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RIFIUTO PRODOTTO FUORI DA UNITà LOCALE

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Messaggio  Tennessee Mar Giu 10, 2014 4:51 pm

Buongiorno a tutti.
Mi si prospetta questo caso:

un produttore con sede legale in comune x compra un macchianrio da un'azienda chiusa con sede in y.
Non preleva la macchina, ma ne acquisisce i pezzi di ricambio utili e la carcassa rimane in y.
Si preoccupa poi dello smaltimento della carcassa statorica: chiama il trasportatore/destinatario che prende il rifuto in sede y e indica come produttore l'azienda con sede legale nel comune x, come trasportatore e destintario se stesso e come luogo di produzione il comune y.

a questo punto la domanda:
se il rifiuto è un NON pericoloso come deve gestire la situazione il produttore x? deve segnalrlo a registro c/s?
e se è pericoloso?
Grazie mille a tutti per la collaborazione.
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Messaggio  Supremoanziano Mar Giu 10, 2014 5:11 pm

Non riesco a capire dove sta la particolarità: che sia pericoloso o non pericoloso, si gestisce come tutti gli altri rifiuti.
L'unica diversità sta nello scrivere nel registro nello spazio annotazioni che è un rifiuto prodotto fuori dall'unità locale.
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Messaggio  Ciceumi Ven Nov 14, 2014 10:54 am

Buongiorno a tutti, mi ricollego a questo argomento in quanto vi chiedo un'opinione su una situazione molto simile.
Un cliente X il quale ha 3 unità locali possiede anche dei macchinari di proprietà installati all'interno di un'Azienda non gestita direttamente da loro: sostanzialmente i macchinari sono di proprietà dell'azienda X mentre l'edificio e i dipendenti che ci lavorano appartengono all'Azienda Y.
L'azienda X si trova a questo punto a dover smaltire i vecchi macchinari in quanto ormai obsoleti, classificandoli come rottame: come si deve comportare dal punto di vista della compilazione di registri e formulari non essendo una loro unità locale?
Dal mio punto di vista sul REGISTRO C/S (dell'azienda X) annoterei come LUOGO DI PRODUZIONE l'indirizzo in cui si trovano i macchinari mentre sul FORMULARIO come produttore indico la sede dell'unità locale dell'Azienda X da cui verrà compilato il formulario e nelle annotazioni specificherei l'indirizzo in cui sono presenti i diversi macchinari.
Siete d'accordo come metodo di compilazione? Smile
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Messaggio  RMP_RT Ven Nov 14, 2014 11:08 am

Salve,
riguardo alla compilazione del formulario:
nel produttore metterei i dati della sede dell'azienda x, ma nella stessa sezione produttore è presente l'unità locale in cui io inserirei il luogo in cui si trovano i rifiuti in oggetto senza metterlo nelle annotazioni.
Correggetemi pure se ritenete che il mio ragionamento non sia corretto
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Messaggio  Ciceumi Ven Nov 14, 2014 12:30 pm

Nel caso specifico però non si tratta di vera e propria unità locale dell'azienda X; sono solo i macchinari presenti di proprietà dell'Azienda X. Non vorrei incorrere in errore in quanto se la definisco come unità locale dovrebbe avere un proprio registro e formulario ed essere registrata in camera di Commercio come tale.
Correggetemi se sbaglio....
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Messaggio  RMP_RT Ven Nov 14, 2014 12:54 pm

Ciceumi ha scritto:Nel caso specifico però non si tratta di vera e propria unità locale dell'azienda X; sono solo i macchinari presenti di proprietà dell'Azienda X. Non vorrei incorrere in errore in quanto se la definisco come unità locale dovrebbe avere un proprio registro e formulario ed essere registrata in camera di Commercio come tale.
Correggetemi se sbaglio....

