Elogio del Glen Grant (anche in relazione al SISTRI)

Glen Grant.
Si tratta di un whisky, come alcune/i sanno, “schifato” dalle/dai cultrici/cultori del vero whisky (è assolutamente privo del sapore di torba che dovrebbe caratterizzarlo). In più, a suo ulteriore discapito, è stato oggetto (in Italia), specie negli anni passati, di una martellante pubblicità. Se provate a cercarlo nei negozi inglesi e scozzesi, avrete difficoltà a trovarlo. Insomma “roba da inesperte/i” contagiate/i dalla pubblicità italiana” !
Però ….
… però c’è un problema: io lo adoro !
La spiegazione ? Ecco alcuni argomenti in suo favore:
- single malt (non è una miscela)
- assenza di “fetenti” sapori di torba (diciamola tutta: il sapore della torba si avvicina a quello delle fogne !)
- ma l’argomento migliore è: si tratta fondamentalmente di alcol etilico diluito con l’aggiunta di un sapore secco, deciso, robusto che, evitando il mal di testa dovuto all’alcol puro (ammesso che ci sia chi beve alcol puro), garantisce comunque lo stato di beatitudine dovuto all’alcol.

Vi chiederete: ma che c’entra col SISTRI !
C’entra ! Perché:
- senza la mia razione di Glen Grant alcuni dei miei post sul SISTRI non sarebbero venuti alla luce
- la semplicità della sua essenza è un paradigma di come potrebbe essere un sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (diverso dal SISTRI), depurato dei miasmi della Selex & C., e ricondotto ai necessari elementi essenziali (limpidezza, semplicità, robustezza)
- così come il Glen Grant ben si accompagna alla mia quotidiana razione di sigarette (garantendomi il raggiungimento del necessario stato di soddisfazione/tranquillità che mi permette di affrontare con serenità e determinazione le sfide quotidiane), così il continuo abbeverarsi alle informazioni/notizie/discussioni di questo forum ben si accompagna col tentativo di fare qualcosa di utile (soprattutto per le/i giovani, ma anche per le/i meno giovani).

A questo punto è necessaria una precisazione: se potete, evitate di diventare alcol/sigarette dipendenti come lo sono io. E non solo per ragioni “salutistiche”, ma perché whisky e sigarette costano (anche se forse … il SISTRI … costa di più!)

Evitare quindi la dipendenza … anche dal SISTRI. E … allora … datevi da fare … per … eliminare/modificare il SISTRI !!!!!!!!!

Caro Sergio,
perdonami, ma questo tuo ultimo post non lo condivido.
Seppur garbatamente hai usato l'ironia e la metafora per fare passare un messaggio, forse, a mio modestissimo parere, lo hai fatto in malo malo.
Non credo che per far fronte alle difficoltà della vita serva un bicchiere di qualunque alcolico e sigarette.
Sai che ti dico, che pur contestando il sistema attuale del Sistri sono ben contenta che sia intervenuta una strambata di rotta per svegliare anche tanti tantissimi imprenditori (produttori/trasportatori/destinatari) che da anni si barcamenavano sul filo dell'illegalità...per non dire altro.
Il mondo va veloce (purtoppo) si deve correre... e per correre serve essere lucidi !!

(ci ricordiamo tutti della storia del leone e della gazzella no ?)

Quindi, preferisco immaginarti da buon toscano che sei, intento al tuo orto fonte di meravigliose pietanze e con il tuo bagaglio di esperienza a darci una spalla di appoggio nei monenti più duri.

Al diavolo il Glen Grant... che tra l'altro fa pure schifo..... ma vuoi mettere un sano bicchiere di Chianti o di un nobile di Montepulciano??????

vinello o glen grant, direi che ognuno può caricarsi come vuole per affrontare monnezza e sistri....però attenzione che poi passo a farvi il test alcolemico!!! UBRIACONI!

Quoto whisky delle isole orcadi, io non sento la torba ma il gusto del legno delle botti si.
Oppore un fantastico rum caraibico (the old grog dell'isola di grenada, trovato tanti anni fa in viaggio di nozze, bevuto con contagocce in Italia più trovato)!
Mamma mia Sueli come è stata cattiva, me lo ero perso questo OT.