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Registro carico e scarico per attività commerciale/artigianale: orologeria e oreficeria
3 partecipanti
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Registro carico e scarico per attività commerciale/artigianale: orologeria e oreficeria
Buongiorno a tutti,
ho bisogno che mi aiutiate a fare un po' di chiarezza.
Un'attività (iscritta all'Associazione Artigiani) che si occupa di orologeria e oreficeria,
di cosa ha bisogno per occuparsi in maniera corretta dello smaltimento delle pile e batterie prodotte in sede di riparazione degli orologi?
Si tratta di un'azienda a conduzione familliare (quindi ben sotto i 10 dipendenti).
Ritengo che le batterie siano classificate con il CER 200134, quindi RNP.
La ditta deve tenere il Registro di Carico e Scarico? E' tenuta alla compilazione del MUD?
Fatico a capire la differenza tra rifiuto prodotto da attività artigianale (punto d del comma 3 dell'art. 184) e rifiuto prodotto da attività commerciale (punto e). In che caso rientra la ditta?
Grazie
piar7
ho bisogno che mi aiutiate a fare un po' di chiarezza.
Un'attività (iscritta all'Associazione Artigiani) che si occupa di orologeria e oreficeria,
di cosa ha bisogno per occuparsi in maniera corretta dello smaltimento delle pile e batterie prodotte in sede di riparazione degli orologi?
Si tratta di un'azienda a conduzione familliare (quindi ben sotto i 10 dipendenti).
Ritengo che le batterie siano classificate con il CER 200134, quindi RNP.
La ditta deve tenere il Registro di Carico e Scarico? E' tenuta alla compilazione del MUD?
Fatico a capire la differenza tra rifiuto prodotto da attività artigianale (punto d del comma 3 dell'art. 184) e rifiuto prodotto da attività commerciale (punto e). In che caso rientra la ditta?
Grazie
piar7
piar7- Membro della community
- Messaggi : 17
Data d'iscrizione : 12.04.12
Località : Bergamo
Re: Registro carico e scarico per attività commerciale/artigianale: orologeria e oreficeria
Si parla di "riparazione di orologi" pertanto è certamente un'attività artigianale.
A conferma dovresti verificare l'attività principale risultante da un certificato o visura Camerale.
Ci può essere anche una vendita di prodotti di orologeria/oreficeria ma che può essere secondaria rispetto all'attività principale di riparazione.
Attenzione, secondaria non significa che mi dà un reddito inferiore ma, semplicemente che il tempo dedicato alla vendita è inferiore a quello dedicato alla riparazione. E' certo che, come avviene per un radiotecnico che, oltre a riparare vende apparecchiature, dalla vendita di un televisore o di una lavatrice fatta in 30 minuti, ha un guadagno superiore a quello realizzato da delle riparazioni la cui durata è stata ad esempio di 4 ore ma, non per questo cessa di essere artigiano per diventare commerciante.
Detto questo, ritengo che l'orologiaio, per quante riparazioni possa fare, quante pile (in kg) potrà mai ottenere dalla sua attività?
A mio avviso, se il laboratorio come credo è a ruolo con la TIA, potrebbe conferire tali batterie al servizio publico anche facendosi fornire l'aposito contenitore. Eviterebbe così la tenuta del registro e gli oneri per uno smaltimento annuo di un quantitativo di rifiuti che magari non arriva ad 1 kg.
Attendo conforto o smentite da altri amici del Forum
A conferma dovresti verificare l'attività principale risultante da un certificato o visura Camerale.
Ci può essere anche una vendita di prodotti di orologeria/oreficeria ma che può essere secondaria rispetto all'attività principale di riparazione.
Attenzione, secondaria non significa che mi dà un reddito inferiore ma, semplicemente che il tempo dedicato alla vendita è inferiore a quello dedicato alla riparazione. E' certo che, come avviene per un radiotecnico che, oltre a riparare vende apparecchiature, dalla vendita di un televisore o di una lavatrice fatta in 30 minuti, ha un guadagno superiore a quello realizzato da delle riparazioni la cui durata è stata ad esempio di 4 ore ma, non per questo cessa di essere artigiano per diventare commerciante.
Detto questo, ritengo che l'orologiaio, per quante riparazioni possa fare, quante pile (in kg) potrà mai ottenere dalla sua attività?
A mio avviso, se il laboratorio come credo è a ruolo con la TIA, potrebbe conferire tali batterie al servizio publico anche facendosi fornire l'aposito contenitore. Eviterebbe così la tenuta del registro e gli oneri per uno smaltimento annuo di un quantitativo di rifiuti che magari non arriva ad 1 kg.
Attendo conforto o smentite da altri amici del Forum
Ultima modifica di cirillo il Ven Apr 13, 2012 9:51 am - modificato 1 volta.
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si deficit fenum accipe stramen
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cirillo- Moderatore
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Re: Registro carico e scarico per attività commerciale/artigianale: orologeria e oreficeria
Quoto.
In pratica, l'orologiaio vende la pila nuova e restituisce quella vecchia al cliente, facendogli la cortesia di sostituirla personalmente per evitare di danneggiare l'orologio con una manovra scorretta.
Nei comuni iscritti al centro di coordinamento pile portatili, il cliente non deve fare altro che mettere la pila esausta nel contenitore.
In pratica, l'orologiaio vende la pila nuova e restituisce quella vecchia al cliente, facendogli la cortesia di sostituirla personalmente per evitare di danneggiare l'orologio con una manovra scorretta.
Nei comuni iscritti al centro di coordinamento pile portatili, il cliente non deve fare altro che mettere la pila esausta nel contenitore.
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