Sinceramente non credo si parli di vera e propria unità locale per fare un'esempio:
un gestore di distributori automatici di bevande e alimenti (definito X) che posiziona i suoi macchinari all'interno di un'azienda (definita Y) per pubblico utilizzo da parte di clienti e dipendenti, si ritrova con un macchinario fuori uso (o a fine vita) da dover smaltire come rifiuto (sorvolando per il momento sul codice CER di riferimento che deriva dal tipo di macchinario in quanto non rilevanti ai fini di esempio).
A quel punto a mio parere ci sono delle considerazioni da fare:
1) il produttore del rifiuto è chi ha installato il suddetto distributore automatico (azienda X)
2) nella compilazione del formulario risulterà come produttore
3) non essendo posizionati all'interno della sede legale dell'azienda X, ma all'interno dell'azienda Y, il luogo di produzione del rifiuto stesso, nonchè il luogo di partenza del rifiuto risulata la sede dell'azienda Y
4) le annotazioni (a mio parere e correggetemi se sbaglio) sono posizionate sul FIR dopo la sezione da compilare a carico del trasportatore quindi dovrebbero essere utilizzate per annotazioni relative al trasporto (es. eventuali ritardi avvenuti con trasporto ecc.)

Non sono tanto sicuro sul punto 4 ma per il resto dubito che si possa incorrere in problemi riguardanti l'effettiva definizione di unità locale o similari...

Mi permetto di aggiungere da: http://www.infocamere.it/doc/glossario.pdf
GLOSSARIO DI ALCUNI TERMINI USATI NELLA PUBBLICAZIONE
Secondo il Codice Civile un'unità locale può essere considerata "sede
secondaria" della ditta, soltanto se è organizzata con una
"rappresentanza stabile" e prevista dall'atto costitutivo o da una sua
modificazione.

Scusate l'aggiunta successiva avrei dovuto cercarla prima Embarassed
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Messaggio  Michela Accedi Ven Gen 23, 2015 1:18 pm

Salve a tutti,
mi riallaccio a questa discussione perché mi sembra la più pertinente al mio quesito.
La mia azienda sta rilasciando un immobile che aveva in concessione gratuita e nel visionare la parte che era occupata dal custode abbiamo trovato alcuni rifiuti (batterie di auto e altro). Ora, non essendo una sede provvista di registro c/s e chiave SISTRI, come posso procedere per lo smaltimento?
Il Sistri mi permette di registrare un rifuto prodotto fuori dall'unità locale (pag. 35 del manuale operativo SISTRI), ma per il cartaceo come mi devo comportare? Nella descrizione tecnica del DM 145/1998 (all'C) leggo:

III. Nella prima sezione dovranno essere riportati:
   A)  nella  casella  (1)  i  seguenti  dati   identificativi   del
produttore o detentore che effettua la spedizione dei rifiuti:
   - DENOMINAZIONE O RAGIONE SOCIALE DELLA IMPRESA
   - CODICE FISCALE DELL'IMPRESA
   - INDIRIZZO DELL'IMPIANTO O UNITA' LOCALE DI PARTENZA DEL RIFIUTO
   - EVENTUALE N. ISCRIZIONE ALL'ALBO DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO
     ATTIVITA' DI GESTIONE RIFIUTI O AUTORIZZAZIONE O ESTREMI DELLA
     DENUNCIA DI INIZIO DI ATTIVITA' EFFETTUATA AI SENSI DEGLI ARTT.
     31 E 33, DEL DECRETO LEGISLATIVO 5.2.97, N. 22.
Da quanto capisco (e so ... forse poco ...) come produttore devo scrivere l'Unità Locale di partenza, so anche che il formulario deve accompagnare il rifiuto, appunto, dal luogo di partenza fino all'impianto del destinatario, ma io ho un luogo di partenza che non corrisponde all'Unità Locale. Devo scrivere anche qui (come nella scheda Sistri) come Unità Locale la sede su cui appoggerò la registrazione e nelle annotazioni la  sede di partenza del rifiuto? Oppure devo fare il contrario?

Spero di essere riuscita ad esprimermi, non è semplice districare la cosa per me, e non vorrei fare un illecito per una cattiva interpretazione della norma.

