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GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
5 partecipanti
SistriForum - Il social network italiano sui rifiuti :: Questioni generali :: Produttori :: Gestire i propri rifiuti (casi aziendali)
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GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
buonasera a tutti,
avrei il seguente quesito da porvi.
Un impianto di preparazione e imbottigliamento di bevande come deve gestire i resi, ovvero le bottiglie piene di liquido che tornano indietro per un qualche tipo di non conformità? (es. difetti del packaging)
Premesso che lo stabilimento ha un depuratore autorizzato per il trattamento dei reflui di produzione in grado sopportare l'ulteriore carico, è corretto svuotare le singole bottiglie nell'impianto di depurazione e poi smaltire le bottiglie in plastica come rifiuto? Si precisa che l'attività sarebbe saltuaria e non continuativa.
Lo svuotamento del contenuto liquido nel depuratore si configura come smaltimento di rifiuti liquidi e quindi da sottoporre a specifica autorizzazione (considerando la nozione di rifiuto come qualcosa di cui il produttore intende o ha l'obbligo di disfarsi)?
Prima di affrontare l'argomento con l'ente di controllo che sarebbe la cosa più logica, per evitare inutili fraintendimenti sono alla ricerca di pareri/sentenze di cassazione o TAR a cui potrò fare riferimento in sede di discussione.
Scartando l'ipotesi di bere il tutto (a scapito della mia linea ) avrei pensato alle seguenti soluzioni:
1 - conferire il prodotto non conforme integro (plastica + liquido) in impianto autorizzato come rifiuto (soluzione più cautelativa dal punto di vista normativo ma non dai punti di vista ambientali e economici)
2 - separare il liquido e smaltirlo come rifiuto in impianto esterno e inviare la plastica come rifiuto 150102 (come sopra)
3 - chiedere autorizzazione autosmaltimento rifiuti liquidi utilizzando il medesimo impianto di depurazione per smaltire il rifiuto liquido, la plastica andrebbe gestita sempre come rifiuto CER 150102 (cautelativa ma con tempi lunghi per l'iter autorizzativo)
4 - svuotare il contenuto liquido nell'impianto di depurazione al pari di un'acqua reflua del ciclo produttivo e smaltire come rifiuto CER 150102 la plastica (soluzione che ritengo più logica, ma eventualmente contestabile per i motivi di cui sopra da un ente che la potrebbe pensare diversamente).
Qualcuno ha avuto esperienze in merito o saprebbe consigliarmi riferimenti normativi o giuridici?
ringrazio anticipatamente
avrei il seguente quesito da porvi.
Un impianto di preparazione e imbottigliamento di bevande come deve gestire i resi, ovvero le bottiglie piene di liquido che tornano indietro per un qualche tipo di non conformità? (es. difetti del packaging)
Premesso che lo stabilimento ha un depuratore autorizzato per il trattamento dei reflui di produzione in grado sopportare l'ulteriore carico, è corretto svuotare le singole bottiglie nell'impianto di depurazione e poi smaltire le bottiglie in plastica come rifiuto? Si precisa che l'attività sarebbe saltuaria e non continuativa.
Lo svuotamento del contenuto liquido nel depuratore si configura come smaltimento di rifiuti liquidi e quindi da sottoporre a specifica autorizzazione (considerando la nozione di rifiuto come qualcosa di cui il produttore intende o ha l'obbligo di disfarsi)?
Prima di affrontare l'argomento con l'ente di controllo che sarebbe la cosa più logica, per evitare inutili fraintendimenti sono alla ricerca di pareri/sentenze di cassazione o TAR a cui potrò fare riferimento in sede di discussione.
