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POLVERI DI ALLUMINIO TRA ADR E D.LVO 152/06
3 partecipanti
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POLVERI DI ALLUMINIO TRA ADR E D.LVO 152/06
Scusate, vi sottopongo un'altra questione sulla corretta gestione dei rifiuti provenienti dal trattamento meccanico dell'alluminio (provenienti da carteggiature sbavature, tagli ecc.) di natura polverulenta. Attualmente, almeno nella mia regione, vengono gestiti con un codice EER NON PERICOLOSO e NON SOGGETTI AD ADR. A mio avviso secondo le linee guida sulla corretta classificazione la percentuale di alluminio essendo superiore al 0,1 % (1.000 mg/kg) dovrebbe essere classificate con un EER PERICOLOSO per HP3 e sicuramente ADR numero UN 1396. Vi è mai capitato di approfondire il discorso?, cosa ne pensate?
clmsra- Membro della community
- Messaggi : 34
Data d'iscrizione : 19.12.14
Località : PESARO
Re: POLVERI DI ALLUMINIO TRA ADR E D.LVO 152/06
La risposta scontata è che un test sarebbe dirimente; è giusto porsi il problema ma in realtà occorrerebbe sapere molto di più sul processo di origine, granulometria, umidità, tracce di olii etc, e già aiuterebbe ad escludere la piroforicità, che può essere più probabile se a monte c'è un processo termico. Chi ha conosciuto l'alluminio piroforico sa che è abbastanza diverso da quello da trattamento meccanico comune e sa che ci sono metodi sbrigativi per testare la reattività (suggeriti dal 2.2.43.1.1). Escluderei comunque la classificazione cautelativa con HP3.
homer- Utente Attivo
- Messaggi : 744
Data d'iscrizione : 24.07.10
Re: POLVERI DI ALLUMINIO TRA ADR E D.LVO 152/06
concordo con Homer: i materiali piroforici (non solo alluminio, una volta mi capitò una polvere di ittrio cattivella) li ho visti anche prendere fuoco durante il campionamento
se posso aggiungere my two cents, come dicono gli americani:
1. il test, oltre a darti garanzia che la merce non faccia scherzi, è anche un'evidenza a discolpa in caso di problemi, e comunque aiuta a dimostrare una gestione corretta del rifiuto
2. per questo tipo di merci dubbie gli imballaggi combustibili, tipo i big bag, non li consiglierei: i classici fusti metallici se aumenta la temperatura danno molte più garanzie
se posso aggiungere my two cents, come dicono gli americani:
1. il test, oltre a darti garanzia che la merce non faccia scherzi, è anche un'evidenza a discolpa in caso di problemi, e comunque aiuta a dimostrare una gestione corretta del rifiuto
2. per questo tipo di merci dubbie gli imballaggi combustibili, tipo i big bag, non li consiglierei: i classici fusti metallici se aumenta la temperatura danno molte più garanzie
tfrab- Utente Attivo
- Messaggi : 629
Data d'iscrizione : 14.09.11
Età : 49
Località : Centro Italia

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