Grazie mille


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Messaggio  isamonfroni Ven Gen 23, 2015 3:04 pm

Due cose fondamentali Michela
1) l'azienda dove lavori ha una sede che produce rifiuti e quindi titolare di un registro di carico/scarico?

se, come immagino, sì: carica questi rifiuti prodotti fuori dall'unità locale di riferimento del registro compilando opportunamente la colonna IV del registro (dove c'è scritto appunto di indicare se i rifiuti sono prodotti fuori dall'unità locale) e caso mai aggiungi nelle note che derivano da pulizia dell'immobile

2) l'immobile che state rilasciando era sede di un'attività che non produceva proprio nessun rifiuto da registro? (neppure un piccolo schermo da PC?)

Premesso che mi appare strano, comunque se così è i rifiuti che trovi facendo pulizia ti conviene caricarli sul registro della sede, altrimenti dovresti vidimare un registro per questo palazzo che state lasciando e compilarlo opportunamente.


Nell'ipotesi 1) il FIR si compila così (basta leggere la prima parte):

PRODUTTORE: Ditta per cui lavori, sede legale via XXXX paese YYYYY
Luogo di produzione del rifiuto: Immobile che stai lasciando via tal dei tali


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Messaggio  Michela Accedi Sab Gen 24, 2015 8:05 pm

Grazie mille Isa.  Come hai già detto tu, abbiamo sedi con produzione di rifiuti speciali,  quindi siamo in possesso di registri di c/s. La sede che lasciamo non aveva produzione di raee perché prima di inviare un pc, o altro materiale informatico, a smaltimento facciamo una valutazione al magazzino della  società, dove si procede con eventuale cannibalizzazione e  poi si avvia a smaltimento quello che proprio non si può riutilizzare.  È proprio su questa sede che vorrei caricare i rifiuti della pulizia.  Grazie ancora per la disponibilità e per la competenza.  Buon fine settimana


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Messaggio  trenetta Mer Mag 13, 2015 3:18 pm

Buongiorno a tutti
mi riallaccio a questo post perché pertinente al problema che sto cercando di capire.

Un negoziante, non avendo sufficiente spazio nel suo magazzino, utilizza un "depositario" per immagazzinare la sua merce. Il depositario è a tutti gli effetti un fornitore, che a fronte di un contratto, fornisce spazi e personale per la gestione della merce del negoziante. Non è pertanto unità locale del negoziante, né nessun dipendente del negoziante lavora presso la sede del depositario.
Occasionalmente viene smaltita merce considerata "non più vendibile" perché troppo datata e diventa rifiuto nella sede del depositario e da lì viene effettivamente gestita.
Come ci dobbiamo comportare? sul formulario inseriamo l'indirizzo del depositario alla voce unità locale dove è stato prodotto il rifiuto o inseriamo tale indirizzo nelle annotazioni?
E nel registro? noi registriamo nel registro di carico/scarico dell'unità locale/legale del negoziante, ma dobbiamo compilare la quarta colonna? relativa al luogo di produzione?
e nel MUD? dobbiamo poi compilare il modulo RE (cioè quello previsto in caso di produzione di rifiuti fuori dall'unità locale)? Se sì, come facciamo visto che nelle possibilità del processo di produzione dei rifiuti ci sono solo cantieri e manutenzioni, bonifiche amianto e assistenza sanitaria)?

Scusate l'elenco di domande ma non riesco a venirne a capo...
Grazie
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Messaggio  Enrico Ven Mag 15, 2015 12:27 pm

trenetta ha scritto:Buongiorno a tutti
mi riallaccio a questo post perché pertinente al problema che sto cercando di capire.

Un negoziante, non avendo sufficiente spazio nel suo magazzino, utilizza un "depositario" per immagazzinare la sua merce. Il depositario è a tutti gli effetti un fornitore, che a fronte di un contratto, fornisce spazi e personale per la gestione della merce del negoziante. Non è pertanto unità locale del negoziante, né nessun dipendente del negoziante lavora presso la sede del depositario.
Occasionalmente viene smaltita merce considerata "non più vendibile" perché troppo datata e diventa rifiuto nella sede del depositario e da lì viene effettivamente gestita.
Come ci dobbiamo comportare? sul formulario inseriamo l'indirizzo del depositario alla voce unità locale dove è stato prodotto il rifiuto o inseriamo tale indirizzo nelle annotazioni?
E nel registro? noi registriamo nel registro di carico/scarico dell'unità locale/legale del negoziante, ma dobbiamo compilare la quarta colonna? relativa al luogo di produzione?
e nel MUD? dobbiamo poi compilare il modulo RE (cioè quello previsto in caso di produzione di rifiuti fuori dall'unità locale)? Se sì, come facciamo visto che nelle possibilità del processo di produzione dei rifiuti ci sono solo cantieri e manutenzioni, bonifiche amianto e assistenza sanitaria)?

