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Odierna interrogazione parlamentare su Sistri

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Messaggio  pastorenomade Ven Mar 28, 2014 1:51 pm

Casualmente - fino a un certo punto dato che quando sono in macchina ascolto sempre Radio Radicale - ho ascoltato in diretta verso le 11.00 e praticamente per intero una interpellanza urgente sul Sistri della deputata Terzoni del Movimento 5 Stelle sullo stato dell'attuazione di quanto previsto dal contratto Ministero-Selex; ha risposto il sottosegretario all'Ambiente (non ricordo il cognome).

Pregherei Admin di rintracciarla e indicarne il link e, soprattutto, consiglio a tutti di ascoltarla perchè per me è una bomba e una miniera di informazioni.
Sostanzialmente si parla di:
1) risoluzione del contratto con Selex (che tra l'altro scadrà il prossimo novembre) per evidenti inadempienze e mancato rispetto delle clausole, in particolare dell'art. 18 relativo al sub-appalto;
2) costituzione come parte civile del Ministero contro Selex;
3) rimborsi e compensazioni relativi agli anni 2010-2012;
4) l'operato quantomeno opaco della Commissione di collaudo del sistema;
5) fondi neri, ai partiti ecc.
E tanto altro....devo dire che la Terzoni mi ha fatto una ottima impressione. Complimenti a lei!
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Messaggio  Admin Ven Mar 28, 2014 2:41 pm

Pregherei Admin di rintracciarla e indicarne il link
Eccolo: http://download.radioradicale.it/store-4/2014/20140328_11.16.30.mp3
Dal minuto 1.30