Scartando l'ipotesi di bere il tutto (a scapito della mia linea ) avrei pensato alle seguenti soluzioni:
1 - conferire il prodotto non conforme integro (plastica + liquido) in impianto autorizzato come rifiuto (soluzione più cautelativa dal punto di vista normativo ma non dai punti di vista ambientali e economici)
2 - separare il liquido e smaltirlo come rifiuto in impianto esterno e inviare la plastica come rifiuto 150102 (come sopra)
3 - chiedere autorizzazione autosmaltimento rifiuti liquidi utilizzando il medesimo impianto di depurazione per smaltire il rifiuto liquido, la plastica andrebbe gestita sempre come rifiuto CER 150102 (cautelativa ma con tempi lunghi per l'iter autorizzativo)
4 - svuotare il contenuto liquido nell'impianto di depurazione al pari di un'acqua reflua del ciclo produttivo e smaltire come rifiuto CER 150102 la plastica (soluzione che ritengo più logica, ma eventualmente contestabile per i motivi di cui sopra da un ente che la potrebbe pensare diversamente).
Qualcuno ha avuto esperienze in merito o saprebbe consigliarmi riferimenti normativi o giuridici?
ringrazio anticipatamente
canale81- Membro della community
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Re: GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
Conosco alcuni casi del genere.
In particolare una famosa ditta di birra con depuratore (un po' tirato) smaltisce a terzi confezioni non conformi che però non sono mai uscite dal loro stabilimento. Anche per birra in serbatoi venuta male si affida a terzi defiscalizzando in uscita dal loro impianto.
Anche un confezionatore di bibite gassate utilizza questo sistema.
Se le confezioni ritornano in ditta perché non coformi (quindi valutate dal negozio/distributore) come rifiuto, il riprenderle in carico senza specifica autorizzazione secondo me non è legalmente accettabile.
In particolare una famosa ditta di birra con depuratore (un po' tirato) smaltisce a terzi confezioni non conformi che però non sono mai uscite dal loro stabilimento. Anche per birra in serbatoi venuta male si affida a terzi defiscalizzando in uscita dal loro impianto.
Anche un confezionatore di bibite gassate utilizza questo sistema.
Se le confezioni ritornano in ditta perché non coformi (quindi valutate dal negozio/distributore) come rifiuto, il riprenderle in carico senza specifica autorizzazione secondo me non è legalmente accettabile.
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marcosperandio- Moderatore
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Re: GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
Credo che sia fondamentale stabilire se si tratta di rifiuto o meno.
Il fatto che ritornino indietro al produttore o al venditore delle bevande per una difformità, da solo, non credo che sia sufficiente a farlo.
Potrebbe trattarsi solo di un problema di natura commerciale, il prodotto non è confezionato nel modo corretto e va riconfezionato, e quindi non c'è la necessità, obbligo, volontà di disfarsene (non è un rifiuto).
Oppure il riconfezionarlo costerebbe troppo ed allora ci può essere la volontà di disfarsene (rifiuto).
Oppure, ancora, il prodotto torna indietro perché è avariato, oppure scaduto, ed allora le cose cambiano e vi è l'obbligo di disfarsene (rifiuto).
Il fatto che ritornino indietro al produttore o al venditore delle bevande per una difformità, da solo, non credo che sia sufficiente a farlo.
Potrebbe trattarsi solo di un problema di natura commerciale, il prodotto non è confezionato nel modo corretto e va riconfezionato, e quindi non c'è la necessità, obbligo, volontà di disfarsene (non è un rifiuto).
Oppure il riconfezionarlo costerebbe troppo ed allora ci può essere la volontà di disfarsene (rifiuto).
Oppure, ancora, il prodotto torna indietro perché è avariato, oppure scaduto, ed allora le cose cambiano e vi è l'obbligo di disfarsene (rifiuto).
Spigola- Utente Attivo
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Re: GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
Concordo in pieno con spigola e qualora il prodotto fosse classificabile come rifiuto personalmente opterei per il punto 3 che è legalmente corretto e tra l'altro mi sembra il più economico.
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isamonfroni- Moderatrice
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Re: GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
ritengo l'impianto abbia un'AIA o qunto meno una autorizz allo scarico, vero? Te la sei studiata bene, non dice nulla ? Integra quella piuttosto che partire con una nuova "avventura"canale81 ha scritto:Un impianto di preparazione e imbottigliamento di bevande come deve gestire i resi ....
PS: non sono succhi "proteici" tipo latticello, kyr, yoghurt da bere ecc , vero ?
