CER 130205

Salve,
Ho un dubbio, perché gli oli minerali esausti viaggiano in ADR come UN3082 anche se l’olio di partenza non è in ADR?

Grazie in anticipo

Verifica se superi i quantitativi massimi e pertanto ricadi in ADR, potrebbe essere stesso discorso delle batterie.

Io mi porrei il problema perché produci il 130205* (non sei del nord Italia),  sei sicuro che l'olio delle macchine attualmente è olio minerale oppure è olio sintetico.

130205*  olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati
130206*   olio sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione

Maniscalco ha scritto:Salve,
Ho un dubbio, perché gli oli minerali esausti viaggiano in ADR come UN3082 anche se l’olio di partenza non è in ADR?

Grazie in anticipo

l'olio esausto ha cambiato composizione chimica, magari si è arricchito di IPA, residui incombusti, o chissà cos'altro.
dovendo classificare una merce del genere non è sbagliato considerarla pericolosa per l'ambiente, anche solo per il sospetto, in virtù di ADR 2.1.3.5.5

Quindi si parla di classificazione cautelativa? Se però l’analisi non evidenzia nulla se non la presenza di oli e gli oli di partenza non sono classificati pericolosi per il trasporto, anche il rifiuto non va in ADR, ho capito bene?

Normalmente, si fa fare un analisi su un campione rappresentativo e ti indica esattamente le caratteristiche (normalmente HP4, HP5 e HP14).

In ogni caso spetta al produttore classificare il rifiuto e contattare un tecnico esperto sull'ADR per definire quali rifiuti e a quali condizioni vanno in ADR o meno; e con delle pezze giustificative (analisi del rifiuto e pareri scritti e asseverati dei tecnici abilitati) a tirare le somme e poi discutere con gli organi di controllo in caso di verifica.

Maniscalco ha scritto:Quindi si parla di classificazione cautelativa? Se però l’analisi non evidenzia nulla se non la presenza di oli e gli oli di partenza non sono classificati pericolosi per il trasporto, anche il rifiuto non va in ADR, ho capito bene?

non c'è necessariamente corrispondenza tra ADR e rifiuti: ci possono essere rifiuti pericolosi che non sono merci ADR e viceversa. come già consigliato è materia su cui deve esprimersi consulente ADR preparato

le analisi servono, ma bisogna vedere se sono adeguate. in un caso del genere io mi azzarderei a sostenere che non sia ecotossico solo in presenza di un test di ecotossicità, il resto lascia il tempo che trova

Maniscalco ha scritto:Salve,
Ho un dubbio, perché gli oli minerali esausti viaggiano in ADR come UN3082 anche se l’olio di partenza non è in ADR?

Grazie in anticipo

Ti rispondo da esperto, in quanto firmo analisi di classificazione rifiuti e sono consulente ADR da venticinque anni.
Se l'olio sia da spedire in ADR oppure no dipende da come fai la classificazione dello stesso. Se parti dalle SDS che, nel 99% dei casi, riportano che l'olio non è soggetto (punto 14), lo dichiari come non soggetto. La cosa è comunque contestabile.
Se invece si fa una analisi di classificazione del rifiuto la cosa cambia, perchè nella stessa quasi tutti i laboratori riportano che la frazione idrocarburi C>10 è classificata come H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata; ciò sulla base della circolare Istituto Superiore Sanità Protocollo N. 35653 – 06/08/2010 che afferma che ciò debba essere assunto in via prudenziale quando non sia nota esattamente la loro natura. Con una concentrazione di tale frazione superiore al 25% il rifiuto deve essere sottoposto ad ADR.
Ti mando fattura.
Se hai dubbi o clienti che hanno bisogno di un consulente ADR competente sui rifiuti in particolare scrivimi: enughet@gmail.com

Ciao

Grazie mille

Se posso chiosare l'ottima trattazione di Enrico: la classificazione degli idrocarburi C>10, secondo il parere ISS, è anche citata nelle recenti Linee Guida SNPA, che come noto sono richiamate dal DLgs152/06 mediante il DM MiTE 47/2021



perciò, a mio modesto parere, ha una forza anche maggiore di una mera classificazione cautelativa
(ed è per quello che dicevo che, salvo test di ecotossicità, gli oli tendenzialmente sono ecotossici)

tfrab ha scritto:Se posso chiosare l'ottima trattazione di Enrico: la classificazione degli idrocarburi C>10, secondo il parere ISS, è anche citata nelle recenti Linee Guida SNPA, che come noto sono richiamate dal DLgs152/06 mediante il DM MiTE 47/2021



perciò, a mio modesto parere, ha una forza anche maggiore di una mera classificazione cautelativa
(ed è per quello che dicevo che, salvo test di ecotossicità, gli oli tendenzialmente sono ecotossici)

Se invece il rifiuto viene classificato H412 per la presenza di C<12 e C>12 assieme dell'80% è una classificazione "paracula"?
Considerando che sono lubrificanti di scarto per macchinari.

Maniscalco ha scritto:

Se invece il rifiuto viene classificato H412 per la presenza di C<12 e C>12 assieme dell'80% è una classificazione "paracula"?
Considerando che sono lubrificanti di scarto per macchinari.

sì, decisamente paracula

non è chiaro, almeno a me, da dove tirino fuori H412, e stanno di fatto operando una declassificazione rispetto alla normativa Seveso
qualora lo stoccaggio di quegli oli superasse i quantitativi di soglia inferiore (a memoria 200 t per H411) saremmo in presenza di una grave violazione di legge

non è solo la classificazione, è tutta la normativa a valle: se trovi un controllore bravo a fare certi collegamenti rischi. oppure: ti va sempre bene, poi un giorno succede qualcosa e iniziano a verificare dettagli prima trascurati

DI-11022021-recepimento-direttiva-130-e-983

ciao, mi riallaccio a questo post per chiederVi che ne pensate allora del Decreto indicato e di quello che espone...