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Rifiuti urbani pulizia abitazioni e uffici
3 partecipanti
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Rifiuti urbani pulizia abitazioni e uffici
Buongiorno,
da qualche tempo nel mio Comune hanno istituito la Raccolta porta a porta, eliminando tutti i cassonetti stradali.
Pertanto, l'impresa che fa le pulizia nel palazzo, che prima raccoglieva sacchi separati e misti conferendoli in tali piazzole, ora non sa più dove metterli.
Che deve fare? Chiedere (a quale titolo?) contenitori del portata porta che sono stati distribuiti ai cittadini?
oppure ripensare il rifiuto in chiave di "autoprodotto" durante l'attività di pulizia, , iscriversi all'albo (cat. 4?) ed ottenere un'autorizzazione allo stoccaggio nel proprio capannone?
grazie a chi vorrà esprimere un'opinione (certezze temo poche..)
da qualche tempo nel mio Comune hanno istituito la Raccolta porta a porta, eliminando tutti i cassonetti stradali.
Pertanto, l'impresa che fa le pulizia nel palazzo, che prima raccoglieva sacchi separati e misti conferendoli in tali piazzole, ora non sa più dove metterli.
Che deve fare? Chiedere (a quale titolo?) contenitori del portata porta che sono stati distribuiti ai cittadini?
oppure ripensare il rifiuto in chiave di "autoprodotto" durante l'attività di pulizia, , iscriversi all'albo (cat. 4?) ed ottenere un'autorizzazione allo stoccaggio nel proprio capannone?
grazie a chi vorrà esprimere un'opinione (certezze temo poche..)
tano2013- Membro della community
- Messaggi : 29
Data d'iscrizione : 16.09.13
Re: Rifiuti urbani pulizia abitazioni e uffici
Propongo una possibile chiave di lettura. Spero di non incorrere in errori.
I rifiuti da manutenzione si considerano prodotti presso la sede del manutentore-art.266 c.4 dlgs 152/06
Quindi il manutentore può prelevarli presso il luogo dove fa manutenzione e portarseli a casa (con un mezzo iscritto all'Albo in cat 2 bis), e ovviamente rispettare quanto prevede il DLgs 152/06 in materia di deposito temporaneo del produttore. tale deposito rispettoso della norma non prevede autorizzazione.
Il trasporto da casa del cliente alla sede del manutentore, francamente, non ho ancora capito se debba essere accompagnato da formulario o no: a chi interessa posso linkare le due interpretazioni rilasciate da Ecocerved/CamComTorino. Facciamo che si fa il formulario. Carico su registro.
Quando è giunto il tempo, l'azienda di manutenzione avvia i propri rifiuti a smaltimento presso un impianto autorizzato. Scarico su registro. Formulario.
Mi permetto di osservare come in italia una quantità pazzesca di artigiani possa definirsi manutentore in base alle attività svolte presso luoghi di terzi (imbianchino; idraulico; impresa di pulizie; elettricista; manutentore di fotocopiatrici; parrucchiere a domicilio? ;-) ) e che sono certa che la maggioranza di loro non abbia idea di cosa sia un codice CER. anzi, un codice EER.
I rifiuti da manutenzione si considerano prodotti presso la sede del manutentore-art.266 c.4 dlgs 152/06
Quindi il manutentore può prelevarli presso il luogo dove fa manutenzione e portarseli a casa (con un mezzo iscritto all'Albo in cat 2 bis), e ovviamente rispettare quanto prevede il DLgs 152/06 in materia di deposito temporaneo del produttore. tale deposito rispettoso della norma non prevede autorizzazione.
Il trasporto da casa del cliente alla sede del manutentore, francamente, non ho ancora capito se debba essere accompagnato da formulario o no: a chi interessa posso linkare le due interpretazioni rilasciate da Ecocerved/CamComTorino. Facciamo che si fa il formulario. Carico su registro.
Quando è giunto il tempo, l'azienda di manutenzione avvia i propri rifiuti a smaltimento presso un impianto autorizzato. Scarico su registro. Formulario.
Mi permetto di osservare come in italia una quantità pazzesca di artigiani possa definirsi manutentore in base alle attività svolte presso luoghi di terzi (imbianchino; idraulico; impresa di pulizie; elettricista; manutentore di fotocopiatrici; parrucchiere a domicilio? ;-) ) e che sono certa che la maggioranza di loro non abbia idea di cosa sia un codice CER. anzi, un codice EER.
silvia- Utente Attivo
- Messaggi : 108
Data d'iscrizione : 22.02.10
Re: Rifiuti urbani pulizia abitazioni e uffici
Non è chiaro di quali rifiuti si parla.
Se si tratta di quello che residua dalla pulizia delle parti comuni e dallo spazzamento di cortili, pertinenze e strade private certamente non si configura un'attività manutentiva.
Lo spazzamento è la raccolta di rifiuti giacenti sul suolo. Se ne trova conferma anche nelle definizioni del TUA: "spazzamento delle strade: modalità di raccolta dei rifiuti mediante operazione di pulizia delle strade, aree pubbliche e aree private ad uso pubblico escluse le operazioni di sgombero della neve dalla sede stradale e sue pertinenze, effettuate al solo scopo di garantire la loro fruibilità e la sicurezza del transito" (art. 183, c. 1, lett. oo)
Se si tratta di quello che residua dalla pulizia delle parti comuni e dallo spazzamento di cortili, pertinenze e strade private certamente non si configura un'attività manutentiva.
