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Smaltimento filtri e oli per autovetture
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Smaltimento filtri e oli per autovetture
Promemoria primo messaggio :
Ciao a tutti,
lavoro in un'officina meccanica e vorrei sapere con quale codice si devono smaltire i filtri aria o i filtri abitacolo delle autovetture.
vorrei anche chiedervi delle spiegazioni sugli oli... l'olio motore e l'antigelo vanno smaltiti separatamente ma quello di trasmissione e cambio? possono essere uniti?
Grazie!
Ciao a tutti,
lavoro in un'officina meccanica e vorrei sapere con quale codice si devono smaltire i filtri aria o i filtri abitacolo delle autovetture.
vorrei anche chiedervi delle spiegazioni sugli oli... l'olio motore e l'antigelo vanno smaltiti separatamente ma quello di trasmissione e cambio? possono essere uniti?
Grazie!
tgoff- Nuovo Utente
- Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 07.02.11
Età : 46
Località : AP
Re: Smaltimento filtri e oli per autovetture
forse OT ma in riferimento agli ultimi post
A Luigi; non c’è alcuna ovvietà nel tuo preambolo, anzi, le argomentazioni sono attualissime. Sino al 17 febbraio era un ragionamento logico e cosciente che indirizzava il produttore/detentore ad utilizzare il CER speculare pericoloso senza effettuare analisi di classificazione o caratterizzazione, ovvero per esempio, lo straccio o la segatura utilizzati in una officina meccanica sono sempre stati identificati col CER 150202* perché contaminati da oli o idrocarburi senza dover effettuare analisi dall’esito “scontato” e le classi di pericolosità erano riportate quelle proprie degli oli e idrocarburi in maniera “cautelativa”; ora ci dicono che dovrebbero essere “ufficializzati questi principi di tutela” tramite certificato analitico e, a brevissimo, “riufficializzati” con nuovi metodi e parametri europei.(famosi costi aggiuntivi che penalizzano gli onesti).
Nulla da eccepire sulla correttezza della raccolta dati per l’individuazione del miglior percorso di smaltimento/recupero ma, per favore, visto che devo affidarmi ad un tecnico a pagamento. non:
"i componenti di un rifiuto sono rilevati dalle analisi chimiche solo in modo aspecifico, e non sono perciò noti i composti specifici che lo costituiscono, per individuare le caratteristiche di pericolo del rifiuto devono essere presi come riferimento i composti peggiori” o quando “le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non sono determinate con le modalità stabilite nei commi precedenti, ovvero le caratteristiche di pericolo non possono essere determinate, il rifiuto si classifica come pericoloso.”
Quindi, pago per arrivare alle medesime conclusioni.
A Luigi; non c’è alcuna ovvietà nel tuo preambolo, anzi, le argomentazioni sono attualissime. Sino al 17 febbraio era un ragionamento logico e cosciente che indirizzava il produttore/detentore ad utilizzare il CER speculare pericoloso senza effettuare analisi di classificazione o caratterizzazione, ovvero per esempio, lo straccio o la segatura utilizzati in una officina meccanica sono sempre stati identificati col CER 150202* perché contaminati da oli o idrocarburi senza dover effettuare analisi dall’esito “scontato” e le classi di pericolosità erano riportate quelle proprie degli oli e idrocarburi in maniera “cautelativa”; ora ci dicono che dovrebbero essere “ufficializzati questi principi di tutela” tramite certificato analitico e, a brevissimo, “riufficializzati” con nuovi metodi e parametri europei.(famosi costi aggiuntivi che penalizzano gli onesti).
Nulla da eccepire sulla correttezza della raccolta dati per l’individuazione del miglior percorso di smaltimento/recupero ma, per favore, visto che devo affidarmi ad un tecnico a pagamento. non:
"i componenti di un rifiuto sono rilevati dalle analisi chimiche solo in modo aspecifico, e non sono perciò noti i composti specifici che lo costituiscono, per individuare le caratteristiche di pericolo del rifiuto devono essere presi come riferimento i composti peggiori” o quando “le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non sono determinate con le modalità stabilite nei commi precedenti, ovvero le caratteristiche di pericolo non possono essere determinate, il rifiuto si classifica come pericoloso.”
Quindi, pago per arrivare alle medesime conclusioni.
gianfranco bardella- Utente Attivo
- Messaggi : 270
Data d'iscrizione : 27.04.10
Età : 73
Località : provincia milano
Re: Smaltimento filtri e oli per autovetture
Scusate, ma forse non ho capito il senso della norma.
Riporto il punto 4a
4. Se un rifiuto è classificato con codici CER speculari, uno pericoloso ed uno non pericoloso, per stabilire se il rifiuto è pericoloso o non pericoloso debbono essere determinate le proprietà di pericolo che esso possiede. Le indagini da svolgere per determinare le proprietà di pericolo che un rifiuto possiede sono le seguenti:
a) individuare i composti presenti nel rifiuto attraverso: la scheda informativa del produttore; la conoscenza del processo chimico; il campionamento e l’analisi del rifiuto;
Pa quello che capisco, nel caso specifico gli stracci di cui il CER 150202* continuano a non necessitare di analisi poichè dalle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati posso affermare che il rifiuto è pericoloso.
