Ultimi argomenti attivi
» RIFIUTI DA EMULSIONI OLEOSE E TRASPORTO MERCI PERICOLOSEDa tfrab Gio Feb 02, 2023 11:33 am
» attestazione di avvenuto recupero - art 198 c2bis
Da romeo2 Mer Gen 25, 2023 12:54 pm
» MUD Comuni
Da luanap Mer Gen 25, 2023 12:34 pm
» art. 193-bis: INTERMODALE: un passo in avanti o 2 indietro ?
Da vaghestelledellorsa Mer Gen 18, 2023 9:48 pm
» stampa registro r/c in modalità digitale
Da tfrab Mer Gen 18, 2023 10:10 am
» modalità semplificata e ordinaria di gestione dei RAEE
Da tfrab Mar Gen 17, 2023 10:20 am
» MUD 2023 - ci sono novità?
Da nickcla Mer Gen 11, 2023 1:44 pm
» raggruppamento temporaneo presso la sede o unità locale del manutentore
Da Paolo UD Mer Gen 11, 2023 1:13 pm
» Cantiere edile: come compilare correttamente il mud?
Da erdna79 Mar Gen 10, 2023 1:08 pm
» Comunicazione nomina consulente ADR e sedi operative
Da Maniscalco Mar Gen 10, 2023 12:09 am
editoriale per riflettere
3 partecipanti
Pagina 1 di 1
editoriale per riflettere
editoriale di PAOLA FICCO
Pesantissimo il giudizio che, lo scorso 12 ottobre, la Commissione Giustizia del Senato ha espresso sull’apparato sanzionatorio predisposto dal Governo sullo schema di Dlgs di recepimento della direttiva 2008/98/Ce sui rifiuti e relativo anche al Sistri. Infatti, non solo in relazione all’articolo 3 della Comunitaria 2009, la Commissione lamenta l’eccesso di delega (poiché alcune violazioni risultano punite più gravemente rispetto a quanto non sia già previsto); ma anche, nero su bianco, verbalizza che “Il sistema sanzionatorio appare … nel suo complesso viziato da un difetto di sistematicità che raggiunge a volte l'irragionevolezza”, motivandolo con una serie di ragioni.
Spetta ora al Ministero dell’Ambiente valutare come adeguarsi al suo contenuto. Un contenuto più tecnico che politico e che, come tale, induce a riflettere sulla capacità compilatoria dei testi normativi da parte del Ministero. Non è un bel giudizio e allarma chi opera.
Nel frattempo, con il Dm 28 settembre 2010, è partita la “sperimentazione” del Sistri. Il Dm è breve e chiaro ma subito dopo, tanto per omaggiare la tradizionale problematicità del Sistri, su www.sistri.it è stata pubblicata una nota esplicativa del decreto.
La nota (come sempre non firmata e che non è fonte di diritto), dal 1° ottobre 2010, “impone” l’uso del Sistri per la tracciabilità, mentre il Dm (firmato dal Ministro e che è fonte di diritto) separa la tracciabilità dei rifiuti (garantita da registri e formulari) dalla verifica di funzionalità del Sistri (perseguita con le prove dei dispositivi per imparare ad usarli).
È una sfumatura, ma per l’applicazione delle sanzioni è un’affermazione gravissima. Siffatta struttura della nota, infatti, dal 1° gennaio 2011, espone a sanzione chi oggi sbaglia o non usa il Sistri perché le operazioni non possono chiudersi in modo regolare. A meno che il sistema non assicuri la cancellazione delle registrazioni al 31 dicembre 2010 e consenta il recupero dei dati ottobre-dicembre 2010 anche nel 2011 (cosa che non fa).
Per il resto, la nota contiene “amenità” varie: si pensi ai carichi ante e post 1° ottobre e al relativo scarico, dove si traccia un ingestibile “loop” tra chi ha e chi non ha le chiavette. Il Dm è chiaro: registri e formulari sono obbligatori per tutti; il Sistri è in prova. Mentre la nota dice altro.
Basta con il “Sistri creativo”: è nato con una norma, si disciplini con una norma o con gli strumenti consueti della P.a. (Circolari firmate e Gazzetta ufficiale) e non con un sito di cui il Ministero dell’ambiente (per primo) non si assume la responsabilità di quanto ivi affermato. Nello spazio “Responsabilità” della home page del sito si legge, infatti, che “I soggetti privati e pubblici preposti e coinvolti nella gestione operativa e di controllo del sistema SISTRI non si assumono alcuna responsabilità per quanto riguarda le informazioni contenute nel sito o generate da esso” e che tali informazioni “non sempre sono necessariamente esaurienti, complete, precise o aggiornate”. Non solo dematerializzazione di registri e formulari, ma anche di responsabilità e riferibilità dei contenuti. Come dire: quando l’informazione diventa disinformazione.