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   nella giornata di lunedì 24 marzo 2014 gli organi di stampa hanno diramato la notizia dell'esecuzione, da parte della Guardia di finanza, di quattro arresti nell'ambito dell'inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli sulle procedure di affidamento, progettazione e realizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti «Sistri»;
   secondo la ricostruzione della Guardia di finanza: «le indagini consentivano di accertare che, attraverso un articolato sistema di false fatturazioni e sovrafatturazioni nei rapporti tra la Selex Service Management S.p.a. e le molteplici società affidatarie compiacenti, erano stati creati cospicui «fondi neri», destinati, secondo la ricostruzione accusatoria avvalorata dal Gip, al pagamento di tangenti, anche mediante la costituzione di società estere in paradisi fiscali del Delaware (Usa) e l'apertura di conti correnti cifrati in Svizzera»;
   in tale ambito, secondo gli investigatori, l'imprenditore Angeloni «appariva aver costituito una sorta di braccio operativo dei vertici di Finmeccanica, occupandosi della richiesta e dell'esazione delle somme di denaro illecitamente accumulate, per recapitarle ai vertici del gruppo industriale»;
   a quanto risulta, le investigazioni riguardano anche un episodio di corruzione per 4 milioni di euro, parte dei quali consegnati per contanti direttamente negli uffici di Finmeccanica, celati all'interno di due borsoni della società sportiva Valle del Giovenco;
   il giudice per le indagini preliminari ha disposto anche il sequestro preventivo di 28 conti correnti e due cassette di sicurezza, riconducibili alle persone fisiche a vario titolo coinvolte nell'indagine e sono in corso diverse perquisizioni;
   secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, «Una delle perquisizioni eseguite dagli uomini del Nucleo polizia tributaria della Guardia di finanza di Napoli riguarda l'abitazione romana di Pier Francesco Guarguaglini, ex presidente di Finmeccanica»;
   al momento i protagonisti di questa vicenda sono: Lorenzo Borgognoni: ex direttore delle relazioni esterne di Finmeccanica, già protagonista dell'indagine Finmeccanica e della commessa degli elicotteri Agusta; Stefano Carlini: ex direttore operativo della Selex service management; Vincenzo Angeloni: dentista, ex parlamentare di Forza Italia e Alleanza Nazionale, fondatore ed ex presidente delle società di calcio Avezzano Calcio e Valle del Giovenco (dentro i cui borsoni avrebbero viaggiato milioni di euro destinati alla corruzione) e già indagato nel 2010 per i presunti casi di corruzione nella ricostruzione post-terremoto a L'Aquila; Luigi Malavisi: uno dei manager che nel tempo si sono succeduti alla direzione strategica dell'azienda Urmet, società che controlla la RCS (Research Control System);
   la RCS è la società che nei primi anni del 2000 costruì un sistema di monopolio che causò un aggravio di costi nel sistema delle intercettazioni e nel 2005 due suoi manager – Fabrizio Favata e Roberto Raffaelli – recapitarono i nastri di un'intercettazione di una conversazione telefonica svoltasi tra Consorte (amministratore delegato di Unipol) e Fassino (Segretario dei DS), ancora non nota ai magistrati, a Silvio Berlusconi – all'epoca dei fatti leader dell'opposizione – nella sua villa di Arcore; da quell'episodio nacque un'inchiesta penale che ha portato al rinvio a giudizio dei protagonisti;
   l'inchiesta è lo sviluppo delle indagini avviate a inizio 2013 quando furono coinvolti anche altri personaggi; tra questi Francesco Paolo Di Martino – presidente delle Eldem security subappaltatrice di Selex per la produzione delle pennette usb che, associate alle black box, dovevano assicurare la tracciabilità dei rifiuti – succeduto a Vincenzo Angeloni e a Sabatino Stornelli alla presidenza della società calcistica Pescina Valle del Giovenco, che potrebbe aver usufruito di sponsorizzazioni da parte di società collegate a Selex e al sistema Sistri;
   Francesco Paolo Di Martino venne anche coinvolto nelle indagini del 2009 quando venne intercettata una sua mail indirizzata all'ex amministratore delegato di Selex Maurizio Stornelli; secondo il giudice per le indagini preliminari di Napoli quella mail svelerebbe un chiaro accordo tra Di Martino e Stornelli, i presunti grandi artefici del vortice di false fatturazioni che ha affossato il progetto Sistri, «finalizzato a giustificare attraverso dei contratti di consulenza dei trasferimenti di denaro a favore del professor Malinconico»;
   già un anno fa sul sito «lanotiziagiornale.it» si poteva leggere che Malinconico ricevette dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un doppio mandato, prima in qualità di consulente per la valutazione del contratto di assegnazione dell'incarico a Selex, poi come presidente della commissione di vigilanza sulla realizzazione del progetto;
   il giudice per le indagini preliminari, in un altro passaggio dell'ordinanza, afferma che «Nella decisione di addivenire alla stipula con Selex del contratto per il Sistri contribuisce in maniera rilevante il professor Malinconico, nominato consulente del Ministero e incaricato di presiedere la commissione di vigilanza sulla corretta e tempestiva attuazione del progetto»; emblematica dell'atteggiamento «benevolo» di Malinconico nei confronti di Selex, secondo il giudice per le indagini preliminari, sarebbe la relazione della commissione di vigilanza guidata dall'ex Sottosegretario di Stato all'indomani del «click day» dell'11 maggio 2011, il giorno della messa in esecuzione del progetto Sistri rivelatosi un vero e proprio flop; «Entro il termine previsto dall'accordo contrattuale tra il Ministero e Selex», scrive ancora il giudice per le indagini preliminari, «non solo il progetto non era partito, ma non era nemmeno in grado di essere programmato. Ciononostante, non vengono adottati provvedimenti risolutori o sanzionatori nei confronti del concessionario»;
