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Malvasi, CNA: "SISTRI TROPPO COMPLESSO E COSTOSO"
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Malvasi, CNA: "SISTRI TROPPO COMPLESSO E COSTOSO"
«Troppo complesso e troppo costoso». so Questo il giudizio di Ivan Malavasi, presidente della CNA, sul Sistri, il nuovo sistema di monitoraggio telematico della gestione dei rifiuti, ma non si tratta, ci tiene a specificarlo, di una critica al provvedimento in sé, bensì ai suoi contenuti, che «obbligano circa 700 mila artigiani e piccole imprese, a dotarsi in tempi troppo brevi di complessi supporti informatici con un notevole aumento dei costi».
Domanda. Il nuovo sistema di rintracciabilità dei rifiuti dovrebbe garantire che lo smaltimento avvenga nell'assoluta legalità. Per quale motivo siete contrari?
Risposta. Non siamo contrari ai controlli. Anzi, la nostra confederazione ha da sempre sostenuto l'importanza di un sistema che favorisse una corretta e legale gestione dei rifiuti nel nostro paese. La presenza di comportamenti illeciti in tale settore danneggia, infatti, pesantemente l'ambiente, e penalizza le aziende che al contrario operano correttamente sostenendo costi maggiori. Siamo quindi convinti che sia indispensabile garantire un più efficace controllo sulla gestione dei rifiuti in tutte le fasi della filiera. Sottolineiamo però che l'obiettivo di tale sistema dovrebbe anche essere quello di semplificare le procedure e ridurre i costi che le imprese sostengono, mentre con l'entrata in vigore del decreto del 17 dicembre scorso otterremo esattamente il risultato opposto.
D. Eppure il ministero sostiene che ci sarà addirittura un risparmio…
R. Purtroppo dalle nostre emerge il contrario. I conrtributi annuali sono eccessivamente elevati, e a questi c’è da aggiungere il conseguente cumulo dei costi dell’intera filiera che verrebbero scaricati, direttamente e indirettamente, sul produttore del rifiuto. Ci sono poi ulteriori costi dovuti alle fasi di registrazione, all'installazione delle black box, ai servizi di assistenza e manutenzione e alle attività relative al caricamento dei dati che, per le piccole imprese, risulterebbero onerose al pari del sistema attuale.
D. Perché ritiene che la gestione telematica dei rifiuti sia troppo complessa?
R. Il sistema economico italiano, come è noto, è costituito per lo più da micro e piccole imprese, che difficilmente dispongono della strumentazione, delle competenze e del tempo necessari per gestire un tale sistema. C'è poi tutta una fase di adempimenti burocratici che va attuata in tempi troppo brevi. Per questo tra le nostre principali richieste c'è quella di una gradualità nell'applicazione del sistema, al fine di garantire alle imprese il tempo necessario per ricevere una comunicazione adeguata sul funzionamento del Sistri, e per poter formare gli addetti.
D. Oltre ai costi eccessivi e alla complessità della procedura di iscrizione al Sistri, come si possono migliorare le norme sulla gestione dei rifiuti?
R. Bisogna sottolineare che si è persa l'occasione per allineare le normative che riguardano ambiente e rifiuti, consentendo alle imprese di non sommare imposte di smaltimento tipiche dei rifiuti con quelle della Tia (Tariffa integrata ambientale), dove si scaricano sulle imprese stesse costi non direttamente imputabili.
D. Il vostro, dunque, non è un no al Sistri?
R. Assolutamente. Riteniamo che il sistema vada certamente attuato, definendo però le condizioni migliori per poterlo gestire anche nelle micro e piccole imprese, senza le quali risulterebbe un fallimento. Sì, dunque, a un sistema di monitoraggio efficace ed efficiente, ma che non diventi un peso per le imprese che devono utilizzarlo.
Fonte: http://www.cna.it/comunicazioneint/colloqui/2010/27_01.htm
Domanda. Il nuovo sistema di rintracciabilità dei rifiuti dovrebbe garantire che lo smaltimento avvenga nell'assoluta legalità. Per quale motivo siete contrari?