Pesantissimo il giudizio che, lo scorso 12 ottobre, la Commissione Giustizia del Senato ha espresso sull’apparato sanzionatorio predisposto dal Governo sullo schema di Dlgs di recepimento della direttiva 2008/98/Ce sui rifiuti e relativo anche al Sistri. Infatti, non solo in relazione all’articolo 3 della Comunitaria 2009, la Commissione lamenta l’eccesso di delega (poiché alcune violazioni risultano punite più gravemente rispetto a quanto non sia già previsto); ma anche, nero su bianco, verbalizza che “Il sistema sanzionatorio appare … nel suo complesso viziato da un difetto di sistematicità che raggiunge a volte l'irragionevolezza”, motivandolo con una serie di ragioni.
Spetta ora al Ministero dell’Ambiente valutare come adeguarsi al suo contenuto. Un contenuto più tecnico che politico e che, come tale, induce a riflettere sulla capacità compilatoria dei testi normativi da parte del Ministero. Non è un bel giudizio e allarma chi opera.
Nel frattempo, con il Dm 28 settembre 2010, è partita la “sperimentazione” del Sistri. Il Dm è breve e chiaro ma subito dopo, tanto per omaggiare la tradizionale problematicità del Sistri, su www.sistri.it è stata pubblicata una nota esplicativa del decreto.
La nota (come sempre non firmata e che non è fonte di diritto), dal 1° ottobre 2010, “impone” l’uso del Sistri per la tracciabilità, mentre il Dm (firmato dal Ministro e che è fonte di diritto) separa la tracciabilità dei rifiuti (garantita da registri e formulari) dalla verifica di funzionalità del Sistri (perseguita con le prove dei dispositivi per imparare ad usarli).
È una sfumatura, ma per l’applicazione delle sanzioni è un’affermazione gravissima. Siffatta struttura della nota, infatti, dal 1° gennaio 2011, espone a sanzione chi oggi sbaglia o non usa il Sistri perché le operazioni non possono chiudersi in modo regolare. A meno che il sistema non assicuri la cancellazione delle registrazioni al 31 dicembre 2010 e consenta il recupero dei dati ottobre-dicembre 2010 anche nel 2011 (cosa che non fa).
Per il resto, la nota contiene “amenità” varie: si pensi ai carichi ante e post 1° ottobre e al relativo scarico, dove si traccia un ingestibile “loop” tra chi ha e chi non ha le chiavette. Il Dm è chiaro: registri e formulari sono obbligatori per tutti; il Sistri è in prova. Mentre la nota dice altro.
Basta con il “Sistri creativo”: è nato con una norma, si disciplini con una norma o con gli strumenti consueti della P.a. (Circolari firmate e Gazzetta ufficiale) e non con un sito di cui il Ministero dell’ambiente (per primo) non si assume la responsabilità di quanto ivi affermato. Nello spazio “Responsabilità” della home page del sito si legge, infatti, che “I soggetti privati e pubblici preposti e coinvolti nella gestione operativa e di controllo del sistema SISTRI non si assumono alcuna responsabilità per quanto riguarda le informazioni contenute nel sito o generate da esso” e che tali informazioni “non sempre sono necessariamente esaurienti, complete, precise o aggiornate”. Non solo dematerializzazione di registri e formulari, ma anche di responsabilità e riferibilità dei contenuti. Come dire: quando l’informazione diventa disinformazione.
sueli- Moderatrice
- Messaggi : 1115
Data d'iscrizione : 25.01.10
Età : 57
Località : monza e brianza
Re: editoriale per riflettere
Non ne posso più... a questo punto si dovrebbe fermare tutto e solo quando tutto è in grado di funzionare correttamente, ripartire.. migliorare formazione e informazione, aspetti tecnici e legali... Ma forse anche il sistri è solo un modo provvisorio, sbrigativo, per fare cassa subito e poi sparire... che fare? aspettare come agnelli che qualcuno paghi ingiustamente o incazzarci già ora? oggi sto nera..

SOCRATE- Utente Attivo
- Messaggi : 414
Data d'iscrizione : 15.09.10
Età : 50
Località : TA
Re: editoriale per riflettere
SOCRATE ha scritto:Non ne posso più... a questo punto si dovrebbe fermare tutto e solo quando tutto è in grado di funzionare correttamente, ripartire.. migliorare formazione e informazione, aspetti tecnici e legali... Ma forse anche il sistri è solo un modo provvisorio, sbrigativo, per fare cassa subito e poi sparire... che fare? aspettare come agnelli che qualcuno paghi ingiustamente o incazzarci già ora? oggi sto nera..![]()
CONDIVIDO!!! CONDIVIDO!!! CONDIVIDO!!!


Mariangela- Utente Attivo
- Messaggi : 959
Data d'iscrizione : 03.06.10
Età : 58
Località : PROVINCIA DI MILANO

» editoriale di Paola Ficco
» Milano, 15 novembre 2010 - editoriale Paola Ficco
» questo èun bell'editoriale
» Editoriale Dott. Santoloci
» Editoriali di Paola Ficco
» Milano, 15 novembre 2010 - editoriale Paola Ficco
» questo èun bell'editoriale
» Editoriale Dott. Santoloci
» Editoriali di Paola Ficco
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.