   dalle analisi della polizia giudiziaria, le ragioni del ritardo rispetto alla tabella di marcia appaiono chiare: la produzione delle «scatole nere» destinate agli automezzi impegnati nello smaltimento dei rifiuti sarebbe stata subappaltata in gran parte a un soggetto esterno (la società Viasat), senza dare comunicazioni al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare né avere l'autorizzazione dalla stazione appaltante; mentre i ritardi nella distribuzione sono attribuibili, in base a quanto emerso dagli atti, al cattivo funzionamento degli strumenti, alla necessità di intervenire per provvedere alla riparazione ed alla relativa sostituzione: tutte circostanze, scrive il giudice per le indagini preliminari, «nascoste dalla Selex al Ministero»;
   tutto ciò è avvenuto in contrasto con quanto previsto dall'articolo 18 del contratto stipulato tra Selex e Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dove si legge che: «Selex non potrà subappaltare neanche in parte le prestazioni e i servizi oggetto del presente Contratto se non previa autorizzazione del Ministero, al quale dovranno essere sottoposti preventivamente i nominativi delle ditte subappaltatrici, nonché il dettaglio delle prestazioni da affidare in subappalto. L'affidamento in subappalto sarà condizionato all'iscrizione del subappaltatore alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA), competente per territorio, alla sussistenza nei suoi confronti dei requisiti di ordine generale previsti dall'articolo 38 del Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nonché al possesso del Nulla Osta Sicurezza Aziendale. Qualora autorizzato, il subappalto non potrà superare il valore del 30 per cento del Corrispettivo Complessivo del Contratto, come calcolato ai sensi dell'articolo 7. Nel caso di subappalto autorizzato resta comunque ferma la responsabilità di Selex, la quale, pertanto, risponderà pienamente e direttamente nei confronti del Ministero della regolare esecuzione e dell'adempimento di tutti gli obblighi derivanti dal presente Contratto. In particolare Selex dovrà provvedere a depositare presso il Ministero copia autentica del contratto con la ditta subappaltatrice, almeno 20 (venti) giorni prima dell'inizio delle relative attività. L'inosservanza delle disposizioni contenute nel presente articolo autorizza il Ministero a risolvere il presente Contratto in danno di Selex ai sensi dell'articolo 1456 del Codice Civile. Si applica, in ogni caso, l'articolo 118 del decreto legislativo n. 163 del 2006»;
   a fronte di questa situazione disastrosa, la commissione presieduta da Malinconico incaricata di verificare la corretta e tempestiva attuazione del progetto, riscontrando la piena conformità alle richieste del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, concludeva così l'analisi sull’iter del progetto Sistri: «la verifica effettuata ha dato esito positivo sotto il profilo infrastrutturale, strumentale e funzionale»;
   nonostante queste notizie il 13 settembre 2013 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, rispondendo all'interrogazione n. 5-00913 con la quale si chiedeva di relazionare sullo stato di avanzamento del sistema Sistri ed eventualmente sulla possibilità di superarlo, dichiarò che: «Allo stato inoltre, le note vicende che hanno portato, a suo tempo, all'affidamento del contratto alla società SELEX con trattativa privata coperta inizialmente da segretazione, e attenzionate anche dalla magistratura penale, non sono sfociate nessun accertamento definitivo di illegittimità dell'affidamento medesimo. Invero, è in atti, oltre al contestato parere a firma dell'avvocato Malinconico (oggetto di indagini penali), anche un parere ufficiale dell'Avvocatura Generale dello Stato, che giudica legittimo sia il vincolo di segretazione, sia l'affidamento a trattativa privata [...]. Sicché ad oggi: a) non vi è alcun contenzioso giurisdizionale amministrativo pendente, che possa sfociare in una declaratoria di illegittimità dell'affidamento in favore di SELEX; b) non vi sono a fronte di un parere favorevole dell'Avvocatura generale dello Stato, elementi per giudicare invalido l'affidamento e intervenire su di esso in via di autotutela (...); c) non sono noti gli esiti delle indagini penali in corso, sicché neppure si può ipotizzare, allo stato, che l'affidamento del contratto sia stato frutto di un illecito penale. In tale contesto, il contratto non può che essere considerato valido e legittimo, e si impone il rispetto degli obblighi contrattuali da parte del Ministero»;
   dopo aver sottolineato l'impossibilità di azzerare il sistema Sistri per non incorrere in responsabilità contrattuali, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare aggiunge che «In una realtà quale quella italiana connotata da continue e plurime emergenze rifiuti e da continue e comprovate infiltrazioni della criminalità organizzata nel ciclo dei rifiuti, è irrinunciabile che lo Stato si doti di un efficiente ed efficace sistema di tracciamento dei rifiuti, che non può non passare per un sistema informatico meno eludibile di quello cartaceo»;
   il sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dice del Sistri che: «Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare nel più ampio quadro di innovazione e modernizzazione della Pubblica amministrazione per permettere l'informatizzazione dell'intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania. Il Sistema semplifica le procedure e gli adempimenti riducendo i costi sostenuti dalle imprese e gestisce in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato con garanzie di maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell'illegalità nel settore dei rifiuti speciali costituisce una priorità del Governo per contrastare il proliferare di azioni e comportamenti non conformi alle regole esistenti e, in particolare, per mettere ordine a un sistema di rilevazione dei dati che sappia facilitare, tra l'altro, i compiti affidati alle autorità di controllo [...]. I vantaggi per lo Stato, derivanti dall'applicazione del SISTRI, saranno quindi molteplici in termini di legalità, prevenzione, trasparenza, efficienza, semplificazione normativa, modernizzazione. Benefici ricadranno anche sul sistema delle imprese. Una più corretta gestione dei rifiuti avrà, infatti, vantaggi sia in termini di riduzione del danno ambientale, sia di eliminazione di forme di concorrenza sleale tra imprese, con un impatto positivo per tutte quelle che, pur sopportando costi maggiori, operano nel rispetto delle regole»;