Scusate l'elenco di domande ma non riesco a venirne a capo...
Grazie

Questione vecchia, e piuttosto dibattuta.
Secondo me si risolve solo così: si chiama un trasportatore autorizzato per i rifiuti, che carica al deposito la merce scaduta e la porta nella sede della azienda (eventualmente con ddt). Qui essa viene identificata come scaduta, viene rilasciato formulario con indirizzo della sede alla voce unità locale e portata a smaltimento. Il tutto senza che la merce venga scaricata dal veicolo e sperando che il deposito e la sede non siano troppo distanti
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Messaggio  isamonfroni Ven Mag 15, 2015 2:37 pm

Enrico ha scritto:
trenetta ha scritto:Buongiorno a tutti
mi riallaccio a questo post perché pertinente al problema che sto cercando di capire.

Un negoziante, non avendo sufficiente spazio nel suo magazzino, utilizza un "depositario" per immagazzinare la sua merce. Il depositario è a tutti gli effetti un fornitore, che a fronte di un contratto, fornisce spazi e personale per la gestione della merce del negoziante. Non è pertanto unità locale del negoziante, né nessun dipendente del negoziante lavora presso la sede del depositario.
Occasionalmente viene smaltita merce considerata "non più vendibile" perché troppo datata e diventa rifiuto nella sede del depositario e da lì viene effettivamente gestita.
Come ci dobbiamo comportare? sul formulario inseriamo l'indirizzo del depositario alla voce unità locale dove è stato prodotto il rifiuto o inseriamo tale indirizzo nelle annotazioni?
E nel registro? noi registriamo nel registro di carico/scarico dell'unità locale/legale del negoziante, ma dobbiamo compilare la quarta colonna? relativa al luogo di produzione?
e nel MUD? dobbiamo poi compilare il modulo RE (cioè quello previsto in caso di produzione di rifiuti fuori dall'unità locale)? Se sì, come facciamo visto che nelle possibilità del processo di produzione dei rifiuti ci sono solo cantieri e manutenzioni, bonifiche amianto e assistenza sanitaria)?

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Niente di tutto ciò e per cortesia non andrei a cercare soluzioni fantasiose come quella proposta da Enrico.....

Semplicemente lo smaltimento viene fatto partire dalla sede del "depositario" il quale è a tutti gli effetti il detentore del rifiuto, visto che il rifiuto è diventato tale mentre era tra le sue mani.
Quindi, in buona sostanza, è il detentore che organizza il trasporto e smaltimento della merce scaduta che è diventata rifiuto mentre stava in casa sua.
Poi le questioni economiche relative a chi paga lo smaltimento ve le regolate tra negoziante e depositario ma queste non interessano affatto la normativa sui rifiuti.
Prima di pensare al prossimo MUD visto che ci mancano ancora 350 giorni, stiamo a vedere se l'anno venturo ci sarà ancora e come sarà fatto

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Messaggio  CROCIDOLITE Ven Mag 15, 2015 3:47 pm

isamonfroni ha scritto:
Enrico ha scritto:
trenetta ha scritto:Buongiorno a tutti
mi riallaccio a questo post perché pertinente al problema che sto cercando di capire.