Potrei fare la analisi per verificare se posso declassarlo a non pericoloso, oppure per determinare le H corrette da attribuire; cosa che comunque si faceva anche con la versione vecchia premessa.
Riporto il punto 4a
4. Se un rifiuto è classificato con codici CER speculari, uno pericoloso ed uno non pericoloso, per stabilire se il rifiuto è pericoloso o non pericoloso debbono essere determinate le proprietà di pericolo che esso possiede. Le indagini da svolgere per determinare le proprietà di pericolo che un rifiuto possiede sono le seguenti:
a) individuare i composti presenti nel rifiuto attraverso: la scheda informativa del produttore; la conoscenza del processo chimico; il campionamento e l’analisi del rifiuto;
Pa quello che capisco, nel caso specifico gli stracci di cui il CER 150202* continuano a non necessitare di analisi poichè dalle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati posso affermare che il rifiuto è pericoloso.
Potrei fare la analisi per verificare se posso declassarlo a non pericoloso, oppure per determinare le H corrette da attribuire; cosa che comunque si faceva anche con la versione vecchia premessa.
Mauro.Fante- Utente Attivo
- Messaggi : 50
Data d'iscrizione : 15.07.10
Località : Verona
SMALTIMENTO FILTRI OLIO E FILTRI ARIA
A GIANFRANCO: Sinceramente anche prima del 19/02/1015 ho gestito i rifiuti secondo le modalità sancite dal DL 91/2014, nel senso che in presenza di CER "a specchio" ho sempre effettuato una caratterizzazione chimica; lo stesso per i rifiuti pericolosi con CER assoluto, al fine di poter determinare le caratteristiche di pericolo necessarie in fase di smaltimento. Il mio dubbio adesso riguarda il filtri sia dell'olio che dell'aria. Considerando che è la prima volta che mi trovo a smaltire tali rifiuti, per quel che concerne i filtri dell'aria, aventi codici "a specchio", dovrei effettuare una caratterizzazione analitica o basarmi esclusivamente su eventuale documentazione allegata? Generalmente per tali rifiuti si effettuano caratterizzazioni analitiche? Lo stesso a mio avviso per i filtri dell'olio (CER 16.01.07*), per i quali comunque dovrei identificare le caratteristiche di pericolo da riportare in fase di smaltimento.
luigi.biotech- Membro della community
- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 06.09.14
Re: Smaltimento filtri e oli per autovetture
Quello che ho criticato, infatti, non è l’obbligo di certificare la non pericolosità di un materiale, ci mancherebbe; quello che non “digerisco” è dover effettuare delle analisi di caratterizzazione con metodi “cautelativi e tutelativi” per giungere alle medesime conclusioni “logiche” da sempre adottate.
Per i filtri aria identificati con CER 150203 da sempre occorrono le analisi di caratterizzazione; altra cosa per i Filtri olio con CER 160107 che sono pericolosi assoluti e che, ora, vogliono un‘analisi per identificare le classi di pericolosità. Altri dubbi sono: se in caso di presenza di idrocarburi devo cercare gli IPA... come mi comporto con uno straccio sporco da officina? Devo sapere se usano oli minerali o sintetici? O in caso di stracci sporchi di vernice devo suddividerli per colore (possono variare le classi)?
Altra domanda: perché devo caratterizzare la famosissima “lana di roccia” proveniente da attività di costruzione e demolizione, da illo tempore, movimentata con CER 170603* e H4 – H7, senza necessità di analisi difficilmente ammortizzabili per l’esiguità dei quantitativi dei conferimenti?
Per i filtri aria identificati con CER 150203 da sempre occorrono le analisi di caratterizzazione; altra cosa per i Filtri olio con CER 160107 che sono pericolosi assoluti e che, ora, vogliono un‘analisi per identificare le classi di pericolosità. Altri dubbi sono: se in caso di presenza di idrocarburi devo cercare gli IPA... come mi comporto con uno straccio sporco da officina? Devo sapere se usano oli minerali o sintetici? O in caso di stracci sporchi di vernice devo suddividerli per colore (possono variare le classi)?
Altra domanda: perché devo caratterizzare la famosissima “lana di roccia” proveniente da attività di costruzione e demolizione, da illo tempore, movimentata con CER 170603* e H4 – H7, senza necessità di analisi difficilmente ammortizzabili per l’esiguità dei quantitativi dei conferimenti?
gianfranco bardella- Utente Attivo
- Messaggi : 270
Data d'iscrizione : 27.04.10
Età : 73
Località : provincia milano
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