   a fronte di questi buoni propositi, ad oggi ci si trova nella condizione di avere un sistema che non risulta essere caratterizzato da legalità, trasparenza, efficienza, semplificazione e modernizzazione del sistema di tracciamento dei rifiuti; un sistema che, oltretutto, si proponeva di creare benefici alle imprese e riduzione dei costi e che invece fin'ora ha comportato per le stesse solo spese e complicazioni a fronte di un servizio mai reso;
   Confartigianato a maggio 2012 quantificava le spese sostenute da 325.470 imprenditori in 70 milioni di euro per iscriversi al Sistri, acquistare oltre 500 mila chiavette usb e quasi 90 mila black box. A proposito di queste spese, in un'inchiesta della trasmissione Report andata in onda nel 2012 si puntava l'attenzione sugli elevati costi dei singoli elementi: 500 euro più iva per le black box, mentre sul mercato se ne trovano di simili a 70 euro e 75 euro più iva per le pendette usb, mentre il prezzo di mercato si aggira intorno ai 4 euro;
   il progetto del sistema integrato di gestione dei rifiuti viene avviato nel 2007 dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pro tempore Pecoraro Scanio, durante il Governo Prodi;
   il 5 settembre del 2008 il Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi firma il decreto-legge che pone il segreto di Stato sul progetto, giustificato dal fatto che si stava impiegando una «avanzatissima tecnologia militare», la quale deve essere il più possibile inaccessibile agli operatori illegali dello smaltimento dei rifiuti;
   il 14 dicembre 2009 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare firma con la società Selex service management (gruppo Finmeccanica) l'accordo per la progettazione e la gestione del Sistri;
   il decreto ministeriale 17 dicembre 2009 sancisce quindi la nascita del Sistri, stabilendo i soggetti obbligati ad aderirvi, le linee guida, il regime transitorio per il paesaggio al nuovo sistema, le apparecchiature elettroniche di cui le aziende dovranno dotarsi e i costi a carico delle stesse;
   a maggio 2011, il cosiddetto click day, cioè il collaudo generale del sistema voluto dalle associazioni imprenditoriali in vista dell'imminente partenza del sistema del 1o giugno (in seguito ulteriormente prorogata), porta risultati al di sotto delle attese: un terzo delle imprese coinvolte registrò problemi nella gestione del sistema, a causa di malfunzionamenti delle apparecchiature elettroniche e di carenze del sistema informativo centrale che non fu in grado di garantire l'accesso a tutti gli operatori;
   la storia del sistema Sistri, che sarebbe dovuto partire a luglio del 2010, è costellata da continui rinvii, di cui si riporta la successione cronologica: 1o ottobre 2010; 1o gennaio 2011; 31 maggio 2011; 1o giugno 2011; 1o settembre 2011; aprile 2012 (cosiddetto decreto «Milleproroghe» del 23 dicembre 2011); 30 giugno 2013; 1o ottobre 2013; 1o gennaio 2015 (decreto «Milleproroghe» 30 dicembre 2013, n. 150, come modificato dalla legge 27 febbraio 2014, n. 15);
   dal contratto sopra ricordato tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e Selex all'articolo 12 «Durata del contratto e trasferimento della proprietà dell'infrastruttura», risulta che il termine della validità del contratto medesimo è fissata al 30 novembre 2014 con possibilità di rinnovo per una durata quinquennale da determinarsi con 24 mesi di anticipo prima della scadenza –:
   se il Ministro interpellato intenda confermare le notizie riportate sugli organi di stampa secondo le quali i subappalti realizzati da Selex non sarebbero stati comunicati e autorizzati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, come previsto nell'articolo 18 del contratto e, in caso quali provvedimenti, anche di carattere risarcitorio, si intendano adottare nei confronti dell'impresa contraente;
   se nel procedimento giudiziario, lo Stato, segnatamente il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, non intenda costituirsi parte civile ai sensi dell'articolo 1 della legge 3 gennaio 1991, n. 3;
   se il Ministro interpellato non ritenga opportuno valutare la possibilità di recedere dal contratto con la Selex e procedere con un nuovo procedimento amministrativo per riaffidare il servizio con meccanismi che garantiscano trasparenza e legalità, prevedendo nel contenuto del nuovo assetto contrattuale anche l'applicazione di nuove e più efficienti tecnologie;
   se il contratto di affidamento del servizio a Selex sia stato rinnovato nei tempi e nei modi previsti e, nel caso, quali siano le eventuali modifiche inserite, in modo particolare rispetto alle procedure di recesso anticipato;
   se possano essere prese in considerazione forme di rimborso da destinare alle imprese che fino ad oggi si stima abbiano versato oltre 70 milioni di euro a fronte di un servizio del quale non hanno mai potuto usufruire, tenuto conto che il Governo pro tempore, nell'accogliere l'ordine del giorno a prima firma Busto, accolto come raccomandazione il 24 ottobre 2013, si era impegnato ad adottare un piano di intervento che prevedesse che ogni onere versato a titolo di contributi di iscrizione al Sistri per le annualità 2010, 2011 e 2012 dai soggetti di cui all'articolo 3 del decreto ministeriale 17 dicembre 2009 fosse restituito o compensato secondo le modalità previste ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241;
   per quale motivo, a fronte delle gravissime vicende riportate in premessa, il Ministro interpellato non abbia ritenuto di dover intervenire prima, anche adottando le misure qui ipotizzate.
(2-00473)
«Terzoni, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Micillo, Segoni, Zolezzi, Nuti».
(25 marzo 2014)
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Messaggio  PiazzaPulita Ven Mar 28, 2014 2:56 pm