Risposta. Non siamo contrari ai controlli. Anzi, la nostra confederazione ha da sempre sostenuto l'importanza di un sistema che favorisse una corretta e legale gestione dei rifiuti nel nostro paese. La presenza di comportamenti illeciti in tale settore danneggia, infatti, pesantemente l'ambiente, e penalizza le aziende che al contrario operano correttamente sostenendo costi maggiori. Siamo quindi convinti che sia indispensabile garantire un più efficace controllo sulla gestione dei rifiuti in tutte le fasi della filiera. Sottolineiamo però che l'obiettivo di tale sistema dovrebbe anche essere quello di semplificare le procedure e ridurre i costi che le imprese sostengono, mentre con l'entrata in vigore del decreto del 17 dicembre scorso otterremo esattamente il risultato opposto.
D. Eppure il ministero sostiene che ci sarà addirittura un risparmio…
R. Purtroppo dalle nostre emerge il contrario. I conrtributi annuali sono eccessivamente elevati, e a questi c’è da aggiungere il conseguente cumulo dei costi dell’intera filiera che verrebbero scaricati, direttamente e indirettamente, sul produttore del rifiuto. Ci sono poi ulteriori costi dovuti alle fasi di registrazione, all'installazione delle black box, ai servizi di assistenza e manutenzione e alle attività relative al caricamento dei dati che, per le piccole imprese, risulterebbero onerose al pari del sistema attuale.
D. Perché ritiene che la gestione telematica dei rifiuti sia troppo complessa?
R. Il sistema economico italiano, come è noto, è costituito per lo più da micro e piccole imprese, che difficilmente dispongono della strumentazione, delle competenze e del tempo necessari per gestire un tale sistema. C'è poi tutta una fase di adempimenti burocratici che va attuata in tempi troppo brevi. Per questo tra le nostre principali richieste c'è quella di una gradualità nell'applicazione del sistema, al fine di garantire alle imprese il tempo necessario per ricevere una comunicazione adeguata sul funzionamento del Sistri, e per poter formare gli addetti.
D. Oltre ai costi eccessivi e alla complessità della procedura di iscrizione al Sistri, come si possono migliorare le norme sulla gestione dei rifiuti?
R. Bisogna sottolineare che si è persa l'occasione per allineare le normative che riguardano ambiente e rifiuti, consentendo alle imprese di non sommare imposte di smaltimento tipiche dei rifiuti con quelle della Tia (Tariffa integrata ambientale), dove si scaricano sulle imprese stesse costi non direttamente imputabili.
D. Il vostro, dunque, non è un no al Sistri?
R. Assolutamente. Riteniamo che il sistema vada certamente attuato, definendo però le condizioni migliori per poterlo gestire anche nelle micro e piccole imprese, senza le quali risulterebbe un fallimento. Sì, dunque, a un sistema di monitoraggio efficace ed efficiente, ma che non diventi un peso per le imprese che devono utilizzarlo.
Fonte: http://www.cna.it/comunicazioneint/colloqui/2010/27_01.htm
Admin- Amministratore
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Re: Malvasi, CNA: "SISTRI TROPPO COMPLESSO E COSTOSO"
lo stesso articolo è stato pubblicato su "ItaliaOggi" mercoledì 27 gennaio,
c'era anche l'intervento di pelaggi.
in ogni caso a me non convince proprio la presa di posizione delle associazioni di categoria.
c'era anche l'intervento di pelaggi.
in ogni caso a me non convince proprio la presa di posizione delle associazioni di categoria.
giampy- Moderatore
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Re: Malvasi, CNA: "SISTRI TROPPO COMPLESSO E COSTOSO"
Comunque sia, molte imprese hanno già completato la procedura di iscrizione e indietro non si torna.
Prevedo un'entrata a regime più lunga del previsto, ma all'inizio del 2011 il sistema sarà operativo.
Prevedo un'entrata a regime più lunga del previsto, ma all'inizio del 2011 il sistema sarà operativo.
Admin- Amministratore
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