Un negoziante, non avendo sufficiente spazio nel suo magazzino, utilizza un "depositario" per immagazzinare la sua merce. Il depositario è a tutti gli effetti un fornitore, che a fronte di un contratto, fornisce spazi e personale per la gestione della merce del negoziante. Non è pertanto unità locale del negoziante, né nessun dipendente del negoziante lavora presso la sede del depositario.
Occasionalmente viene smaltita merce considerata "non più vendibile" perché troppo datata e diventa rifiuto nella sede del depositario e da lì viene effettivamente gestita.
Come ci dobbiamo comportare? sul formulario inseriamo l'indirizzo del depositario alla voce unità locale dove è stato prodotto il rifiuto o inseriamo tale indirizzo nelle annotazioni?
E nel registro? noi registriamo nel registro di carico/scarico dell'unità locale/legale del negoziante, ma dobbiamo compilare la quarta colonna? relativa al luogo di produzione?
e nel MUD? dobbiamo poi compilare il modulo RE (cioè quello previsto in caso di produzione di rifiuti fuori dall'unità locale)? Se sì, come facciamo visto che nelle possibilità del processo di produzione dei rifiuti ci sono solo cantieri e manutenzioni, bonifiche amianto e assistenza sanitaria)?

Scusate l'elenco di domande ma non riesco a venirne a capo...
Grazie

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Secondo me si risolve solo così: si chiama un trasportatore autorizzato per i rifiuti, che carica al deposito la merce scaduta e la porta nella sede della azienda (eventualmente con ddt). Qui essa viene identificata come scaduta, viene rilasciato formulario con indirizzo della sede alla voce unità locale e portata a smaltimento. Il tutto senza che la merce venga scaricata dal veicolo e sperando che il deposito e la sede non siano troppo distanti

Niente di tutto ciò e per cortesia non andrei a cercare soluzioni fantasiose come quella proposta da Enrico.....

Semplicemente lo smaltimento viene fatto partire dalla sede del "depositario" il quale è a tutti gli effetti il detentore del rifiuto, visto che il rifiuto è diventato tale mentre era tra le sue mani.
Quindi, in buona sostanza, è il detentore che organizza il trasporto e smaltimento della merce scaduta che è diventata rifiuto mentre stava in casa sua.
Poi le questioni economiche relative a chi paga lo smaltimento ve le regolate tra negoziante e depositario ma queste non interessano affatto la normativa sui rifiuti.
Prima di pensare al prossimo MUD visto che ci mancano ancora 350 giorni, stiamo a vedere se l'anno venturo ci sarà ancora e come sarà fatto

... fantasiose e anche alquanto fuorilegge.

L'esposizione proposta da Isa è l'unica soluzione per risolvere il problema di trenetta senza incappare in rischi di traffico illecito di rifiuti, con l'aggravante dell'associazione (detentore - trasportatore - presunto produttore iniziale).

Inoltre sarebbe interessante capire la necessità di un trasportatore "autorizzato per i rifiuti" quando si deve trasportare merce "eventualmente con DDT"
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Messaggio  Enrico Ven Mag 15, 2015 7:08 pm

CROCIDOLITE ha scritto:
isamonfroni ha scritto:
Enrico ha scritto:
trenetta ha scritto:Buongiorno a tutti
mi riallaccio a questo post perché pertinente al problema che sto cercando di capire.

Un negoziante, non avendo sufficiente spazio nel suo magazzino, utilizza un "depositario" per immagazzinare la sua merce. Il depositario è a tutti gli effetti un fornitore, che a fronte di un contratto, fornisce spazi e personale per la gestione della merce del negoziante. Non è pertanto unità locale del negoziante, né nessun dipendente del negoziante lavora presso la sede del depositario.
Occasionalmente viene smaltita merce considerata "non più vendibile" perché troppo datata e diventa rifiuto nella sede del depositario e da lì viene effettivamente gestita.
Come ci dobbiamo comportare? sul formulario inseriamo l'indirizzo del depositario alla voce unità locale dove è stato prodotto il rifiuto o inseriamo tale indirizzo nelle annotazioni?
E nel registro? noi registriamo nel registro di carico/scarico dell'unità locale/legale del negoziante, ma dobbiamo compilare la quarta colonna? relativa al luogo di produzione?
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Niente di tutto ciò e per cortesia non andrei a cercare soluzioni fantasiose come quella proposta da Enrico.....