lo stenografico ufficiale con la risposta del sottosegretario all'ambiente SILVIA VELO:

http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0200&tipo=stenografico#sed0200.stenografico.tit00020.sub00010

notevole, nella risposta del Sottosegretario Velo:

Peraltro, già prima della diffusione delle notizie rilevanti in sede penale a cui si fa riferimento nell'interpellanza, il Ministero dell'ambiente, sul piano squisitamente, in questo caso, contrattuale, aveva già avviato una serie di iniziative volte a verificare la legittimità e la congruità delle procedure negoziali e del contratto, riservandosi, comunque, ogni ulteriore attività necessitata dagli esiti degli accertamenti che sono ancora in corso.
  In particolare – faccio riferimento alle singole questioni poste –, in merito alla violazione del divieto di subappalto e sulle iniziative che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare intende assumere, come correttamente riportato dagli onorevoli interpellanti, il contratto prevede che Selex può affidare in subappalto parte delle prestazioni e dei servizi solo previa autorizzazione del Ministero. La violazione di tali clausole è causa di risoluzione del contratto. Nel caso specifico segnalato, Selex non ha mai presentato al Ministero istanza di autorizzazione per l'affidamento di tali attività a Viasat, né prima della richiesta degli onorevoli interpellanti il Ministero aveva avuto conoscenza di tale affidamento, tanto che sono stati chiesti immediatamente alla Selex i dovuti chiarimenti sulle attività svolte dalla società Viasat per la produzione delle black box, al fine di valutare se tale comportamento viola il divieto di subappalto contrattualmente previsto
.

se fosse accertato il sub-appalto il contratto sarebbe rescisso...
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Messaggio  pastorenomade Ven Mar 28, 2014 3:02 pm

L'interpellanza va da 1,30 a 16,25;

la replica della sottosegretario Velo è molto interessante e va da 16.25 a 27.35;

la contro-replica della Terzoni va da 27.35 a 35.00.

Ascoltate con attenzione! Ci sono tanti spunti anche se il ruolo del protagonista sarà quello del Ministro.
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Messaggio  homer Sab Mar 29, 2014 11:08 am

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/28/sistri-arresti-per-tangenti-governo-non-sapevamo-verso-scioglimento-contratto-selex/930521/
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Messaggio  Admin Sab Mar 29, 2014 4:47 pm

Addirittura prima dell’interpellanza “il ministero non aveva avuto conoscenza di tale affidamento”. “Cioè – hanno sottolineato i deputati – siamo stati noi a far avere questa notizia al ministero”.
Affermare una cosa del genere è un'autentica indecenza!
Non solo perchè dei chiacchieratissimi subappalti si sono ampiamente occupati magistratura e mass media, ma perchè i protagonosti sono stati auditi dallo stesso parlamento, in sede di commissione di inchiesta.
Peraltro, il sottosegretario Velo conosce bene le problematiche del Sistri, essendo stata a sua volta promotrice di interrogazioni parlamentari, quando era all'opposizione:
http://www.partitodemocratico.it/doc/93320/rifiuti-velo-governo-chiarisca-modalit-di-attuazione-sistri.htm
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Messaggio  cescal64 Sab Mar 29, 2014 5:04 pm

...mi piacerebbe sapere quale collaboratore ministeriale ha scritto la risposta che la sottosegretario ha letto... perché voglio sperare che lei si sia limitata a leggerla, per cadere così fragorosamente dalle nuvole sulla questione subappalti-selex...... certo che almeno capire quello che si andrà a leggere in parlamento sarebbe meglio... almeno se ci si tiene alla faccia!
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Messaggio  Aurora Brancia Dom Mar 30, 2014 12:17 am

ma un'espressione tipicamente napoletana di commento è consentita, vero?

Eccola: "tène a faccia dd' 'e zoccole vecchie"
(N.d.T.:risposta impudente quanto l'espressione apparentemente compunta delle meretrici di comprovata e consolidata esperienza professionale)

_________________
sto ancora cercando un aforisma che mi identifichi senza confondimenti indesiderati, ma non c'è.
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Messaggio  euclione Dom Mar 30, 2014 7:11 pm

cescal64 ha scritto:...mi piacerebbe sapere quale collaboratore ministeriale ha scritto la risposta che la sottosegretario ha letto... perché voglio sperare che lei si sia limitata a leggerla, per cadere così fragorosamente dalle nuvole sulla questione subappalti-selex...... certo che almeno capire quello che si andrà a leggere in parlamento sarebbe meglio... almeno se ci si tiene alla faccia!


-----------
Scusate, ma a me sembra tutto troppo facile.

Possibile che la Selex sia scivolata su una buccia di banana di questo genere? Leggiamo meglio i punti salienti della risposta del Sottosegretario, che riporto qui:

1) Selex non ha mai presentato al Ministero istanza di autorizzazione per l'affidamento di tali attività
2) sono stati chiesti immediatamente alla Selex i dovuti chiarimenti sulle attività svolte dalla società Viasat per la produzione delle black box, al fine di valutare se tale comportamento viola il divieto di subappalto contrattualmente previsto
3) Una volta acquisiti questi chiarimenti, sarà cura di questa amministrazione acquisire dall'Avvocatura generale dello Stato un parere sulle iniziative da assumere, anche ai fini appunto della risoluzione del contratto, ove ne ricorrano i presupposti.

In sostanza, il Ministero chiederà un parere all'Avvocatura generale sostanzialmente per capire se gli "affidamenti" fatti dalla Selex rientrino o meno tra i "subappalti" che la norma contrattuale proibisce (questo spiega la conclusione "ove ne ricorrano i presupposti"). Forse al Ministero mancano i giuristi in grado di rispondere a occhi chiusi, così come stiamo facendo noi? Il Capo di Gabinetto non è un Consigliere di Stato?