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Re: GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
Dubito che abbia un'aia non trattando rifiuti ed essendo molto probabilmente L di sotto dei 100.000 AE.vaghestelledellorsa ha scritto:ritengo l'impianto abbia un'AIA o qunto meno una autorizz allo scarico, vero? Te la sei studiata bene, non dice nulla ? Integra quella piuttosto che partire con una nuova "avventura"canale81 ha scritto:Un impianto di preparazione e imbottigliamento di bevande come deve gestire i resi ....
PS: non sono succhi "proteici" tipo latticello, kyr, yoghurt da bere ecc , vero ?
L'autorizzazione allo scarico in cis o in fognatura avrá limiti ma certo trattandosi di trattamento proprie acque non dirá molto di più. Quindi o smaltisce fuori o si fa autorizzare le operazioni di triturazione (di solito é questo che si fa) e successivo D8 per queste tipologie che ritornano in azienda per non conformitá.
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marcosperandio- Moderatore
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Località : Provincia Bergamo
Re: GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
Grazie dei suggerimenti e dei vs. pareri.
alla fine sto indirizzando l'azienda a proporre una gestione dei liquidi nell'impianto di depurazione già autorizzato chiedendo la modifica dell'autorizzazione del depuratore e presentare domanda di autorizzazione alla gestione dei rifiuti liquidi. Purtroppo dal punto di vista giuridico si tratta di rifiuti e non semplicemente scarichi anche se qualitativamente parlando non cambia nulla!
alla fine sto indirizzando l'azienda a proporre una gestione dei liquidi nell'impianto di depurazione già autorizzato chiedendo la modifica dell'autorizzazione del depuratore e presentare domanda di autorizzazione alla gestione dei rifiuti liquidi. Purtroppo dal punto di vista giuridico si tratta di rifiuti e non semplicemente scarichi anche se qualitativamente parlando non cambia nulla!
canale81- Membro della community
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Data d'iscrizione : 22.07.10
Re: GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
ma questo non dirlo mai al mitiko Magistrato di Ternicanale81 ha scritto: Purtroppo dal punto di vista giuridico si tratta di rifiuti e non semplicemente scarichi anche se qualitativamente parlando non cambia nulla!
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Re: GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
purtroppo non colgo il riferimento.... chi sarebbe il Magistrato di Terni?vaghestelledellorsa ha scritto:ma questo non dirlo mai al mitiko Magistrato di Ternicanale81 ha scritto: Purtroppo dal punto di vista giuridico si tratta di rifiuti e non semplicemente scarichi anche se qualitativamente parlando non cambia nulla!
canale81- Membro della community
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Data d'iscrizione : 22.07.10
Re: GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
ciàpa qua: http://www.sapaf.it/gestione-illegale-dei-rifiuti-liquidi-cura-del-dott-maurizio-santolocicanale81 ha scritto:purtroppo non colgo il riferimento.... chi sarebbe il Magistrato di Terni?vaghestelledellorsa ha scritto:ma questo non dirlo mai al mitiko Magistrato di Ternicanale81 ha scritto: Purtroppo dal punto di vista giuridico si tratta di rifiuti e non semplicemente scarichi anche se qualitativamente parlando non cambia nulla!
vaghestelledellorsa- Utente Attivo
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Data d'iscrizione : 27.02.10
Re: GESTIONE RESI BIBITE CONFEZIONATE
Anche se non sono una fan del soggetto, pienamente condivisibile e grande articolo.vaghestelledellorsa ha scritto:ciàpa qua: http://www.sapaf.it/gestione-illegale-dei-rifiuti-liquidi-cura-del-dott-maurizio-santolocicanale81 ha scritto:purtroppo non colgo il riferimento.... chi sarebbe il Magistrato di Terni?vaghestelledellorsa ha scritto:ma questo non dirlo mai al mitiko Magistrato di Ternicanale81 ha scritto: Purtroppo dal punto di vista giuridico si tratta di rifiuti e non semplicemente scarichi anche se qualitativamente parlando non cambia nulla!
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isamonfroni- Moderatrice
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