Semplicemente lo smaltimento viene fatto partire dalla sede del "depositario" il quale è a tutti gli effetti il detentore del rifiuto, visto che il rifiuto è diventato tale mentre era tra le sue mani.
Quindi, in buona sostanza, è il detentore che organizza il trasporto e smaltimento della merce scaduta che è diventata rifiuto mentre stava in casa sua.
Poi le questioni economiche relative a chi paga lo smaltimento ve le regolate tra negoziante e depositario ma queste non interessano affatto la normativa sui rifiuti.
Prima di pensare al prossimo MUD visto che ci mancano ancora 350 giorni, stiamo a vedere se l'anno venturo ci sarà ancora e come sarà fatto

... fantasiose e anche alquanto fuorilegge.

L'esposizione proposta da Isa è l'unica soluzione per risolvere il problema di trenetta senza incappare in rischi di traffico illecito di rifiuti, con l'aggravante dell'associazione (detentore - trasportatore - presunto produttore iniziale).

Inoltre sarebbe interessante capire la necessità di un trasportatore "autorizzato per i rifiuti" quando si deve trasportare merce "eventualmente con DDT"

La necessità di un trasportatore autorizzato per i rifiuti è del tutto evidente, visto che ho scritto che il tutto avviene senza che la merce venga scaricata dal veicolo: nel trasporto deposito-azienda il prodotto viene identificato come merce, nel tragitto azienda-impianto di smaltimento come rifiuto (ricordo a tale proposito che in genere le aziende autorizzate al trasporto di rifiuti sono anche autorizzate al trasporto di merci, in quanto requisito per iscriversi all'Albo).
Personalmente non vedo rischi di accuse di traffico illecito di rifiuti: la merce viene trasportata alla sede, qui è identificata e verificata come scaduta in base alla data o al lotto, assume la qualifica di rifiuto e viene direttamente inviata all'impianto di smaltimento.
La soluzione proposta da Isa Monfroni secondo la mia esperienza personale è poco praticabile: provate voi a convincere una azienda a pagare lo smaltimento di merce di proprietà di un'altra. Inoltre, come se non bastasse, secondo il mio parere la questione economica non può essere del tutto estranea all'aspetto ambientale: ricordo che essa può configurarsi come intermediazione di rifiuti che, a a tutti gli effetti, è una gestione che presuppone la iscrizione all'Albo e il registro di carico e scarico, in mancanza dei quali può essere contestata una gestione non autorizzata e relative sanzioni penali previste dall'art. 256 D. Lgs. 152/06
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Messaggio  trenetta Sab Mag 16, 2015 7:27 am

Intanto grazie a tutti per le risposte...

La soluzione di Enrico non è applicabile, primo perché anch'io la vedo un po' pericolosa, secondo perché a volte i depositari sono parecchio distanti dalle sedi...

Detto ciò, anch'io in prima istanza avevo pensato alla soluzione di isamonfroni, ma purtroppo la merce presente presso i depositari, quasi sempre, ha un valore fiscale/contabile e va scaricata dai cespiti, cosa che possiamo giustificare solo a fronte di un formulario che riporta il nome del negoziante...
Secondo problema: il depositario. Occasionalmente si tratta anche di rifiuti pericolosi e/o rifiuti con CER a specchio, quindi con problemi di sistri, richieste di analisi, ecc... per i quali i depositari non vogliono prendersi la responsabilità, in quanto non merce loro...

Pertanto il produttore indicato sul formulario deve essere per forza il negoziante.
Purtroppo, anche il problema MUD lo devo gestire da subito, perché avendo parecchie sedi, la questione rifiuti viene gestita con software e devo capire come impostarlo da subito per non avere poi problemi l'anno prossimo (anche perché credo che se anche entrasse in vigore completamente il sistri, per l'anno 2015 il mud andrà fatto comunque).