E davvero si può pensare che la Selex non sappia scrivere contratti blindati? Aggiungo che andrà studiata anche la relativa disposizione di legge contenuta nel codice degli appalti, che obbliga agli stessi vincoli che troviamo nel contratto. E se gli obblighi già esistono per legge, perché sono stati ripresi nel contratto? Forse per aggiungere qualche criptica precisazione a cui aggrapparsi oggi?

La violazione resta quindi da accertare sul piano strettamente giuridico e la risposta del Sottosegretario forse non è esplicita, ma certo non mi sembra né ingenua né superficiale.

Già mi immagino le parcelle degli avvocati.
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Messaggio  Spigola Lun Mar 31, 2014 9:28 am

sarebbe interessante conoscere i termini di prescrizione per la contestazione della violazione degli obblighi contrattuali...
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Messaggio  Admin Lun Mar 31, 2014 11:49 am

Il contratto è stato in rete per parecchio tempo, basta controllare.
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Messaggio  PiazzaPulita Mer Apr 02, 2014 1:43 pm

e questa é la risposta di Selex:

...Si tratta di “uno strumento di indagine unico in Europa che consente di monitorare giorno per giorno la situazione del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi sul territorio nazionale” garantendo “un controllo adeguato in grado di contrastare le ecomafie e tutte quelle organizzazioni criminali che causano gravi danni al territorio mettendo in grave pericolo la salute dei cittadini”...

http://www.ilvelino.it/it/article/2014/04/02/rifiuti-selex-es-sistri-e-operativo-e-rispetta-le-norme/9a2daf05-1604-413d-a805-fc00ca237738/

quindi le attività delle ecomafie sarebbero contrastate dal Sistri? ... come diceva il Principe De Curtis "ma mi facciano il piacere"...
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Messaggio  Admin Mer Apr 02, 2014 1:53 pm

Il passaggio da verificare, sul piano legale, è il seguente:
"Quanto alle forniture, si sottolinea che le attività rese da società terze non sono in subappalto ma “si inquadrano nell’ambito di quanto espressamente previsto dal contratto che abilita la società (…) all’acquisizione di servizi, beni e mezzi strumentali all’esecuzione” dello stesso".
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Messaggio  Admin Gio Apr 03, 2014 8:20 am

La precisazione di Viasat: http://www.agenparl.it/articoli/news/economia/20140402-sistri-viasat-precisazione-su-sub-appalto-selex
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Odierna interrogazione parlamentare su Sistri Empty SISTRI: rescissione del contratto e nuovo affidamento?

Messaggio  Admin Mer Lug 02, 2014 2:01 pm

“Il ministero dell’Ambiente sta valutando se, visti violazioni e illegittimità nell’iter amministrativo di affidamento del progetto Sistri a Selex Es individuati dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, ci siano le condizioni per considerare il contratto con Selex Es non valido e procedere a nuovo affidamento senza incorrere in penalità"
A dirlo è stato il ministro Galletti ieri in audizione alla VIII Commissione Ambiente della Camera.

http://www.ermeterealacci.it/2014/07/02/appalto_irregolare_forse_il_si.html
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Messaggio  pascozzi Mer Lug 02, 2014 3:02 pm

se rescindono, al di là delle dichiarazioni ufficiali sul riaffidamento, salta tutto

rescissione Exclamation rescissione Exclamation rescissione Exclamation 

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Messaggio  erusservice Mer Lug 02, 2014 3:17 pm

pascozzi ha scritto:se rescindono, al di là delle dichiarazioni ufficiali sul riaffidamento, salta tutto

rescissione Exclamation rescissione Exclamation rescissione Exclamation 


 Urrà Urrà Urrà 
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Messaggio  gericho Mer Lug 02, 2014 3:34 pm

E' molto probabile che facciano saltare il contratto con Selex...ma il Sistri non morirà...e chi ha pagato il contributo 2014...non avrà buttato via i soldi come molti dicono!
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Messaggio  erusservice Mer Lug 02, 2014 3:42 pm

gericho ha scritto:E' molto probabile che facciano saltare il contratto con Selex...ma il Sistri non morirà...e chi ha pagato il contributo 2014...non avrà buttato via i soldi come molti dicono!

 affraid affraid 
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Messaggio  pascozzi Gio Lug 03, 2014 8:47 am

gericho ha scritto:E' molto probabile che facciano saltare il contratto con Selex...ma il Sistri non morirà...e chi ha pagato il contributo 2014...non avrà buttato via i soldi come molti dicono!

Il contratto vincolante con Selex è l'unico motivo per cui il sistri va avanti.

Non lo vuole più nessuno, ma non riuscivano a liberarsene.
Ora vedremo
pascozzi
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Messaggio  gericho Gio Lug 03, 2014 11:10 am

pascozzi ha scritto:
gericho ha scritto:E' molto probabile che facciano saltare il contratto con Selex...ma il Sistri non morirà...e chi ha pagato il contributo 2014...non avrà buttato via i soldi come molti dicono!

