianamente a che fare con una decina di altri colleghi, che a loro volta sono legati ad altre decine e via discorrendo.....E questa, se mi permettete, è una grande forza, che non ha eguali sul sistema produttivo italiano, ove la "confraternita" di appartenenza è orizzontale e competitiva e non verticale e mutualistica (come la nostra) ove è indispensabile il ricorso al collega per chiudere la filiera....Quindi se ognuno di noi spendesse soltanto 10 minuti del proprio tempo ad illustrare una qualunque iniziativa con un collega, (pregandolo di fare altrettanto con i suoi) in brevissimo tempo ne sarebbe coinvolta tutta "rete" degli operatori del rifiuto...E non solo: ognuno di noi, ha idee e convinzioni politiche, e quindi anche qualche conoscenza politica..( non è importante a quale livello) Questo vuol dire che potremmo creare anche una mobilitazione politica trasversale che possa perorare i nostri diritti, impedendo di fatto a chicchessia di "cavalcare la tigre" (leggi Marcegaglia, Cna, Confartigianato, ecc, ecc) soltanto per motivi di opportunità politica o di rappresentanza...
Ma la domanda resta sempre quella: esiste fra noi qualcuno in grado di mettere in piedi una sorta di "comitato" che possa poi gettare le basi per costruire "la cosa" ?? Non lo so e non so rispondere...
Sato

P.S. chiedo scusa se "riposto" quanto già scritto in altra sezione, ma cerco di far notare la mia disponibilità alla creazione di "qualcosa" che possa far fronte a questo "Tempio della stupidità umana" chiamato sistri....