Spero mi mandiate ancora le vostre preziose considerazioni su questo argomento "spinoso". Grazie ancora
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Messaggio  silvia MR Mar Lug 28, 2015 10:20 am

Buongiorno a tutti e grazie in anticipo del tempo e pazienza spesi per le risposte  Shocked
Rileggendo quanto scritto finora, anche su altri argomenti analoghi [v. unità locale di manutenzione], ho un dubbio dal punto di vista dell'impianto autorizzato ricevente rifiuti da unità locali che in realtà non lo sono, ad esempio elettricisti, idraulici e cantieri edili: sul formulario vengono riportati la sede legale del produttore e, nell'indirizzo dell'unità locale, il luogo dove sono stati prodotti i rifiuti.
Ma per l'impianto ricevente che questi siano o non siano reali unità locali (ovvero iscrizione CCIA, un proprio registro c/s, ecc.) è indifferente? A me sembra di sì, ovvero quando compilo il MUD dovrò fare un modulo RT per ogni indirizzo di produzione-rifiuto e nell'ORSO dovrò conteggiare le eventuali quantità fuori provincia? Non perché questo mi pesi, ma per sapere se sia la prassi corretta.
Grazie ancora a tutti
silvia MR
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Messaggio  fullmetalpanic Mer Mar 22, 2017 11:08 am

...peccato che questa discussione sia rimasta "sospesa".....
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RIFIUTO PRODOTTO FUORI DA UNITà LOCALE Empty risposta del quesito nelle FAQ di Ecocerved

Messaggio  silvia MR Gio Apr 27, 2017 1:22 pm

silvia MR ha scritto:... ovvero quando compilo il MUD dovrò fare un modulo RT per ogni indirizzo di produzione-rifiuto e nell'ORSO dovrò conteggiare le eventuali quantità fuori provincia? Non perché questo mi pesi, ma per sapere se sia la prassi corretta ...

Buongiorno a tutti  Very Happy
facendo riferimento al mio quesito precedente, riporto quanto trovato nelle FAQ del sito di Ecocerved:

Argomento:
Comunicazione Rifiuti - rifiuti da costruzione e demolizione, modulo RT

Domanda:

Come vanno dichiarati nel modulo RT i rifiuti provenienti da cantieri ?

Risposta:

Nel caso di rifiuti inerti prodotti in cantieri che non costituiscono unità locali, il modulo RT che viene presentato da gestori e trasportatori deve fare riferimento al singolo cantiere ove è stato generato il rifiuto.

Data:18/01/2017

Silvia
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Messaggio  Claudia00 Lun Apr 23, 2018 9:19 pm

Buonasera,
Chiedo aiuto in quanto è la prima volta che mi capita questo caso:
Siamo produttori di rifiuti non pericolosi e capita spesso che svolgiamo lavori su cantieri fuori dalla nostra unità locale.
I rifiuti prodotti fuori dalla nostra unità devo:
1. Nel formulario c/s inserisco nella sezione del produttore i nostri dati aziendali e nella unità locale metto il luogo di produzione dei rifiuti?
2.nel registro c/s che uso quello della mia unità locale inserisco i carichi e scarichi e nella IV colonna inserisco il luogo di produzione e attività svolta? Tra le annotazioni devo inserire qualcosa, oltre il peso verificato a destino?
3. Per il Mud, ne devo compilare solo 1? E nella sezione del rifiuto prodotto fuori dall unità locale inserisco la relativa quantità da FIR e compilo il modulo RE spuntando quantità derivante da cantiere?
Grazie a chi mi risponderà
Claudia
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Messaggio  isamonfroni Gio Apr 26, 2018 3:01 pm

Claudia00 ha scritto:Buonasera,
Chiedo aiuto in quanto è la prima volta che mi capita questo caso:
Siamo produttori di rifiuti non pericolosi e capita spesso che svolgiamo lavori su cantieri fuori dalla nostra unità locale.
I rifiuti prodotti fuori dalla nostra unità devo:
1. Nel formulario c/s inserisco nella sezione del produttore i nostri dati aziendali e nella unità locale metto il luogo di produzione dei rifiuti?
2.nel registro c/s che uso quello della mia unità locale inserisco i carichi e scarichi e nella IV colonna inserisco il luogo di produzione e attività svolta? Tra le annotazioni devo inserire qualcosa, oltre il peso verificato a destino?
3. Per il Mud, ne devo compilare solo 1? E nella sezione del rifiuto prodotto fuori dall unità locale inserisco la relativa quantità da FIR e compilo il modulo RE spuntando quantità derivante da cantiere?
Grazie a chi mi risponderà
Claudia


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