Il contratto vincolante con Selex è l'unico motivo per cui il sistri va avanti.

Non  lo vuole più nessuno, ma non riuscivano a liberarsene.
Ora vedremo

Non credo sia così...il contratto non è l'unico motivo per cui va avanti!
Come faranno a restituire tutti i soldi pagati alle imprese?
A meno chè nell'eventuale abolizione (e non credo avverrà mai) non dichiarino irrestituibile il contributo!
Mmah!
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Messaggio  PiazzaPulita Gio Lug 03, 2014 12:30 pm

queste le conclusioni del Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici:

- ritiene che l'affidamento del progetto SISTRI non sia conforme all'art. 17, comma 1 del Codice dei contratti pubblici nella versione vigente al tempo dell'affidamento stesso e prima della modifica apportata a tale disposizione ad opera dell'art. 33, comma 3, del d.lgs. n. 208/2011 (in vigore dal 15.01.2012), nei limiti e secondo le motivazioni espresse nella parte in diritto;
- ritiene in particolare che il progetto SISTRI - per quanto sia stato oggetto di secretazione - non sembra rientrare nell'ambito quanto meno soggettivo individuato dal predetto art. 17, relativamente alla procedura finalizzata alla ricerca dell'esecutore delineata nel successivo comma 4; conseguentemente, il provvedimento di secretazione avrebbe potuto al più legittimare una procedura di gara, nella quale accanto ai requisiti ordinari per partecipare ed eseguire previsti dalla normativa (requisiti generali e speciali), si sarebbe dovuto richiedere agli operatori il possesso dell'abilitazione di sicurezza;
- dà mandato alla Direzione Generale Vigilanza Lavori Servizi e Forniture affinché comunichi la presente delibera al competente Ministero;
- dà altresì mandato per l'invio del presente provvedimento - sulla base del comma 13 dell'art. 6 del Codice - alla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Napoli, alla Procura generale della Corte dei Conti e al Nucleo Polizia Tributaria di Napoli, per i profili di competenza.


il testo dell'art. 17 comma 1 del Codice dei contratti:

17. Contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza
1. Le disposizioni del presente codice relative alle procedure di affidamento possono essere derogate:
a) per i contratti al cui oggetto, atti o modalità di esecuzione e' attribuita una classifica di segretezza;
b) per i contratti la cui esecuzione deve essere accompagnata da speciali misure di sicurezza, in conformità' a disposizioni legislative, regolamentari o amministrative.


se non rientra nell'ambito quanto meno soggettivo individuato dal predetto art. 17 e l'AVG dice che non rientra, a mio modestissimo avviso, il contratto é nullo in quanto viziato all'origine con tutte le conseguenze del caso... vedremo come si comporterà il governo...

le fonti: ricerche su http://www.avcp.it/portal/public/classic/
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Odierna interrogazione parlamentare su Sistri Empty risposta Ministro QT 3 Luglio

Messaggio  Patrizia Terzoni Gio Lug 03, 2014 7:14 pm

Scusate l'intrusione. Non so neanche se posso scrivere dato la mia appartenenza ad uno specifico movimento politico. Quindi vi riporto alcune notizie e poi torno ad "osservare"  Wink e grazie per i complimenti!
La risposta la potete trovare sul mio profilo Facebook.
Purtroppo ho visto che essendo appena iscritta non posso postare link.

Esiste anche una seconda interrogazione (oltre a quelle che già avete trovato) e di seguito il testo (ancora non hanno risposto):