Lo spazzamento è la raccolta di rifiuti giacenti sul suolo. Se ne trova conferma anche nelle definizioni del TUA: "spazzamento delle strade: modalità di raccolta dei rifiuti mediante operazione di pulizia delle strade, aree pubbliche e aree private ad uso pubblico escluse le operazioni di sgombero della neve dalla sede stradale e sue pertinenze, effettuate al solo scopo di garantire la loro fruibilità e la sicurezza del transito" (art. 183, c. 1, lett. oo)
Admin- Amministratore
- Messaggi : 6586
Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: Rifiuti urbani pulizia abitazioni e uffici
Quoto admin ovviamente, tuttavia se per PALAZZO si intende CONDOMINIO mi sembra strano che il Comune non abbia fornito appositi cassonetti condominiali per i rifiuti urbani prodotti dai condomini.
Il condominio dove vivo io ha un cassonetto per ogni diversa categoria merceologica separata, da noi ad esempio carta, plastica, vetro+lattine, umido, indifferenziato.
L'impresa delle pulizie getta in essi il risultato della pulizia delle parti comuni (cartacce nella carta, plastiche nella plastica, polvere nell'indistinto). Immagino getti nellaraccolta condominiale anche lo straccio usato e lo spruzzino di vetril esaurito, per la precisione, anche se a rigore potrebbero essere un rifiuto prodotto da loro e che quindi forse andrebbero gestiti come art. 266.
Altri rifiuti, ad esempio: raee (sostituzione lampadine vani Scala o altri piccoli interventi analoghi che vengono gestiti da impresa pulizie), sfalci da manutenzione giardinetto condominiale eseguito da giardiniere, sono gestiti come art. 266.
Quindi forse la soluzione è che il condominio richieda al Comune o alla società /consorzio che gestisce la raccolta gli appositi cassonetti.
Se il PALAZZO non si configura come condominio, però, in effetti il residuo di spazzamento non so di chi sia..., a naso direi che il produttore é chi ha stipulato il contratto con la società di pulizie.
Il condominio dove vivo io ha un cassonetto per ogni diversa categoria merceologica separata, da noi ad esempio carta, plastica, vetro+lattine, umido, indifferenziato.
L'impresa delle pulizie getta in essi il risultato della pulizia delle parti comuni (cartacce nella carta, plastiche nella plastica, polvere nell'indistinto). Immagino getti nellaraccolta condominiale anche lo straccio usato e lo spruzzino di vetril esaurito, per la precisione, anche se a rigore potrebbero essere un rifiuto prodotto da loro e che quindi forse andrebbero gestiti come art. 266.
Altri rifiuti, ad esempio: raee (sostituzione lampadine vani Scala o altri piccoli interventi analoghi che vengono gestiti da impresa pulizie), sfalci da manutenzione giardinetto condominiale eseguito da giardiniere, sono gestiti come art. 266.
Quindi forse la soluzione è che il condominio richieda al Comune o alla società /consorzio che gestisce la raccolta gli appositi cassonetti.
Se il PALAZZO non si configura come condominio, però, in effetti il residuo di spazzamento non so di chi sia..., a naso direi che il produttore é chi ha stipulato il contratto con la società di pulizie.
silvia- Utente Attivo
- Messaggi : 108
Data d'iscrizione : 22.02.10
Re: Rifiuti urbani pulizia abitazioni e uffici
Sì, funziona in questo modo.
In genere ai condomini, specie se di grosse dimensioni, vengono assegnati dei bidoncini, per evitare l'esposizione in strada di voluminosi cumuli di sacchi.
Se così non fosse, il problema si presenta laddove l'impresa sia al lavoro in giorni/orari in cui non è prevista l'esposizione del sacco.
In questo caso il condominio deve farsi carico di portarli in strada quando previsto dal calendario di raccolta, a meno che il gestore non abbia messo a disposizione soluzioni alternative (p.e. centro di raccolta)
In genere ai condomini, specie se di grosse dimensioni, vengono assegnati dei bidoncini, per evitare l'esposizione in strada di voluminosi cumuli di sacchi.
Se così non fosse, il problema si presenta laddove l'impresa sia al lavoro in giorni/orari in cui non è prevista l'esposizione del sacco.
In questo caso il condominio deve farsi carico di portarli in strada quando previsto dal calendario di raccolta, a meno che il gestore non abbia messo a disposizione soluzioni alternative (p.e. centro di raccolta)
Admin- Amministratore
- Messaggi : 6586
Data d'iscrizione : 13.01.10
Età : 51
Re: Rifiuti urbani pulizia abitazioni e uffici
Grazie a entrambi.
Trattasi comunque dei rifiuti che si trovano nei cestini degli uffici e nelle pattumiere indifferenziate delle civili abitazioni di un palazzo (condominio), oltre, naturalmente a quelli dello spazzamento ma non di strade, di aree private.
Trattasi comunque dei rifiuti che si trovano nei cestini degli uffici e nelle pattumiere indifferenziate delle civili abitazioni di un palazzo (condominio), oltre, naturalmente a quelli dello spazzamento ma non di strade, di aree private.
tano2013- Membro della community
- Messaggi : 29
Data d'iscrizione : 16.09.13
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