Martedì 27 maggio 2014, seduta n. 234
TERZONI, MANNINO, BUSTO, DE ROSA, DAGA, ZOLEZZI, SEGONI e MICILLO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
nella relazione seguita alla riunione del 10 aprile 2014 dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che ha avuto per oggetto il SISTRI, nel capitolo dedicato allo «Stato di attuazione del progetto» si apprende che quanto realizzato da SELEX ad oggi (e cioè: centro operativo primario, centro operativo secondario, dispositivi USB, dispositivi black-box e sistemi di monitoraggio dei siti sensibili) non è ancora stato sottoposto a collaudo;
questo per quanto risulta agli interroganti contrasta con quanto esposto durante l'ultima riunione del tavolo tecnico di monitoraggio e concertazione del Sistri, tenutasi il 20 febbraio 2014, in occasione del quale sono state illustrate le risultanze della Commissione di collaudo del SISTRI istituita in base al comma 8 dell'articolo 11 del decreto-legge n. 101 del 2013 con esito positivo;
nella stessa relazione nel capitolo dedicato alla «Commissione parlamentare di inchiesta» vengono indicate alcune problematiche che la commissione stessa ha evidenziato a conclusione dei propri lavori avvenuta il 4 marzo 2013. In particolare, si legge chiaramente che il peccato originale del progetto viene individuato nella decisione di segretare il progetto, il che ha comportato l'individuazione del soggetto affidatario del servizio senza alcuna scelta comparativa che poteva avvenire in rispetto dell'articolo 17, comma 4 del decreto legislativo n. 163 del 2006. Questo avrebbe provocato una serie di conseguenze concatenate che hanno coinvolto tutte le fasi dell'avviamento del progetto dall'affidamento del servizio al contenuto del contratto fino alla fase esecutiva dello stesso;
viene sottolineato che il Ministero sin dalle prime fasi ha avuto rapporti esclusivamente con la SELEX bypassando qualunque tipo di rapporto con altre imprese che potessero presentare le stesse capacità tecniche, economiche e imprenditoriali;
analizzando la correttezza della procedura con la quale il Ministero ha sottratto l'affidamento del progetto SISTRI alle ordinarie procedure di gara, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici si esprime dichiarando che la procedura «non rientrava a stretto termine di legge nella fattispecie dei contratti secretati disciplinata dall'articolo 17 nell'assetto normativo vigente al tempo dell'affidamento diretto», richiamando inoltre i principi contenuti nell'articolo 27 del codice degli appalti che presuppongono anche per gli appalti segretati il rispetto dei principi di «imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità»;
la conclusione dell'Autorità per la vigilanza è riassunta in poche parole: «...discendono dubbi sulla validità del contratto stipulato con SELEX»;
rispondendo all'interpellanza urgente n. 2-00473 prima firma Terzoni, e in particolare all'ipotesi avanzata dall'interrogante di sospendere il contratto con Selex, il sottosegretario Velo ha risposto come segue: «Circa la possibilità di recedere dal contratto con la Selex e procedere con nuovo procedimento amministrativo, anche con l'applicazione di nuove e più efficienti tecnologie, si richiama quanto approfondito precedentemente ai fatti di questa settimana a cui fa riferimento l'onorevole interpellante. In altre parole, l'ipotesi di risoluzione del contratto è stata valutata dall'amministrazione nel 2012 che, a tal fine, ha chiesto uno specifico parere all'Avvocatura generale dello Stato sulla legittimità della complessiva operazione negoziale. Quest'ultimo ufficio ha, però, ritenuto valido e legittimo il contratto con la Selex. Nel parere a suo tempo reso, l'Avvocatura generale dello Stato concludeva per la legittimità dell'affidamento diretto»;
il contratto stipulato tra Selex e Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare all'articolo 12, «Durata del contratto e trasferimento della proprietà dell'infrastruttura», prevede che il termine della validità del contratto medesimo è fissata al 30 novembre 2014 con possibilità di rinnovo per una durata quinquennale da determinarsi con 24 mesi di anticipo prima della scadenza –:
se il Ministro interrogato, alla luce di quanto emerso e segnalato nella relazione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, non ritenga ci siano nuovi e determinanti elementi per rescindere il contratto con Selex;
se il Ministro, considerato che il contratto è in scadenza al 30 novembre 2014 e ad oggi non risulta essere stato rinnovato nei termini previsti, non ritenga necessario e urgente avviare una nuova procedura di affidamento rispettando quanto previsto nel codice degli appalti con meccanismi che garantiscano trasparenza e legalità, prevedendo nel contenuto del nuovo assetto contrattuale anche l'applicazione di nuove e più efficienti tecnologie;
se il Ministro sia in grado di fornire chiarimenti riguardo al verbale di collaudo del centro operativo primario, del centro operativo secondario, dei dispositivi USB, dei dispositivi black-box e dei sistemi di monitoraggio dei siti sensibili.
(3-00839)
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Messaggio  bcrick Ven Lug 04, 2014 9:22 am

...quale onore!
Impegnatevi al massimo per debellare questa italica vergogna, ennesima macchina succhiasoldi senza alcuna utilita'...
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Odierna interrogazione parlamentare su Sistri Empty altra interrogazione su SISTRI in aula

Messaggio  Patrizia Terzoni Mar Lug 15, 2014 3:24 pm

Oggi il Governo è venuto in aula per rispondere all'ennesima interrogazione (depositata un paio di mesi fa) sempre sul SISTRI, sulla relazione della Autorità di Vigilanza e sul verbale di Collaudo.

Qui un nostro comunicato con video dell'intervento:
http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/ambiente/2014/07/sistri-nessuna-certezza-sul-futuro.html

Qui il testo dell'interrogazione (che comunque trovate come link nello stenografico sotto):
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=19203&stile=7

Qui lo stenografico dell'aula con la Risposta della Sottosegretaria Velo e la mia replica e quella di Realacci:
http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0264&tipo=stenografico#sed0264.stenografico.tit00020.sub00010.int00020

Qui due articoli usciti sugli interventi di questa mattina:
http://www.greenbiz.it/rifiuti/rifiuti-speciali/11198-sistri-dopo-selex
http://www.alternativasostenibile.it/articolo/sistri-sottosegretario-velo-scissione-contratto-selex-comporterebbe-oneri-pesanti-per-lo-stato-.html
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